curiosità

Caposervizio AGATA (3A)

5 cusiosità sui loghi di marchi famosi

a cura di Agata (3A)

Eccoci alla prima uscita della Rubrica “Curiosità” del nostro Giornale scolastico. Oggi tratteremo - rullo di tamburi - le 5 curiosità sui loghi!

Partiamo subito con una chicca. Avete mai mangiato un Chupa chups? Sono sicura di sì. Allora dovete sapere che il famoso logo è stato diciamo “scarabocchiato” da Salvador Dalì su delle semplici pagine di giornale per fare un favore al suo amico Enric Bernat il fondatore della Chupa chups.

C’è poi la triste storia di una studentessa grafica che mancò l'opportunità di poter diventare ricca. Sto parlando di una studentessa grafica che si chiamava Carolyn Davidson. Lei disegnò il logo della Nike; sì, proprio lei creò la famosa figura che oggi conosciamo e associamo subito alla multinazionale. Ma non è tutto, lei vendette il suo logo per - pensate - ben 35 dollari!

Conoscete uno dei sistemi operativi più famosi per computer? Be’ uno di questi è Android. Il suo logo come tutti sappiamo è un robottino verde piuttosto stilizzato. Ma non tutti sanno che quel robottino conosciuto da tutti ha un nome: è piuttosto semplice, infatti si chiama “BugDroid”.

E per finire ecco un altro marchio molto famoso: la Apple. Ci sono varie teorie sul suo simbolo. Una è che sia un omaggio a Alan Turing un importantissimo scienziato inglese considerato il “padre” dell'intelligenza artificiale. Alan Turing si suicidò e accanto a lui trovarono una mela non finita per intero. Questa teoria è falsa, infatti il logo si riferisce alla mela di Newton che, come leggenda vuole, gli cadde in testa e così riuscì a scoprire la forza di gravità. Il motivo per cui la mela è raffigurata morsa è per distinguerla da una ciliegia o da un pomodoro. In effetti il primo logo della Apple raffigurava proprio Newton sotto il suo amato albero di mele.

Un altro logo è quello della Evernote. Forse non tutti la conoscono ma è un’ applicazione per annotare le cose che non si vogliono dimenticare. Il suo logo è un elefante con l’orecchio un po’ piegato. Il logo è proprio un elefante per far riferimento alla memoria mostruosa di questo animale. L’elefante ha l’orecchio piegato verso il basso per suggerire la forma dell’angolo di una pagina piegata.