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RITORNA IL DANTINO ONLINE

Anche quest'anno ci dedicheremo al nostro giornalino scolastico "IL DANTINO". Proseguiremo con le interviste, notizie e articoli sulla scuola, sul territorio e anche su altri avvenimenti.  Chiunque voglia scrivere un articolo può cimentarsi con la supervisione degli insegnanti.

LE INTERVISTE DEL DANTINO

OGGI INTERVISTIAMO LA PROFESSORESSA DI EDUCAZIONE FISICA ROBERTA SPIGA, ARRIVATA NELLA NOSTRA SCUOLA QUEST'ANNO

-Buongiorno prof., una prima curiosità è questa: come ha preso la decisione  di fare questo mestiere?

Fare l’ insegnante è sempre stato il mio sogno da bambina, perché mi piace l’ idea di stare con i ragazzi.

-Che sport che ha praticato ?

Il mio sport è stato il  basket,  ho giocato per quasi 20 anni , faccio anche yoga, spinning e vado a correre.

-Ha uno sport preferito?

Il mio sport preferito, come ho già detto  è il basket.

-Si trova bene in questa scuola?

In questa scuola mi trovo benissimo e spero che l’ anno prossimo rimanga tutto invariato perché mi dispiacerebbe moltissimo lasciare questa scuola, inoltre ho trovato delle colleghe e degli alunni meravigliosi.

-Dove ha insegnato prima ?

L’ anno scorso ho insegnato all'Istituto Tecnico Scano e l'anno prima al Liceo Scientifico Pitagora.

-Ha degli hobby ? Se si, quali ?

I miei hobby sono, oltre lo sport, stare all’aria aperta con il mio cane Brisa, uscire con gli amici e mangiare in compagnia.

-Ha degli animali domestici?

Amo molto gli animali, in particolare i cani. Avevo un cane che è stato con me per 10 anni, adesso ho appena adottato una cagnolina. 

Grazie per la disponibilità professoressa Spiga e buon lavoro!!

 

Enea Bisatti- Francesco Piras 3E

SCOPRIAMO QUALCOSA DI PIU' SULLA NOSTRA PROFESSORESSA DI SPAGNOLO ILENIA SODDU

Salve professoressa, ci dedica un po’ di tempo? Vorremmo sapere un po’ di più su di lei.

- Lei si è laureata in lingue, lo spagnolo è stata la sua prima scelta come lingua da insegnare?

Si mi sono laureata in lingue. Lo spagnolo era la mia prima passione già da bambina ed è stata la mia prima scelta fin dalle superiori.

-Qual è la cosa che la spinge ogni mattina a venire a scuola da Carbonia?

Sicuramente è molto faticoso la mattina svegliarmi presto e fare il viaggio per arrivare a scuola, ma il sacrificio è ripagato dalla soddisfazione e dal piacere di insegnare, di condividere la lingua spagnola con gli alunni.

-C’è una festività spagnola preferita? Se si, quale?

Si, me ne piacciono tante tranne Las Corrida De Toros a causa del maltrattamento sugli animali, anche se il rituale è molto bello. La mia preferita è El Dìa Del Libro y De La Rosa, che è una giornata internazionale dedicata ai libri, in Spagna, ma soprattutto in Catalogna, le persone che si vogliono bene si regalano libri e rose.

-Qual è il suo hobby oltre a correggere le verifiche?

Oltre a correggere le verifiche, il mio hobby preferito è prepararle.😄

Mi piace molto fare giardinaggio, stare con gli amici e fare lunghe passeggiate.

- Perché ha iniziato ad insegnare?

In realtà è iniziato per caso, quando ancora stavo finendo l’università mi è capitata l’occasione di una scuola che cercava un’ insegnante di lingue. Fin dal primo momento in cui ho messo piede in aula ho capito che quello era il mio posto.

- Da quanto è in questa scuola? Come si trova con i colleghi?

Questo è il mio quarto anno in questa scuola, sono qui dal 2020, e mi trovo molto bene soprattutto con i colleghi, con cui abbiamo creato da subito un ottimo gruppo di lavoro. E’ la prima volta in cui vivo una situazione del genere, e da molto soddisfazione contribuendo a lavorare meglio.

-Le piacciono gli animali? Ne ha?

Ho una cincillà che si chiama Camilla

-Fa qualche sport nel tempi libero?

Si, faccio molto sport, da sempre studio danza, sia latina americana che contemporanea, mi alleno quasi tutti i giorni e in più pratico yoga, e pilates

Ha un alebrije?

Si ho un "alebrije" (spirito guida), il mio alebrije ha la forma di un elefante con le orecchie da farfalla, prevalentemente di colore lilla.

Grazie mille professoressa Soddu,l'intervista finisce qui.


VIOLA TODDE E MARGHERITA VINCIS 3E

TEDDE vs SULIS

              INTERVISTA DOPPIA AI NOSTRI INSEGNANTI DI TECNOLOGIA E ARTE

Bene professoressa Tedde, iniziamo?

-Il lavoro che svolge oggi rispecchia quello che avrebbe voluto fare da piccola?

No, quando ero piccola non avevo idea di cosa avrei voluto fare da grande, e sicuramente Non avrei mai pensato al lavoro che faccio ora.

-Come si sente in questa scuola? Si trova bene o vorrebbe andar via?

 Mi sento come a casa. Il primo anno non è stato molto semplice ma mi sono adattata.

-Com’è il suo rapporto con i colleghi? Pensa che il suo rapporto con loro possa influire con il suo lavoro?

Il rapporto è buono, con alcuni colleghi ho instaurato un rapporto di amicizia. Credo che se i rapporti sono sereni e tranquilli si possa lavorare meglio.

-Come pensa che sarebbe l’aula ideale per insegnare la sua materia? Quella che ha rispecchia questi canoni?

L’aula mi piace perché è molto grande e luminosa. Vorrei avere più pannellistica per appendere i lavori. Diciamo che è da potenziare, ma è un buon punto di partenza.

-Questo lavoro è stata la sua prima scelta? E la materia che insegna è la sua prima scelta?

Appena mi sono laureata ho iniziato a inviare le richieste per la supplenza. E’ un lavoro molto stimolante ho iniziato a insegnare  10 anni fa, ma non è il mio primo lavoro. Ho lavorato in uno studio di ingegneria e in campo industriale nel settore sicurezza. Forse avrei potuto fare l’insegnante di matematica, dato che mi piace veramente tanto.

-Ha qualche animale? Se si quale? Se no, lo vorrebbe?

Non ho animali, ma io e mio marito stiamo pensando di prendere un gatto.

-Qual’è il suo colore preferito e perché?

Il mio colore preferito è il blu, essendo sarda esso mi ricorda il mare. Nonostante sia un colore sobrio e semplice mi piace molto.




Margherita Vincis e Viola Todde 3E

















E' pronto anche lei professor Sulis?

-Il lavoro che svolge oggi rispecchia quello che avrebbe voluto fare da piccolo?

No, da piccolo sognavo di progettare costruzioni colorate e tecnologiche. Ho iniziato con i Lego, poi sono arrivati i computer e con loro i software di modellazione 3D e rendering…

-Come si sente in questa scuola? Si trova bene o vorrebbe andar via?

Mi trovo bene, non ho nessuna intenzione di lasciare la mia bellissima aula e i miei preziosissimi colleghi!

-Com’è il suo rapporto con i colleghi? Pensa che il suo rapporto con loro possa influire con il suo lavoro?

Il rapporto con i miei colleghi lo definirei sereno e rispettoso. Mi ritengo fortunato, far parte di una buona squadra facilita sicuramente il risultato.

-Come pensa che sarebbe l’aula ideale per insegnare la sua materia? Quella che ha rispecchia questi canoni?

L’aula d’arte ideale dovrebbe essere spaziosa, luminosa, organizzata e ben fornita di materiale utile allo svolgimento di attività laboratoriali legate all’arte. Su quest’ultimo aspetto c’è ancora da lavorare.

-Questo lavoro è stata la sua prima scelta? E la materia che insegna è la sua prima scelta?

Si, avrei potuto intraprendere l’attività professionale in qualità di architetto ma ho preferito concentrarmi sulla scuola. Negli anni da precario ho avuto modo di insegnare tecnologia nelle scuole medie e storia dell’arte negli istituti di II grado ma non ho mai abbandonato l’arte nelle scuole medie.

-Ha qualche animale? Se si quale? Se no, lo vorrebbe?

Nessun animale, abitando in un piccolo appartamento mi dispiacerebbe privare della libertà un altro essere vivente. Tuttavia, l’idea di avere un cane non mi dispiacerebbe, di grossa taglia e con il pelo lungo possibilmente.

-Qual’è il suo colore preferito e perché?

Il blu! Blu oltremare nello specifico. Secondo Kandinskij rappresenta la spiritualità, l'infinito e la profondità emotiva: il blu ha la capacità di trasmettere sensazioni di calma e serenità. 

PIRRI, L'OMAGGIO DEGLI STUDENTI A GIGI RIVA

Tutti insieme in un minuto di silenzio per ricordare e onorare il grande  campione Gigi Riva

MIO PADRE MI RACCONTA DEL MITICO "ROMBO DI TUONO"

Il mio papà è nato il 12 aprile 1970. Quel giorno la nostra squadra di calcio, il Cagliari, giocava la partita più importante della sua storia: Cagliari Bari, decisiva per vincere matematicamente lo scudetto. Lo scudetto è il premio per chi vince un campionato, in quegli anni, e anche oggi, solo le squadre famose lo vincevano. In quella squadra fortissima giocava un signore, si chiamava Luigi Riva, detto Gigi. Aveva il compito di segnare i goals, ed in quello era il più forte, e lo è ancora oggi. Tutte le più grandi squadre lo volevano, ed erano disposte a spendere tanti soldi per prenderlo, ma lui non volle mai andare via da qui perchè si era affezionato alla nostra Sardegna, e mantenne sempre quel impegno. era un uomo di parola, anche se parlava poco. Segnò anche il giorno che mio padre è nato e vincemmo lo scudetto. In tutta la Sardegna fu festa, una festa mai vista prima. Quando ero più piccolo andai con i miei genitori a mangiare in un ristorante che si chiamava " Stella marina". Anche questo signore era qui per mangiare, mangiava sempre solo e sempre nello stesso tavolo, papà me lo indicò spiegandomi chi fosse, ma lui, Gigi, si alzò dal suo tavolo per venire a prendermi la mano. Mio padre non ci voleva credere, io troppo piccolo per capire. Era un signore molto famoso ma molto umile. Papà lo ringraziò, fu un gesto veramente molto bello. Ora questo signore ci ha lasciato, ma sarà sempre nel cuore di tutti.

Nicolò Capecci 3E 

GIULIA FARINA 2F      

AGATA ATZENI  2E

                    GIGI RIVA

LA SUA STORIA

Gigi Riva, nato il 7 novembre 1944, è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante. Era considerato uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi, nonché tra i più forti attaccanti nella storia del calcio. Rimasto legato alla squadra anche dopo il ritiro, ne assunse la massima carica nella stagione 1986-87; dal 2019 fino alla morte ne ha ricoperto quella di presidente onorario. 

Nel 1999 la rivista specializzata World Soccer lo ha collocato al 72^ posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo, mentre nel 2011 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano tra i Veterani. Con la nazionale italiana, di cui è il miglior marcatore con 35 gol segnati in 42 presenze, vinse il campionato europeo nel 1968 e si classificò secondo al campionato mondiale del 1970 . Dal 1990 al 2013 è stato team manager della stessa.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Soprannominato Rombo di Tuono dal giornalista Gianni Brera per la notevole potenza del tiro e la prolificità sotto rete, Riva è stato uno dei più grandi attaccanti della propria generazione: secondo un parere dello stesso Brera, fu il miglior attaccante al mondo nei primi anni 70, insieme al connazionale Roberto Boninsegna. 

Il giornalista Maurizio Mannoni ha ricordato Gigi Riva: “io ero follemente innamorato di Gigi Riva, è stato in assoluto il più grande calciatore italiano. È stato un grandissimo uomo, una figura leggendaria su cui sono stati scritti, fatti documentari. Dal punto di vista socio-politico, poi, per la Sardegna ha rappresentato un leader carismatico come raramente ce ne sono stati nel nostro Paese”.

Gigi Riva purtroppo ci ha lasciati il 22 gennaio 2024 all’ospedale di Cagliari.

Il ricordo dei miei nonni

Nonno (87 anni): “Era un uomo come pochi, un calciatore che non si è venduto come fanno molti suoi colleghi per andarsene in una squadra più ricca. Ma lui ha tenuto fede, si è ambientato in Sardegna e non l’ha lasciata e ha rinunciato a 4 volte lo stipendio che gli dava la società del Cagliari.

Quindi solo questo fa capire che era un uomo veramente unico perché tutti i calciatori per il Dio denaro se ne vanno. Poi anche come uomo era gentile, disponibile, amico di tutti, tanto è vero che veniva anche in zona di Assemini, perché era amico di molti miei amici che avevano una tenuta vicino allo stagno di Santa Gilla che confinava questo terreno e avevano fatto una peschiera. Invitavano a fare pranzi, a mangiare pesci, anguille, Arriva, Domenghini e altri giocatori del Cagliari nel periodo dello scudetto (anno 1969/70).

Era una persona seria, onesta, fedele alle promesse che aveva fatto e infatti non è più andato via dalla Sardegna, si è ambientato qui, ha fatto amicizie qui e non è che lui frequentasse solamente gente di un rango superiore, era amico con le persone più umili per esempio semplici operai.”

Nonna (68 anni): “Lui era un uomo che non andava se lo invitavano alle feste di gente ricca, invece preferiva andare a mangiare da gente più semplice, negli ovili e aveva tanti amici che facevano il formaggio. Tanto è vero che ce l’aveva con i politici che non hanno mai parlato e dato una mano d’aiuto a chi ne aveva veramente bisogno, come i pastori e gli allevatori… li cercano solamente per farsi dare il voto. Oppure per esempio non è mai voluto andare alla costa Smeralda, invece andava dagli allevatori. Era una persona molto umile, lui si sentiva Sardo. Poi faceva del bene, aiutava le persone con grande riservatezza.”

Sofia Vacca 1E

Alice nel paese delle meraviglie

Giovedì 11 gennaio 2024 le terze della scuola media Dante si sono recate al Conservatorio di Musica di Cagliari per assistere al musical in Inglese

 “Alice in Wonderland”.

Il musical è ispirato al romanzo “Alice nel paese delle meraviglie” scritto da Luis Carrol, nel 1865.

Lo spettacolo, essendo in lingua inglese. non tutti gli alunni sono riusciti a capire i dialoghi, ma per fortuna la prof.ssa Mannoni, insegnante di musica, ha pensato bene di farci vedere il film in italiano.

Gli attori cantanti hanno impressionato molto il pubblico per la loro bravura. Belli i costumi di scena e  scenografie fantastiche.

Enea Bisatti 3E


    Museo Archeologico Nazionale 

                      di Cagliari

USCITA DIDATTICA 

Gli  alunni delle classi terze della scuola media Dante si sono recati con le insegnanti  al Museo Archeologico di Cagliari per visitare uno spazio riservato alla mostra "Dall’Italia ad Auschwitz". La mostra consisteva in una serie di inedite fotografie riguardanti le comunità ebraiche presenti nelle diverse città italiane e i campi di centramento europei nei quali è stato consumato lo sterminio degli ebrei. 

La mostra "Dall'Italia ad Auschwitz" offriva inoltre, attraverso locandine d'epoca e didascalie esplicative delle immagini, un interessante ed esauriente affresco dell'Italia fascista.

 Le nostre insegnanti ci hanno poi accompagnato a visitare il Museo Archeologico e la Pinacoteca.

E' stata un'esperienza interessante e giustamente "forte": non poteva non esserlo, dato il tema della mostra, ma siamo contenti di essere stati coinvolti in questa iniziativa.

Enea Bisatti 3E


                                                     Giornata Della Memoria

Il 27 Gennaio si festeggia da ormai 24 anni in Italia (e dal 2005 in tutto il mondo) la giornata della memoria.

E’ un tema che a me scrittrice ha sempre colpito molto, portandomi a fare continue ricerche sull’argomento che ritengo tutt’oggi di fondamentale importanza per la storia Italiana e non solo.

In particolare, per l’articolo di quest’anno, vorrei portare la testimonianza di una persona sopravvissute alla Shoah. Il signor Sami Modiano ci racconta che era nato in una famiglia di cui era orgoglioso, poiché era stato cresciuto nel rispetto, e viveva in un isola meravigliosa del Mar Egeo, così bella da venir chiamata l’Isola delle rose. Frequentava le scuole maschili italiane e gli piaceva studiare e imparare, anche se purtroppo frequentò solo fino alla terza elementare. Un giorno che Sami Modiano non potè più dimenticare fu nel 1938:  il suo insegnante lo chiamò e gli disse che era stato espulso dall’istituto e lui, che era un bambino, piangeva e chiedeva il motivo di tale espulsione ma il suo insegnante, seppur amareggiato, non riuscì a dire altro se non:” non è colpa tua, tu non hai fatto niente di male”.

Tornato a casa specialmente il padre cercò di consolarlo e poi di spiegargli il motivo, ma ricordiamo che al tempo Sami Modiano aveva otto anni e, per quanto capisse il motivo della sua espulsione si rifiutava di accettarlo, ribattendo che si sentiva uguale ai propri compagni e che trovava sbagliato essere cacciato. Il motivo dell’ espulsione, anche se mi pare ovvio per quei tempi, era che Modiano era ebreo, e ciò fu il primo doloroso impatto nella vita d’infanzia di Sami Modiano, perché, purtroppo, non finì così. 

Nel 1944,  in piena estate, in una giornata caldissima, Sami Modiano, sua madre, suo padre e sua sorella partono per un viaggio in treno, lunghissimo: il viaggio più lungo che i tedeschi organizzarono per trasportare ebrei nei campi, durò dal 18 luglio 1944 fino al 16 agosto 1944. Il viaggio in condizioni igieniche pessime, fu solo la prima delle indicibili sofferenze che avrebbe sopportato la famiglia. Trasportati come bestie, nei vagoni destinati al bestiame,a contatto con gli escrementi, videro i primi morti. Sami racconta che durante il viaggio aveva tredici anni e mezzo, mentre sua sorella, Lucia, ne aveva 16.

Non sapevano dove fossero diretti, e che sarebbero stati  rilasciati nella fabbrica della morte (Birkenau), così chiamata in futuro da Sami Modiano. In quel luogo si iniziarono a vedere cose che un ragazzino di 13 anni non era abituato a vedere, cose come morte, tortura e sofferenza, oppure fame, freddo. Cose che non dimentichi. La morte della famiglia, dei genitori, e della sorella che aveva amato da tutta la vita. Immaginiamo di trovarci nei panni di un adolescente che vede tutto questo.

Le giornate erano terribili, si partiva per il lavoro forzato alle sei del mattino e si rientrava al campo alle sei di sera, quasi a digiuno, senza un minuto di riposo. L’unico dei familiari che Sami rivide durante la prigionia fu la sorella, attraverso il filo spinato che separava i loro campi, si scambiavano cenni… finché un giorno Lucia non si presentò.

Oggi Sami Modiamo è un uomo che ha rilasciato varie testimonianze sulla terribile vita nei campi. E per questo mi sembrava giusto dargli omaggio in questo articolo.

Dora Castangia 2E


Genocidio oggi

Qualche tempo fa, c’è stata la Giornata della memoria di cui tutti hanno parlato e discusso; io stessa ho portato qui in redazione una storia, anzi, la storia di un sopravvissuto all'Olocausto (consiglio di andare a visionarla nel numero precedente). Ma ho notato che, per quanto tutto il mondo si riprometteva di evitare in futuro simili catastrofi, siamo di fronte ad un problema altrettanto simile:

il genocidio dei palestinesi da parte di Israele

Non fraintendetemi, sono consapevole che in questo momento più guerre e dittature sono in corso, e in futuro vorrei portarle tutte sul Dantino; però oggi è il turno della Palestina.

 

Storia del conflitto

Il piccolo territorio conteso si chiama striscia di Gaza, sopra l'Egitto.

Spieghiamo la storia di questa guerra procedendo un passo alla volta:

prima di Cristo il territorio era occupato da due fazioni: Ebrei (monoteisti) e Pagani-arabi.

Queste popolazioni convivono sotto l’impero romano. Nel 70 d.C. gli Ebrei si ribellarono ai romani, come vendetta l’Impero rase al suolo i templi e distrusse le città.

Inizia così la diaspora ebraica.

 

Nel 637 d.C. la popolazione restante in quella zona si converte all’Islam, perciò passano dall’essere pagani a essere musulmani. Per tutti i secoli fino al 900 gli ebrei vivono in tutto mondo, vittime spesso di discriminazioni.

Dal 1519 al 1918 il territorio è sotto impero Ottomano.

 

Dal 1914 al 1918 l’Inghilterra è in guerra con la Germania. Dato che la Germania è alleata con l’Impero ottomano, l’Inghilterra chiede agli Arabi di ribellarsi, in cambio avrebbero ricevuto aiuto nel raggiungere l'indipendenza come Stato. La promessa non verrà mantenuta, infatti Inghilterra e Francia si erano già messe d'accordo per spartirsi i territori dell’Impero Ottomano. Nel 1922 ci sarà una massiccia emigrazione e solo l’11% di ebrei rimangono in Palestina. 

Nel 1947 l'ONU assegna il 57% di territorio palestinese agli ebrei e il resto agli arabi.

Israele diverrà indipendente nel 1948

Nel 1967 con la vittoria nella la Guerra dei sei giorni, Israele si impone come potenza militare in Medio Oriente e occupa la penisola del Sinai, la Cisgiordania e Gerusalemme Est. Nel 1987 nasce HAMAS l'organizzazione islamica che vuole estinguere l’Israele. E nel 1993 ci sarà la creazione della autorità nazionale Palestinese.

Israele ha il potere più totale, ma le cose peggioreranno drasticamente nel 1996, quando al comando sale un governo di estrema destra. 

I palestinesi proveranno a ribellarsi e Israele creerà delle mura per rinchiudere i palestinesi nella striscia di Gaza. Nel 2007 Israele lascia la striscia di Gaza.

Striscia di Gaza

Le condizioni qui sono miserabili. Siamo senza acqua, senza cibo, senza igiene. Le persone dormono e giacciono per terra, nei corridoi e ovunque all'interno dell'ospedale”.

Sono queste le parole agghiaccianti rilasciate da Bisan Odehis, 24 anni, un attivista di ActionAid Palestina. In seguito all'attacco di Hamas a Israele, Gaza sta vivendo in questi giorni una delle crisi umanitarie peggiori di sempre. Bombardamenti ad ogni ora del giorno, sfollamenti e taglio alle poche forniture elettriche, di carburante e cibo. In risposta agli attacchi terroristici del 7 ottobre l’Israele ha annunciato di voler “demolire” il movimento attivista palestinese Hamas, che ha il controllo su Gaza, e annunciato un “assedio completo”. Per gli abitanti di Gaza (2,2 milioni di persone) questo è un nuovo conflitto dopo le 4 guerre in 16 anni da quando Hamas ha preso il controllo della Striscia nel 2007.

 

Molti penseranno di non poter fare niente, invece no.

Manifestiamo in gruppi, e facciamoci sentire, ogni voce conta!

Gridiamo al mondo che c’è ancora speranza! 

Gridiamo all’Israele che non ha ancora vinto!

Gridiamo Palestina libera!


DORA CASTANGIA 2E

La GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL RAZZISMO

Il 21 Marzo si celebrano due importanti feste:

La giornata nazionale contro il Razzismo e la Giornata nazionale in memoria delle vittime della mafia.

In questo articolo tratteremo il primo tema, ovvero la discriminazione Razziale. (in caso voleste leggere l’altro tema lo troverete sempre in questo numero del Dantino). International Day for the Elimination of Racial Discrimination, è la giornata scelta per la celebrazione dei diritti delle persone non bianche.

La festa è stata ufficializzata negli USA nel 1966

La data è stata scelta in ricordo del Massacro di Sharpeville del 1960, la giornata più sanguinosa dell apartheid in Sudafrica: 300 poliziotti bianchi uccisero 69 manifestanti che protestavano contro l'Urban Areas Act che imponeva ai sudafricani neri di esibire uno speciale permesso se venivano fermati nelle aree riservate ai bianchi.

 Le teorie razziste nacquero nel Medioevo quando i sovrani cristiani vollero impadronirsi dei beni dei banchieri ebrei, si svilupparono poi nel XVI secolo, quando Spagna e Portogallo impiegarono schiavi Africani per le loro colonie.

Ancora oggi molte persone pensano di essere superiori ad altre solo per il colore della pelle, e ciò è inaccettabile.

 

Ma, al contrario di come si pensa, non erano solo persone “di colore” come si intende oggi a essere oggetto di discriminazioni, bensì anche persone di etnie che odiernamente non sono considerate “di colore”.

Parlerò di ciò, perché, per sensibilizzare su un argomento, a parer mio, bisogna pensare di trovarsi nei panni delle persone discriminate. 

L’immagine qui sopra è una vignetta considerata “comica” nell'America di non troppo tempo fa.

Raffigurato c'è un uomo, lo zio Sam, simbolo degli USA, che osserva sbarcare nel suo Stato tantissimi ITALIANI.

Esatto gli Italiani erano considerati di colore.

Di solito venivano raffigurati come ratti portatori di malattie, e, come possiamo notare dai cappelli di questi ”topi” i principali stereotipi erano che tutti gli italiani fossero un assassini, socialisti, anarchici e, ciliegina sulla torta, mafiosi.

 Guardando l’immagine a molti potrebbe sorgere spontaneo il pensiero:

-” Ma con la pelle così scura, quei baffi e capelli neri, quelle proporzioni del viso e quei cappelli… Quelli non sono Italiani, sono Spagnoli!”-

Ma che carini, vi dà fastidio essere confusi con un'altra popolazione che ha una cultura, una tradizione e una lingua totalmente diversa dalla vostra? Come pensate che si sentano i miliardi di villaggi africani quando vengono identificati come tutti uguali?

 

Dora Castangia 2E

                        25  NOVEMBRE

 Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

     LE DONNE NON DEVONO PIU’ MORIRE PER MANO DI IDIOTI

Noi ragazzi del giornalino scolastico siamo stati molto colpiti dalla storia di Giulia Cecchettin, ci ha fatto in particolare riflettere sul fatto che solo in Italia quest’anno sono 105 le donne vittime di femminicidio. Così abbiamo pensato di parlare di questo argomento ritenuto da alcuni non importante.

E’ anche terribile pensare che il femminicidio non sia sempre stato un reato, ma lo è diventato “recentemente”, infatti è stata messa una vera e propria legge sulle violenze domestiche solo il 15 ottobre 2013 (ha istituito il reato di omicidio aggravato dal rapporto di parentela o convivenza con la vittima di sesso femminile).

Il continente con il maggior numero totale di omicidi di donne è l'Asia con 20 mila casi registrati nel 2017, e quello con minor numero è uno stato, la Grecia con un tasso di 0,16% .

Dopo questo lungo discorso speriamo di avervi colpito lettori.

Perché vogliamo ricordare che:

Siamo state

Amate e odiate,

Adorate e rinnegate,

Baciate e uccise, 

Solo perché donne

(Alda Merini)

Le nostre opinioni in base all’accaduto sono le seguenti:

- Le donne non sono oggetti e non dovrebbero essere trattate come tali.

- La violenza sulle donne è l’ultimo rifugio degli incapaci-

- La cosa peggiore è che ci stiamo abituando a sentir parlare di femminicidio.


Dora, Giorgia, Niccolò, Andrea Giulia, Mathias, Jennifer 2E.

FESTA DELLA DONNA

FESTA DELLA DONNA

Venerdì 8 marzo si festeggia la festa della donna.

La ricorrenza di questa festa è legata, secondo la tradizione, ad un “incidente” avvenuto nella fabbrica di camicie Cotton di New York, l’8 marzo del 1908.  Nella fabbrica sarebbero morte centinaia di operaie che, precedentemente, avevano scioperato per migliorare le loro condizioni lavorative.


Un ulteriore incendio in fabbrica di cui restano testimonianze storiche si verificò nella stessa città nel 1911: si registrarono 146 vittime, e la maggioranza erano donne.

In Italia la prima festa della donna si celebrò nel 1922; ma la festa assunse particolare rilevanza alla fine della seconda guerra mondiale, ed è legata alle lotte per la rivendicazione dei diritti delle donne tra i quali il diritto al voto.

Vediamo ora alcune curiosità sulla festa della donna:

 

Dora Castangia 2E

IL FIORE DELLA DONNA

La mimosa e la sua storia

La mimosa, meravigliosa pianta dall'acceso colore giallo e l'inconfondibile profumo, è il simbolo della Festa della Donna e, nel linguaggio dei fiori, indica forza e femminilità.

Si chiama in realtà Acacia dealbata ed è una pianta originaria della Tasmania. Il termine mimosa indica diverse piante appartenenti alla famiglia delle mimose. L’acacia dealbata è considerata una pianta pioniera, cioè è tra le prime piante a crescere su un terreno di recente formazione creatosi dopo alluvioni o incendi. Grazie a questa sua caratteristica colonizzò presto quasi tutto il sud dell’Europa, infatti l’unica cosa che questa pianta teme sono i lunghi inverni freddi.

 Perché fu scelta la mimosa?

La scelta risale al 1946 quando due donne dell'Unione Donne d'Italia (UDI), Rita Montagnana, e Teresa Mattei, proposero il rametto di mimosa come simbolo in quanto rappresenta bene l'energia, la forza e la tenacia delle donne. Fu scelta anche perché era uno dei primi fiori a sbocciare a inizio marzo e aveva il vantaggio di essere poco costosa. Come disse Teresa Mattei: "Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne”.

Jennifer Pisano 2E

CURIOSITA'

Un trattamento estetico aiuta ad aumentare la nostra autostima e a rilassarci

 

In questo articolo parlerò dei trattamenti ciglia, sopracciglia, mani, piedi massaggi e tant’altro.

 

Iniziamo a parlare dei miei preferiti nonché quelli che vengono richiesti tutti i giorni nei centri estetici: i massaggi. Esistono diversi tipi di massaggi e questi sono i più praticati:

la maderoterapia, massaggio effettuato su tutto il corpo con oggetti di legno.

il decontratturante, un tipo di massaggio che ha come obiettivo principale sciogliere le tensioni muscolari e liberare le zone del corpo colpite da dolore e rigidità.

Esistono anche massaggi specifici per dolori articolari, mal di testa o tensione dei muscoli, e questi massaggi vengono effettuati per risolvere questi problemi senza l’utilizzo di farmaci.

 

Passiamo ai trattamenti per ciglia e sopracciglia:

Per le ciglia i trattamenti principali sono laminazione ed extension. La laminazione è un trattamento che nutre il pelo con prodotti a base di cheratina e vitamine; le extension alle ciglia è un trattamento ideato per aumentare la lunghezza, curvare e dare volume alle ciglia tramite dei ciuffetti finti di ciglia attaccati nelle nostre ciglia.

 I trattamenti principali per le sopracciglia sono la laminazione e il microblading. La laminazione serve a ridefinire, nutrire e colorare le sopracciglia, mentre il microblading è un tatuaggio effettuato per riempire e dare colore.

 

E ora parliamo dei trattamenti mani e piedi (e questi sono davvero i miei preferiti!)

 

I principalissimi per le mani sono la manicure e ricostruzione; il significato di manicure è semplice: curare le proprie mani. E come si fa? Semplicemente con creme idratanti, maschere per le mani e tanti altri prodotti. Invece la ricostruzione alle unghie consiste ad allungare le unghie naturali con prodotti come gel, acryl gel o acrilico.

 Nei piedi si eseguono trattamenti simili, la pedicure, e il trattamento  semipermanente o la ricopertura di gel per le unghie.

Esistono due tipi di pedicure; Il primo è quello classico e l’altro la pedicure curativa. E che differenza c’è? La differenza è che dopo aver eseguito tutte le fasi di un pedicure classico, si esegue con la rimozione di calli e duroni o il trattamento delle unghie incarnite.

RICORDO CHE PER ESEGUIRE QUESTI TRATTAMENTI LE ESTETISTE DOVREBBERO FARE DEI CORSI FORMATIVI.

 Ad esempio, io ho fatto 9 corsi per i trattamenti sulle mani come manicure, ricostruzione e tanto altro.

 

Pisano Jennifer 2E

I SEGNI ZODIACALI

 

Cosa sono i segni zodiacali? 

 Oltre 2500 anni fa i Babilonesi, un popolo che viveva in Mesopotamia divisero il cielo che circondava l’osservatore chiamato “zodiaco”, in 12 parti; in ognuna di queste 12 parti si trovava una costellazione da cui poi i segni zodiacali presero il nome. Ogni mese il sole, nel suo moto apparente intorno alla terra attraversa una costellazione diversa, quindi ogni mese c’è un segno diverso.

Ogni segno ha una durata più o meno simile e ha anche un elemento che lo caratterizza:

SEGNO        ELEMENTO           DURATA

Ariete         fuoco              21 marzo-20aprile


Toro         terra              21aprile-20maggio


Gemelli         aria                21maggio-20giugno


Cancro         acqua                21giugno-21luglio


Leone          fuoco               22luglio-21 agosto


Vergine       terra                22agosto-21sett


Bilancia         aria                   22sett - 21 ott


Scorpione      acqua                  22ott - 21nov


Sagittario     fuoco                  22 nov - 21dic


Capricorno    terra                 22 dic - 20 genn


Acquario      acqua                  21 genn-19febb


Pesci             acqua              20febb-20 marzo 

 

Giorgia Giagu 2E


LO SAPEVATE?

Il 25 marzo è il DANTEDI', la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.La data è quella che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, ed è l’occasione per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante, con tante iniziative, anche on line, organizzate dalle scuole, dagli studenti e dalle istituzioni culturali. 

L’idea del Dantedì è nata da un editoriale del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano apparso sul Corriere della Sera il 19 giugno 2017, dove si avanzava la proposta che Dante Alighieri avesse la propria giornata nel calendario.

Enea Bisatti, Francesco Piras 3E  

L'informazione del Dantino


Lotta contro il cancro

 Che cos’è il cancro?

Con i termini "cancro" e "tumore", si fa riferimento ad una condizione patologica caratterizzata dalla proliferazione incontrollata di cellule che hanno la capacità di infiltrarsi nei normali organi e tessuti dell'organismo alterandone la struttura e il funzionamento.

Come aiutare una persona che ha il cancro?

Siate sinceri con voi stessi e riconoscete i vostri limiti. Tutti coloro che forniscono il proprio aiuto e sostegno desiderano fare del loro meglio. Potreste essere tentati da gesti eroici per un senso di ira e rabbia contro quanto è capitato al vostro amico/a familiare e contro l'ingiustizia della situazione.


Andrea Giulia Marini 2E


L’influenza dei video giochi sui ragazzi

I ragazzi non si staccano dai videogiochi a parte i pasti e la scuola (se ci vanno). 

La loro fissazione li sta portando ad essere asociali, perché l’unico modo per comunicare con qualcuno è tramite i videogiochi o con il telefono. 

I giochi più usati sono fc24. Fortnite e Call of duty con le loro modalità competitive fanno rimanere i ragazzi attaccati allo schermo. L’uso eccessivo e prolungato dei videogiochi potrebbe causare dei danni a il nostro corpo e il nostro cervello.

Per molti ragazzi è come se il mondo girasse intorno ai videogiochi. Casi di infarto e di epilessia fotosensibile sono stati messi in relazione con l’esposizione eccessiva agli stimoli e allo stress dei videogiochi. Inoltre il cervello smette di funzionare come dovrebbe nella vita quotidiana. I videogiochi vanno utilizzati con moderazione e bisogna evitare di diventarne dipendenti.

 

Mathias Riep 2E

L'angolo verde

A ogni stagione la sua verdura

La cicoria

NOME ITALIANO: cicoria

NOME LATINO: cichorium intybus

NOME SARDO: zicoria, lattiedda

PERIODO DI RACCOLTA: da febbraio a giugno


BENEFICI: favorisce una corretta glicemia e colesterolemia, rinforza il sistema immunitario, ha effetti sul metabolismo lipidico, utile in caso di stitichezza

PROPRIETA': la cicoria è ricca di minerali quali: potassio,calcio, fosforo, sodio, magnesio, ferro,

cosi come è rilevante la varietà della componente vitaminica che include vitamine

A, C, B1, B3, B5, B6, E'apprezzata non solo per il suo sapore amaro distintivo, ma anche per le sue proprità benefiche per la salute.


COME SI CUCINA: conosciuta sin dall'antichità veniva usata sia come alimento sia a scopo terapeutico per i suoi effetti depurativi e benefici sul fegato. Anche oggi non dovrebbe mai mancare nella nostra tavola. 

Puo essere mangiata lessata e condita con olio e limone oppure ripassata in padella con olio, aglio e olive o peperoncino a piacere.

Può essere usata come ingrendiente base per minestre, zuppe, torte salate.

   Stella Sanna, Lorenzo Siddi, Mirko Todde 1F


La bietola


NOME ITALIANO: bietola

NOME LATINO: beta vulgaris

NOME SARDO: eda


PERIODO DI RACCOLTA: mesi invernali


BENEFICI: utile per la salute del sistema nervoso e per rinforzare le ossa e i denti; depurativa, rimineralizzante.


PROPRIETA': ricca di calcio, ferro e vitamina k, acqua e sali minerali.


COME SI CUCINA: la bietola è un alimento povero di calorie, è ottima nelle minestre, nelle torte salate, bollita e ripassata in padella con olio e aglio, bollita e condita con olio e limone
















La pagina sportiva

UNO SPORT PARTICOLARE

    LA VELA

La barca a vela è un tipo di sport principalmente sfruttato dal vento favorevole, infatti nelle prime lezioni ci insegnano a riconoscere i venti (maestrale, libeccio, grecale, ponente).In seguito ci viene insegnato ad armare e a disarmare la barca per essere autonomi. E' uno sport emozionante perchè quando sei in mezzo al mare ti senti in liberta.  Ovviamente è uno sport che si pratica principalmente in estate,  dove l'impegno è quotidiano.  Principalmente si svolge la mattina, a volte anche il pomeriggio per la pulizia delle barche . In inverno le lezioni si riducono e si va una volta al mese. E' uno sport che consiglio a tutti specialmente noi che viviamo su questa isola meravigliosa. 

Vivrete delle forti emozioni

Nora Dessì 3E

TORNEO DI DOGEBOOL

Venerdì 16 febbraio nella palestra della scuola si e svolto il torneo di dogeball.

Hanno preso parte tutti i ragazzi che partecipano al indirizzo sportivo.

Il torneo e stato organizzato dagli istruttori di dogebool e dalla professoressa Spiga.

Stiamo stati suddivisi im 7 squadre e ci siamo sfidati in vari gironi e alla fine è stata decretata una squadra vincitrice.

È stata un' iniziativa molto apprezzata dai noi studenti ed e stata sicuramente un occasione in più per avvicinarci a questo sport.

Ringraziamo gli istruttori e la professoressa Spiga che hanno permesso lo svolgimento di questa stupenda giornata

Viola Todde e Margherita Vincis 3E


A proposito di sport....

 la pallavolo

La pallavolo è uno sport di squadra, che si svolge tra due squadre con in campo sei giocatori e altri sei in panchina per ognuna delle squadre. Lo scopo del gioco è realizzare punti, facendo in modo che la palla tocchi terra nel campo avversario, e impedire che la squadra avversaria possa fare altrettanto.

 Come e dove è nata la pallavolo?

In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato Faustball, ma il merito dell'invenzione della pallavolo in forma moderna, nata ufficialmente nel 1895, va riconosciuto allo statunitense William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college dell'YMCA di Holyoke, nel Massachusetts.

 Quali sono i falli della pallavolo?

I più comuni falli commessi dai giocatori nella pallavolo sono: in battuta, far cadere la palla fuori dal perimetro del terreno di gioco o farle toccare la rete; trattenere la palla in gioco tra le mani invece di colpirla nettamente; toccare la palla più di una volta di fila; effettuare una invasione di campo, ecc… .

 

Andrea Giulia Marini 2E


😃ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NUMERO