Piccoli canti dell’Alleanza


In fondo al volume Il Libro dell’Alleanza hanno trovato collocazione diciassette miei componimenti poetici, i Piccoli canti dell’Alleanza: quindici di essi ripercorrono i vari momenti dell’Alleanza trattati nel volume, uno funge da introduzione e uno da conclusione.

Nel mio intento, doveva trattarsi di “forme” in versi liberi, per “contenuti” che stessero a mezza via tra la meditazione personale e la preghiera, che si muovessero con “andamento quasi salmodiale”… ma chiedevo troppo alle mie capacità: non ci sono riuscito… il risultato finale, però, rifletteva i miei pensieri, dunque l’ho pubblicato così come era uscito dal cuore.

A mero titolo di esempio, ecco due dei diciassette componimenti.


Roveti ardenti

In un giorno consueto, nel silenzio,

nella totale assenza d’un annunzio,

s’alza una vampa nell’Oreb del cuore:

“Io sono il tuo Dio, sono il Signore.

Per la mia Pace i giorni tuoi sian lieti!”

E in quella Pace abbracci libertà

e in quella Pace riscopri l’amore

e in quella voce suona Verità.

Nei petti nostri ardono i roveti

canta l’Altissimo da quella sede

con tutte le note del pentagramma

e non altrove parla la Sua fiamma:

in esodo usciamo verso il Regno

usciamo dal deserto dell’inchiesta

usciamo, testimoni con impegno,

usciamo all’aria aperta della fede

usciamo fuori insieme a fare festa!

Soltanto allora dal roveto nostro

scaturirà quel Verbo di salvezza

che stenderà una strada in mezzo al mare

e ciascun’alma alla preghiera avvezza

la lode eleverà con canto lieve

– come dal mare s’alza dolce brezza –

o chiara ed alta – come forte tuono –

verso la Trinità e il suo santo trono.

Del creato folgorante bellezza

all’occhio porge tutto il suo splendore:

stelle infinite alla notte più scura

per nostra delizia danno chiarore

con una luce che mai si consuma.

Di simile inconsunto caldo fuoco

roveti ardenti bruciano nei cuori

(tanto in alcuni, ma in talaltri poco,

certi ovattati in silenziosa bruma

altri però fra crèpiti e fragori):

del Santo Spirto son perenne dono

fatto agli umani, degni di perdono.

Da quel roveto grida la Parola:

a conversione invita… e il dolce suono

la vita mia giammai lascia da sola!

Giuditta

Padre che a ciascun doni ispirazione

come Giuditta rendimi risposta:

ed eccomi son pronto già all’azione.

Immerso nel Tuo Amor che tutto crea

che ad ogni umano libertà concede

spero che sosterrai la mia proposta.

Avanti con fiducia si procede

ché sempre vige il patto d’Alleanza:

Avanti, avanti con perseveranza!

Avanti, col coraggio della fede.

Avanti a me stai Tu contro Oloferne

contro ogni male che sul mondo grava

e dietro Te rimango coerente

al Tuo progetto di salvaguardare

la perfetta bellezza del creato.

Oloferne – il demonio – può contare

sulla violenza a cui fu condannato,

mentre io conterò sulla bellezza

della missione che m’hai affidato.

Ferro la lingua sia ben affilato

quando ripeterò la tua Parola

forte sia il braccio, muscoloso e lesto,

e questa mano non lasciar da sola

quando umilmente imiterà il Tuo gesto.

Rendimi saggio contro il Tuo nemico

vinci l’inerzia mia usa al peccato.

Cava il Tuo frutto buon da questa scorza

fa’ che il mio labbro sappia dir rinato:

“Tutto posso in Colui che mi dà forza”[1].


[1] Fil 4,13.


Ecco i titoli di tutti i “Piccoli canti dell’Alleanza” (nell’ordine in cui appaiono nel volume): Le labbra del cuore, Creature, Il peccato, L’arca, Babele, Discendenza d’Abramo, Roveti ardenti, Col Sinai nel cuore, Profumo soave per il Signore, Giuditta, Salmo di lode per l’Alleanza, La terra promessa, Profeta, Fratello incarnato, Il Gesto e la Parola, Pastore ed Agnello, Il Volto di Gesù.