TERRITORIO

intervista. una nuova piazza a lova

Di Giovanni e Gabriel (2D)


La nostra intervista ha lo scopo di informarvi sul progetto comunale di una nuova piazza nella frazione di Lova e di spiegarvi anche i motivi che porteranno alla sua creazione.

Dunque abbiamo rivolto alcune domande all’Ing. Andrea Tramonte, assessore e vicesindaco di Campagna Lupia, per sapere qualcosa di più su questo progetto.

Com'è nata l'idea di costruire la nuova piazza nella frazione di Lova?


L'idea è nata un po’ di anni fa quando il vecchio fabbricato che sorgeva in quell'area non era più abitato. Vedendo la zona in stato di abbandono e degrado, abbiamo pensato di acquisire fabbricato e area, demolire le strutture e realizzare una piazza che risultasse il centro della piccola frazione. In questo modo si andava a migliorare anche la visibilità dell'incrocio che negli ultimi anni è stato luogo di diversi incidenti stradali.


Quando inizieranno i lavori e quanto dureranno?


I lavori per la realizzazione della nuova piazza, dai programmi dell'Amministrazione Comunale, inizieranno presumibilmente verso la fine del 2021. Ad oggi è stato pubblicato un concorso di idee per la redazione del progetto architettonico della stessa. Attraverso il concorso di idee si raccoglieranno più ipotesi da parte dei professionisti che parteciperanno. Nel mese di marzo 2021, tre componenti dell'amministrazione comunale ed i cittadini di Campagna Lupia sceglieranno la migliore delle idee tra quelle arrivate. Decretato il vincitore, si procederà con la redazione del progetto esecutivo, in seguito l'affidamento dei lavori ad una ditta specializzata e finalmente si potranno dare avvio ai lavori.


Sapete già come sarà strutturata la piazza?


Come spiegato prima, non sappiamo già come sarà strutturata la piazza: per questo motivo abbiamo fatto il concorso di idee, all'interno del quale abbiamo messo alcune linee guida per indirizzare i partecipanti: devono essere ricavati alcuni parcheggi, si deve trovare una continuità con la sistemazione dell'area adiacente alla chiesa, si deve inserire un simbolo che ricordi la vicinanza del luogo con il territorio lagunare.


Ci sarà uno spazio dedicato a noi ragazzi?


A parte il piccolo parcheggio, tutto il resto dello spazio della piazza potrà essere usufruito da ragazzi ed adulti. Se la domanda era relativa ad un eventuale inserimento di aree gioco, purtroppo non ci sembra il posto più adatto per posizionare eventuali giostrine vista la vicinanza con un incrocio pericoloso. Aree gioco per i ragazzi si possono ricavare negli spazi della vicina parrocchia o negli altri parchi comunali.

In collaborazione con la scuola di Campagna Lupia, si è pensato di fare un concorso di idee anche per i ragazzi delle scuole, in modo che anche voi possiate cimentarvi come architetti e dare una vostra idea su come potrà essere realizzata la nuova piazza. Ai primi tre classificati saranno riconosciuti dei premi.


Ci sarà una festa di inaugurazione?


Alla fine dei lavori - quindi si pensa verso la primavera del 2022 - sicuramente ci sarà un'inaugurazione e ci sarà anche un ricco buffet per ragazzi ed adulti.


Ringraziamo il vicesindaco Tramonte per la sua pazienza e per il tempo che ha dedicato al giornale scolastico. Fateci sapere cosa ne pensate, cliccando su CONTATTI.

Rubrica. Storia del territorio - seconda parte

Di Alberto


In storia studiamo argomenti importanti che hanno rivoluzionato il mondo - ad esempio la scoperta dell’America, le invenzioni della metà dell’800, ecc. - ma non sarebbe meglio, ogni tanto, sapere cosa succedeva proprio qui, dove si vive ogni giorno la propria vita? Se siete interessati leggete la seconda uscita della rubrica “Storia del nostro territorio”.

Nel 1372-73 si combatte la “guerra dei confini” tra Padova e Venezia. Negli anni successivi altre battaglie, come la guerra di Chioggia, lasciarono il territorio in balia alla sorte. Solo nel 1405, con la conquista della città di Padova, i Veneziani hanno la possibilità di risolvere il problema del Brenta che era diventato l’argomento quotidiano della Repubblica.

Il problema era che se ne parlava ovunque, perciò si arrivò ad una situazione talmente vivace di chiacchiere che la Signoria della repubblica veneta emanò un decreto, datato 19/05/1505, che multava di 100 ducati chiunque parlasse o scrivesse sul Brenta.

Già nel 1282 era stato costituito un organo di salvaguardia nel comune di Padova il quale obbligava vari paesi alla pulizia, alla manutenzione e al mantenimento dei vari corsi d’acqua: Cornio, Scardovara, ecc. Così nacque un organo alle acque chiamato Magistrato del Piovego.

Più tardi all’inizio del 1500 viene istituito un organo permanente dotato di tecnica e competenza, che evitasse intralci e abusi delle acque chiamato Magistrato alle acque. Questo prende in considerazione i progetti per il fiume Brenta nova che erano già iniziati nel 1490 e stabilisce che l’acqua, la quale doveva scorrere nel Brentasecca, venisse tolta dalla Brenta vecchia attraverso lo scolmatore detto Sborador de Sambruson.

Nel 1506 viene investito dalla funzione di Esecutore alle acque fra’ Giocondo (monaco benedettino), perché era intenzione della Signoria di Venezia che dovesse prendere una decisione su pareri diversi che si avevano sull’esecuzione dell’opera. Infatti livellando sia il Brentanova che il Brentavecchia si accorse che il “nova” aveva la metà della pendenza del “vecchia”, ragione per cui se nel vecchio alveo la pendenza era insufficiente, il nuovo alveo con il passar del tempo avrebbe provocato danni ancora più gravi nel territorio.

Il monaco, però, non viene ascoltato, perché alcuni lavori erano già stati eseguiti e persone in posizioni di prestigio non volevano subire umiliazioni per ciò che avevano già deciso e attuato. Perciò nel 1507 l’acqua viene immessa nel Brentanova.

Nel 1548 ci si accorse che ciò che aveva detto il monaco fra’ Giocondo era vero: quindi vennero fatti altri progetti per allontanare la foce del Brenta che usciva assieme a quella del Bacchiglione nel canale di Montalbano e quindi nella laguna di Chioggia, e portarla attraverso altri vecchi alvei verso il mare nella laguna di Brondolo.


Fateci sapere cosa ne pensate, cliccando su CONTATTI.


Fonte delle informazioni: “Campagna Lupia, la sua terra e la sua gente” di Antonio Bellamio