animali

le iguane: come prendersene cura

a cura di Daisy (3D)

Cani, gatti, conigli e pesci rossi; questi sono gli animali che siamo soliti pensare adatti ad essere domestici, senza considerare le altre molteplici possibilità che abbiamo di fronte.

Infatti, anche diversi rettili tra cui le iguane, se accuditi responsabilmente e con le giuste cure, si possono tenere in casa.

Le iguane sono degli animali originari dell’America molto tranquilli e a cui piace scaldarsi al sole, anche se i cuccioli possono essere attivi e giocosi.

Fanno parte della famiglia delle iguanidae, e pesano dai 2 ai 5 kg (le femmine tendono ad essere più piccole e leggere). La loro misura può arrivare anche ai due metri, e per questo hanno bisogno di un terrario molto grande: la grandezza ideale sarebbe di 2-3 metri di lunghezza per 2-3 di larghezza, e all’interno la temperatura dovrebbe essere sempre di circa 30°, con un'umidità del 70%. Il terrario dovrebbe ricreare quanto più fedelmente possibile l'habitat originale dell’animale, comprendendo tronchi dove potersi arrampicare, foglie per creare zone d’ombra, e una bacinella d’acqua. La loro alimentazione è completamente vegetariana: si cibano di ortaggi, frutta, e fiori. Nonostante ciò, alcuni alimenti ricadenti in queste categorie sono dannosi per la salute di questi rettili (ad esempio spinaci, uva, cavoli e rape).

Le iguane sono degli animali territoriali, che tendono a combattere per la dominanza. Questo può provocare diverse lotte, che porterebbero a ferite causate de morsi e graffi; per questo è consigliabile adottare soltanto un’iguana, oppure tenerle in terrari separati. In generale, se questo animale è molto stressato e non riceve le giuste attenzioni, ma anche durante il periodo dell’accoppiamento, può diventare aggressivo e in rarissimi casi mordere. Tutte le ferite causate sono pericolose, in quanto si rischia la formazione di infezioni gravi. Anche la coda può diventare un’arma di attacco, ma anche di difesa: infatti questa può essere distaccata in caso di pericolo, sia per perdere peso in modo da diventare più veloce, sia per essere meno afferrabile dal nemico.

Voi vorreste adottare questo particolare rettile?

animali particolari: il fennec

a cura di Kawthar (3B)

Bentornati cari lettori e lettrici del giornalino scolastico con un nuovo articolo della rubrica degli animali particolari.

Questo sarà purtroppo l’ultimo articolo di questa rubrica della sezione animali, ma non rattristatevi perché finiremo questa serie di articoli parlando di un animale molto buffo e carino: il Fennec !

Il fennec, noto anche come volpe del Sahara o volpe del deserto, è un piccolo mammifero che ricorda una volpe, ma dotato di grandissime e buffe orecchie.

Si pensa che il termine fennec derivi dalla parola araba fanak, che significa “volpe”. Abita nel Sahara centrale, nelle regioni montuose e desertiche del Marocco settentrionale, lungo la punta del Mar Rosso fino al Kuwait e nel nord di Nigeria e Ciad.

Come anticipato, il fennec è il canide più piccolo al mondo. Dalle foto non si direbbe, ma il suo peso è in media intorno a 1-1,5 kg. L’altezza è di soli 20 cm ed è lungo 30 cm, con aggiunti 25 cm di coda.

Il suo pelo è color sabbia per mimetizzarsi al meglio nelle zone più brulle e desertiche, mentre le grandi orecchie, il suo tratto distintivo più caratteristico, gli servono sia per dissipare il calore che per sentire alla perfezione i piccoli animali e gli insetti che si muovono sotto la sabbia. La volpe del deserto può vivere senza bere praticamente mai: ricava la poca acqua di cui ha bisogno mangiando la rada vegetazione desertica.

Il fennec è un animale carnivoro, un cacciatore solitario. Di notte si dà attivamente alla caccia a roditori, uccelli, piccoli rettili come le lucertole e insetti, particolarmente le locuste. Se le trova, integra la sua dieta anche con le uova. Per quanto riguarda l’acqua, visto che nel deserto non ce n’è molta, ricava la maggior parte di quella di cui necessita dalle sue prede. Talvolta può anche assaggiare bacche e foglie

Le volpi del Sahara sono estremamente socievoli e vivono in piccoli branchi familiari, in genere composti da una coppia di genitori, dai cuccioli e dai figli più grandi, che aiutano il branco finchè non si rendono indipendenti per fondare una loro famiglia. Ogni brano controlla una porzione di territorio e i fennec adulti attaccano chi osa varcare i loro confini, soprattutto se minaccia i loro piccoli.

E voi, conoscevate tutte le caratteristiche principali su questo animale carino e divertente? Spero che questo articolo vi sia piaciuto!

geco leopardino: caratteristiche e cura

a cura di Mattia (3C)

Il geco leopardino o geco leopardo è un sauro che origina dall’Asia centro-meridionale, Afghanistan meridionale, Pakistan e India nordoccidentale. Vive in ambienti caldi e torridi. La vita di questo sauro si svolge principalmente di notte, mentre di giorno rimane sotto le rocce o nascosto nelle tane. Durante la stagione invernale il geco leopardino è solito andare in un leggero letargo.

Il geco leopardino è un’ottima soluzione per tutti coloro che desiderano un piccolo rettile in quanto è facilmente allevabile e gestibile data la sua docilità e il suo carattere. Questo rettile pesa mediamente dai 45 e 80 grammi e le sue dimensioni variano dai 20 ai 25 cm di lunghezza.

L'alimentazione non prevede animali morti e tendenzialmente un geco leo mangia grilli, vermi, piccole locuste, blatte, camole della farina. Gli insetti possono essere acquistati vivi, online o in negozio. Andranno poi sistemati in un luogo fresco e in un contenitore ampio affinché possano riprodursi. In questo modo potranno essere mantenuti in vita il più possibile. Solitamente deve essere offerto all’animale un numero di insetti che sia consumabile in 15 minuti come 4 o 6 grilli.

I gechi leopardo vanno alloggiati in appositi terrari di almeno 90 x 38 x 30 cm dotati di fori per l’areazione. Non bisogna sistemare mai più maschi insieme perché i gechi dello stesso sesso sono aggressivi tra loro. Un maschio può invece essere ospitato con qualsiasi numero di femmine. Queste ultime tra loro convivono pacificamente. Come substrato si possono utilizzare diversi materiali: sassolini (abbastanza grandi da non riuscire ad essere ingoiati), giornali, moquette, erba finta, fogli di carta, corteccia a pezzi. Sabbia, ghiaia fine, trucioli di legno, tutolo di mais, gusci di noce frantumata o altri substrati di piccole dimensioni vanno evitati perché possono facilmente essere ingeriti e causare un’ostruzione intestinale. La pulizia del terrario è facilitata dal fatto che i gechi defecano sempre in uno o due angoli del terrario. Nel terrario vanno collocate alcune tane, di diversa temperatura, in cui i gechi possano ritirarsi.

Il Geco leopardino ha un prezzo iniziale d'acquisto molto variabile, in generale dai 30/40 euro ai 900/1000 fino anche a 2000 euro!