Ci troviamo alla scuola primaria Toti, e, intrufolandoci in mezzo ai bambini di prima, intravediamo maestra Milena che rincorre i piccoli alunni per accompagnarli nelle loro aule. Arriva trafelata ma con un grande sorriso, ci fa cenno di seguirla all’interno del padiglione centrale che è stato anche il nostro sino all’anno scorso.

Iniziamo l’intervista ringraziandola per il tempo che ci sta dedicando e chiediamo come vuole essere chiamata, ci risponde :«Come mi avete sempre chiamato, maestra Milena!»

-Quando ha iniziato a fare questo lavoro?

«Nel 1996, in una scuola di Cagliari al circolo Didattico di via is Guadazzonis».

-Perché ha scelto di fare questo lavoro?

«Mi sono laureata in pedagogia, nel mio piano di studi erano presenti degli esami come latino, italiano storia, che erano finalizzati all’insegnamento per diversi ordini di studio».

-Bello! Perché non viene da noi?

Maestra Milena sorride, e prosegue dicendo che il suo desiderio è sempre stato quello di condividere esperienze con tante persone, perché non si finisce mai di imparare e «si è tutti insegnanti e tutti studenti».

-Quando è arrivata in questa scuola?

«Nel 1999 e non mi sono più spostata».

-Che materia sta insegnando quest’anno?

«Sto insegnando inglese, storia, scienze, tecnologia ed educazione civica».

-Una mia curiosità, in tecnologia cosa fate?

«Siamo partiti dalla differenza tra materiali naturali e materiali artificiali e le con le loro caratteristiche, poi parleremo della raccolta differenziata».

-Quali materie preferisce tra quelle che sta che sta insegnando?

«Mi piace moltissimo l’inglese, perché in questo modo ripasso le regole, per tenere viva la conoscenza della lingua e la comprensione.

Un’altra materia che sto insegnando per la prima volta con grande piacere sono le scienze».

-Si trova bene con le colleghe?

«Moltissimo! Sono molto fortunata! Maestra Alessandra è la prima collega con la quale ho lavorato quando sono arrivata qui, per cui è come un ritorno alle origini, con maestra Sabrina sono tanti anni che lavoriamo insieme e con maestra Giusi dall’anno scorso».

-Come mai ha scelto di insegnare alla primaria?

«Intanto perché ho vinto il concorso e sono passata di ruolo qui a Cagliari, tra l’altro quando mi hanno comunicato la notizia ero a Roma per una borsa di studio finalizzata ad un lavoro nell’amministrazione comunale, però sarei dovuta andare in provincia Nuoro, per cui la scelta è stata quella di stare a Cagliari. Con il passare degli anni questo lavoro mi ha sempre più appassionato, infatti ogni anno ho sempre avuto degli incarichi come Funzione Strumentale, sino ad arrivare ad essere Vicepreside. Per rispondere alla tua domanda ti dico che sono rimasta alla scuola primaria perchè credo che il lavoro fatto con voi alunni ci arricchisca quotidianamente, la vostra curiosità, la vostra leggerezza, la vostra limpidezza, per noi è linfa vitale, tutto ciò ci rallegra la giornata, mantiene vivo il bambino che non c’è più in noi, gli impegni, le preoccupazioni, gli anni che passano che voi fortunatamente non avete, ma solo quelli legati alla vostra età».

-Si ritiene fortunata ad essere Vicepreside? Perché?

(sorride) «Non parlerei di fortuna, nel senso che a me piace questo incarico di responsabilità, ma richiede molto impegno, molto sacrificio, però credo che ognuno di noi debba dare un contributo alla scuola, dove noi passiamo molto tempo, soprattutto chi fa il tempo pieno, e voi lo sapete. Sicuramente rendere questo ambiente confortevole, che sia gradevole e piacevole, per voi è importante, quindi questo incarico mi permette di dare maggiore contributo, non solo a voi ma anche ai colleghi. E’ molto faticoso!!».

-Adesso una domanda leggera, ha degli animali ?

«Sì, ho un cane, di razza Dog Argentino di due anni e mezzo e si chiama Lia, una bravissima cagnolona ( ci mostra le foto)».

-Questa domanda l’avevamo preparata nel periodo di natale, le piace il Natale?

«Moltissimo, mi piace l’atmosfera, gli addobbi, la mia casa si riempie di elfi, candele, ghirlande, è un’atmosfera che mi da tanta serenità».

-Ok maestra Milena, siamo arrivati all’ultima curiosità, le manchiamo?

«Moltissimo, mi mancate uno per uno, perché ognuno di voi aveva delle caratteristiche che riscontriamo negli alunni di quest’anno, infatti, con maestra Sabrina, ci divertiamo ad abbinarle su di loro, d’altronde con voi abbiamo trascorso cinque anni !come non affezionarsi!».

- Interviene prof. Nicoletta chiedendo a maestra Milena se in tutto ciò ha tempo da dedicare a se stessa.

«Negli anni ho imparato, se non è urgente, a non guardare più il telefono dopo le sei e mezzo-sette, e poi il venerdì stacco, mi prendo due giorni da dedicare alla famiglia, alle uscite, agli amici».

-E sport? Riesce a praticarlo?

«Si vado due volte la settimana, faccio Pilates, cerco di ritagliarmi questo momento per me stessa».

-Questo ci fa molto piacere, visto le giornate molto impegnative.

Buongiorno prof.ssa Mura, avremo  piacere di farle qualche domanda per conoscerla meglio.

Lei oltre essere la responsabile del nostro plesso è anche la nostra insegnante di italiano, storia e geografia, la impegna molto avere tutti questi incarichi?

- Certo, è impegnativo ma mi piace il mio lavoro e mi piace lavorare molto.

-Si ritiene fortunata ad esserlo?

Mi ritengo molto fortunata a lavorare in una scuola in continua trasformazione dove a noi docenti è offerta la possibilità di crescere professionalmente e di migliorarci; è una scuola interessante, in cui non è possibile appiattirsi nella routine; inoltre sono molto fortunata perché ho due bellissime classi e perché lavoro bene con i colleghi, sia della Dante che degli altri plessi dell’Istituto.

-quando è arrivata in questa scuola, in che stato l’ha trovata?

Sono arrivata alla Dante insieme alla prof.ssa Murgia e alla prof.ssa Sergi direttamente dalla Leopardi; era una scuola in stato di abbandono, con un piano inutilizzabile e le aule cupe e anonime; in questi anni grazie al nostro DS la scuola è diventata accogliente e colorata e tutti gli spazi interni ed esterni sono utilizzati per le attività; è una scuola in cui sia i ragazzi che gli insegnanti lavorano volentieri.

-ha stabilito un bel rapporto con gli alunni? E con i suoi colleghi?

A questa domanda dovrebbero rispondere gli alunni e i colleghi; spero di sì, e mi sembra che a scuola ci sia un clima sereno e collaborativo; sono particolarmente legata ai colleghi con i quali ho condiviso tutta l’esperienza di questi anni alla Dante; penso che siamo davvero una bella squadra.

-le mancheranno gli studenti che se ne andranno?

Tutti gli insegnanti si affezionano ai propri alunni e quando ci lasciano c’è sempre un po’ di magone; fa piacere a tutti noi avere loro notizie ed è una vera festa quando vengono a trovarci.

-in generale, che liceo consiglierebbe ai suoi alunni?

Consiglio ai miei alunni di scegliere la scuola superiore in base ai propri interessi e alle proprie inclinazioni; tutte le scuole superiori sono valide se lo studio è affrontato con serietà e interesse. Ai ragazzi che come me alla loro età amano leggere, scrivere e studiano volentieri la storia consiglio il liceo classico, ma sono di parte.

-una domandina che ci interessa in particolar modo, dà compiti per le vacanze estive?

Non do compiti per le vacanze; penso che le vacanze servano per ricaricarsi e per arrivare riposati e ben disposti all’anno scolastico successivo; ritengo invece utile l’esercizio a casa durante l’anno; non do mai molti compiti, ma desidero che siano eseguiti con costanza.

-sappiamo che ha un’adorazione per i gatti, ha intenzione di prenderne altri?

Amo molto gli animali, soprattutto i cani e i gatti; attualmente ho due gatte, una di quindici anni e una di sei mesi; per adesso va bene così.

-Che cibo preferisce, sushi o pizza?

Preferisco la pizza, senza la minima esitazione.

Che augurio vuole fare ai suoi alunni?

Auguro ai miei alunni di crescere sereni, di affrontare la vita con forza d’animo e determinazione e di realizzare tutti i loro sogni.