Aiuto allo STUDIO

Durante l’orario di convitto gli educatori sono disponibili per aiutare nello studio i ragazzi. La situazione scolastica viene monitorata costantemente e attraverso il tutoraggio o lo studio a piccoli gruppi i convittori possono ripassare e rivedere le materie di studio in vista delle verifiche

studio a piccoli gruppi con l'educatore

In questo senso prende forma la nuova immagine dell’educatore: non è più colui che ti impone un momento noioso e pesante ma è un adulto presente che ti può aiutare nelle tue difficoltà e ti guida nella costruzione del tuo metodo di studio; tutto si fonda sul dialogo educatore – ragazzo: il ragazzo, prende coscienza dei propri doveri, dei propri limiti e si confronta con l’educatore che nello stesso tempo monitora i tuoi rendimenti scolastici.

lo studio come scelta, non come imposizione

L’educatore rimane a disposizione per coloro che hanno necessità e predispongono momenti di tutoraggio in base alle carenze del singolo ragazzo. Di prassi ogni educatore conosce il carico scolastico del ragazzo e organizza momenti di ripasso in vista delle prove.

L’aspetto più stimolante e innovativo è sicuramente il concetto di essere d’aiuto che completa il protagonismo del singolo all’interno dell’attività di studio:

i più grandi al servizio dei più piccoli

Questa esperienza è stata proposta ai ragazzi che grazie alle loro capacità di studio nel tempo convittuale hanno già terminato il proprio dovere scolastico; possono così impiegare il loro tempo in maniera diversa e utile: spiegare ad un compagno di convitto, magari più piccolo, aiuta la relazione tra i compagni, valorizza le conoscenze del singolo sentendosi utile per la collettività. Questo metodo non annulla in alcun modo l’autorità degli educatori, chiamati a supervisionare e facilitare l'interazione tra giovani, fornendo altri spunti per un dialogo costruttivo con i ragazzi.

Il concetto dello studio passa più facilmente poiché si utilizza la comunicazione paritaria, cioè lo stesso linguaggio dei destinatari, che può essere perfettamente compreso e accettato. All’interno del gruppo, pur essendoci ragazzi che svolgono l’azione di trasmissione della conoscenza, non si instaura un rapporto gerarchico con gli altri studenti poiché tutti sono sullo stesso piano.