il ruolo della donna nell’affermazione della sicurezza alimentare e del diritto ad un’alimentazione adeguata
Il 15/10/2016, Giornata Internazionale delle Donne Rurali, la FAO ha reso noto che le donne rurali producono il 45% degli alimenti, ciò nonostante solo recentemente si è iniziato a riconoscere la loro centralità nella sicurezza alimentare. Le donne sono responsabili della coltivazione e della preparazione della maggior parte del cibo consumato nelle case. Sono inoltre le donne che garantiscono la diversificazione della dieta e spendono in maggior misura che gli uomini, i loro ingressi economici per garantire l’alimentazione e preservare la salute nelle famiglie. Secondo la FAO, le probabilità di sopravvivenza di un bambino aumentano del 20% quando la madre controlla il bilancio della famiglia. “Le donne, pertanto, svolgono un ruolo decisivo per garantire la sicurezza alimentare, la diversità alimentare e la salute dei bambini” (FAO).
La Bolivia è il paese latinoamericano con l’indice Globale della Fame (GHI) più elevato (2016)
Il GHI considera quattro parametri: la proporzione della popolazione che non ottiene abbastanza calorie, i bambini con un peso inferiore a quanto corrisponderebbe per le loro dimensioni, il numero di bambini minori di cinque anni la cui altezza è inferiore alla media ed il tasso di mortalità infantile. Nel gennaio 2017, la WFP ha diffuso dati specifici sulla Bolivia: la denutrizione cronica raggiunge il 25-27%, a fronte di una media regionale del 16%. Tra le aree di maggiore vulnerabilità del paese rispetto alla sicurezza alimentare e la denutrizione ci sono i comuni delle vallate inter-andine il cui potenziale di produzione di alimenti sta venendo progressivamente eroso dalle inefficienti risposte alle sfide ambientali e sociali che questi territori si trovano ad affrontare. La presente proposta intende intervenire in 8 comuni dei Dipartimenti di Cochabamba (6) e La Paz (2) che, da un lato, presentano alti livelli di vulnerabilità, ma, dall’altro, un alto potenziale produttivo per garantire l’accesso ad una sana alimentare delle popolazioni autoctone e generare un surplus per rifornire i mercati locali e nazionali.
Si tratta di territori rurali semiaridi ad un’altitudine media di 2500m, abitati da comunità indigene che si dedicano all’agricoltura con un indice medio-alto (2-3) di vulnerabilità all’insicurezza alimentare 1 ed un tasso di denutrizione del 27%2. La popolazione nei 2 comuni di La Paz è di 10.804 persone (9.109 in situazione di vulnerabilità), mentre nei 6 di Cochabamba 90.832 persone (75.984 in situazione di vulnerabilità).
La scarsa disponibilità di acqua limita la quantità e varietà delle colture, che attualmente sono patate e mais, e in minor misura oca, papalisa, fagioli, piselli, fave destinate alla sussistenza.
Le donne allevano ovini, avicoli e api con scarse risorse e nessuna assistenza tecnica. Questi sono i prodotti alla base dell’alimentazione familiare, integrati con riso, pasta ed olio.
La scarsa disponibilità di acqua a Cochabamba è legata allo stato d’emergenza nazionale per la siccità, per cui il 63% della popolazione non ha accesso all’acqua, inoltre solo il 14% delle superfici agricole utilizza sistemi efficienti di irrigazione e lo sfruttamento delle fonti sotterranee è insostenibile. Nelle comunità d’intervento a La Paz pur essendo presenti acque superficiali mancano totalmente sistemi di captazione e distribuzione.
La vulnerabilità rispetto alla sicurezza alimentare è inoltre maggiore per le donne che per gli uomini, a causa del radicato patriarcalismo che comporta maggiori difficoltà ad accedere alle risorse naturali, in particolare acqua e terra (nei programmi di riforma agraria si sono trasferiti i diritti esclusivi alla terra agli uomini capofamiglia), accedere agli input agricoli, alla tecnologia ed ai servizi correlati, accedere all’educazione e formazione tecnica, accedere autonomamente ai mercati e generare entrate proprie, accedere agli spazi decisionali e di costruzione di politiche pubbliche.
Il video-racconto del progetto
essere donna e agricoltrice nell'organizzazione COMUVA
Costruzione di cisterne per la captazione d'acqua piovana
reportage di rainews sul progetto pachamama