La nostra gita virtuale a Torino
Quest’anno, a causa Covid, non è stato possibile andare in gita come gli anni scorsi, ma ci siamo collegati insieme ad altre 60.000 persone per visitare la splendida città di Torino.
Intorno alle 9:18 siamo arrivati alla stazione Porta Nuova di Torino, è una stazione bellissima di colore rosso e bianco. I tutor ci hanno spiegato che questa è una stazione terminale, ovvero i binari non procedono la loro corsa oltre a quella stazione.
Uscendo, abbiamo potuto ammirare piazza Carlo Felice insieme al suo splendido giardino. Dopodiché abbiamo iniziato a girare la città lungo i suoi 18 chilometri di portici, è stato possibile costruirli perché Torino è una città in pianura.
Abbiamo inoltre percorso Via Roma, la via principale di questa città, è l’unico percorso lungo il quale gli edifici sono moderni, poiché l’altra parte di città è barocca.
La storia inizia nel 27 a.c. con il nome di Augusta Taurinorum e da qui inizia il progetto di questa grande città, le menti che la progettarono furono talmente geniali che a Torino è impossibile perdersi.
Anche la vista da Torino è splendida, possiamo infatti ammirare le Alpi.
All’interno della città ci sono numerose statue, tra le quali quelle che rappresentano i due fiumi di Torino: il Po e la Dora, si diceva che il fiume Dora fosse più vivace, mentre il fiume Po più calmo.
Continuiamo la nostra passeggiata e arriviamo a Piazza San Carlo, il salotto della città dove i palazzi sono tutti uguali, perché l’idea era che non potessero essere in competizione con il palazzo reale.
Nel passato, Torino era spesso in guerra con i francesi guidati da Luigi XVI. Nel 1706 Casa Savoia (più precisamente Emanuele Filiberto) decise di spostare la capitale da Chambéry (in Francia), a Torino.
Abbiamo camminato tanto ma qualcosina da mangiare ci vuole sempre... perciò entriamo in una caffetteria storica di Torino ad assaggiare il “Bicerin”.
Bicerin, significa “bicchierino” ed è formato da tre ingredienti: cioccolato, crema di latte e caffè.
Questa fra l’altro era la merenda reale accompagnata dai “bagnati”, ( dei gustosi biscotti).
Oh! Finalmente siamo arrivati al museo Egizio!!! Entriamo e andiamo immediatamente sotto terra e già ci sono statue meravigliose realizzate migliaia e migliaia di anni fa da Ramesse II, questo faraone ha regnato per lunghissimo tempo.
Il museo fu realizzato per volontà dei Savoia e per avere anche in Italia dei reperti inviarono un botanico in Egitto e in Oriente per trovare tracce di questa antica civiltà, in realtà avrebbero dovuto inviare un archeologo.
Questo grande edificio divenne il primo museo Egizio del mondo.
I Savoia decisero che bisognava lavorare nei pressi della città di Tebe, qui trovarono oltre 7000 reperti di questa civiltà !
Si dice che Iside (dea dell’amore), alla morte di Osiride, suo marito, ricompose i pezzi del suo corpo per riportarlo in vita e ci riuscì!
Ci sono anche statue di Sekhmet, dea guerriera.
Quando una persona veniva a mancare un famigliare lo benediva e poi si presentava agli Dei per la prova della pesatura del cuore. Anubi, con la testa di sciacallo appoggiava il cuore su un piatto della bilancia, sull’altro piatto si trovava una piuma. Thot, Dio della saggezza, annotava il risultato della pesatura, se il cuore era più pesante della piuma, il defunto veniva divorato da Ammut, un mostro formato da parti di coccodrillo, ippopotamo e leone; ma se il cuore pesava quanto la piuma il defunto, in vesti bianche, poteva presentarsi nel regno dell’aldilà, questo processo viene chiamato psicostasia.
In alcune tombe sono stati ritrovati dei papiri molto lunghi, oggi li chiamiamo: “libri dei morti”. In questi papiri ci sono scritti alcuni brani per aiutare il defunto lungo il viaggio dell’aldilà.
I capitoli di questo libro erano generalmente 165, ma erano le possibilità economiche della famiglia a decidere quanti capitoli doveva contenere il libro.
Un papiro molto lungo ha permesso di costruire la successione dei faraoni, oltre 77 nomi!
La nostra visita al museo Egizio è finita, ora andremo a visitare i palazzi reali torinesi.
La piazza dove si trovano i palazzi reali si chiama “Piazza Castello”.
In questa piazza, a sinistra c’è il palazzo politico, mentre gli altri due castelli erano dedicati ai nobili. L’architettura del palazzo è un po’ orientale, infatti la cappella della Sindone ha una architettura un po’ insolita rispetto al resto della città.
Pensate un po’, cari lettori e lettrici, la statua più antica di Torino si trova nel palazzo reale! Visitando un po’ le sale possiamo notare che sono una di seguito all’altra e i soffitti sono dipinti con una tecnica chiamata “trompe l'oeil”,
tradotto dal francese “ingannare l’occhio”.
All’epoca della costruzione del castello non esisteva l’elettricità, perciò per avere luce negli ambienti, durante la notte, ci si spostava utilizzando le candele, poi si passò all'illuminazione a gas e in seguito all’energia elettrica.
La cappella della Sindone è meravigliosa e la sua architettura è barocca, questa cappella è direttamente collegata alla cattedrale.
I suoi colori sono cupi, ma l’italiano Guarino Guarini impostò la cupola con un diametro più basso, in modo da dare l’impressione che l’edificio fosse più alto di quanto si potesse vedere, anche se non è così.
Purtroppo, la cappella ha subito un incendio nell’aprile del 1977.
Giornata successiva (23 aprile 2021):
Il nostro viaggio a Torino continua e ora andremo a fare un po’ di stretching insieme ad un'esperta, al parco del San Valentino lungo il fiume Po.
Ci ha spiegato che per avere una buona postura e per non avere problemi di mal di schiena quando saremo adulti, è importante fare determinati esercizi tutti i giorni.
Subito dopo lo stretching siamo andati a visitare la Mole Antonelliana e il museo del Cinema.
Alessandro Antonelli (Ghemme, 14 luglio-Torino 18 ottobre 1888), nel 1800 ha inventato la Mole Antonelliana, trasformando un semplice progetto in un capolavoro e 10 anni dopo questo bellissimo edificio è stato finalmente completato, con l’altezza di ben 165 metri !
Nel 1930/40 l’edificio venne un po’ modificato, nuovi marmi ricoprirono quelli vecchi.
L’ascensore principale è panoramico e buca le altre sale, anche queste molto belle ed è sufficiente meno di un minuto per completare il percorso con l’ ascensore.
Ora, andiamo a visitare il museo del cinema, bello e affascinante, ci racconta un pezzo di storia importante.
In questo museo molti studiosi lavorano ancora oggi, studiano la luce e le sue caratteristiche per aumentare le potenzialità del nostro occhio.
Il primo modello di proiettore si chiama “lanterna magica”, inventata nella seconda metà del 1600. I vetri di questa lanterna erano disegnati, in seguito vennero stampati.
Il teatro ottico è stato inventato nel 1892 e funziona così: le immagini vengono proiettate sullo schermo e sono disegnate sulla pellicola.
In questo splendido museo, possiamo vedere anche le cromofotografie, ovvero la creazione di foto consecutive, che danno la spiegazione esatta del movimento.
Intorno al 1867 è stata inventata la prima macchina da scrivere, con la quale si scrivevano i copioni del cinema.
Continuando la nostra gita virtuale a Torino, andiamo a visitare il castello di Moncalieri.
Esisteva già all'epoca medievale. Ci sono alcuni letti a ribalta per i servitori, per essere più veloci rispetto alle richieste dei nobili.
Purtroppo, nell’aprile del 2008, il castello ha subito un incendio devastante, infatti alcune stanze non hanno più gli splendidi arredamenti .
I restauratori hanno trovato un metodo per ricostruire le stanze di questo palazzo e in maniera virtuale, consentire ai visitatori di vedere ciò che esisteva prima dell’incendio.
La toeletta di Vittorio Emanuele II è molto bella, il soffitto è particolare, richiama infatti la tenda da campo.
All’interno di alcuni corridoi isolati c’erano i recinti dei cani da caccia.
La camera della regina Maria Adelaide (6 dicembre 1685- 12 febbraio 1712) è rosa ed è stata progettata da “Mario”, un immobilière del tempo.
Inoltre, abbiamo visitato anche un salotto blu, per proteggerlo e per non rovinarlo, la luce del sole non viene fatta entrare. Al suo interno ci sono alcuni candelabri, ognuno formato da sedici candele.
Nello scalone ci sono alcuni busti scolpiti: Carlo Felice, Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II, Maria Adelaide e Ferdinando, duca di Genova.
La cappella reale è stata realizzata nel 1700 da Martinez.
Gli appartamenti delle principesse erano situati all’interno delle torri cilindriche.
All’interno del castello possiamo trovare un quadro realizzato da Balkman, che ci mostra il castello nel 1600.
La camera di Maria Letizia (ultima principessa di casa Savoia) è molto bella, e i mobili sono stati comprati da lei nel 1910. Il lampadario di questa camera è bellissimo, realizzato nel 1700 a Torino.
Il giardino del palazzo è chiamato “giardino delle rose”, fino al 1700 è stato utilizzato come ingresso per le carrozze, poi è diventato un bellissimo giardino arricchito dalla principessa Maria Letizia. Nel castello esiste anche un parco, la sua lunghezza equivale a 10 ettari !
Finisce qui la nostra gita virtuale a Torino, è stata davvero molto bella e spero di fare altre gite virtuali, ma possibilmente anche in presenza!
Classe quarta, a.s. 2020/2021