1.Georeferenziare una pianta

Per poter iniziare a realizzare la propria base G.I.S., sarà necessario partire dal disegno delle singole US (Unità Stratigrafiche) rilevate sul campo. I supporti da cui possiamo partire sono molteplici, fotomosaici, raddrizzamenti, punti rilevati con stazione totale o la classica planimetria di scavo, che useremo nel nostro esempio.

Una volta disegnato lo strato sul campo sul foglio di lucido e segnalati i principali punti fissi a cui agganciare la nostra pianta, potremo georeferenziarla. Questo presuppone che abbiate già fatto un rilievo della picchettatura del vostro sito archeologico e che tramite battitura di punti di aggancio con GPS o con una stazione totale, li abbiate inseriti nel livello informativo pyarchinit_punti_rif.

Potremo così aricare dal geodatabase di pyArchInit il livello informativo sopracitato, chiamando solo i punti fissi che ci interessano, aprire il georeferenziatore di Qgis e collimare quanto più esattamente possibile i punti disegnati in pianta con i punti georeferenziati nel G.I.S..

Terminata questa breve operazione e lanciato l'algoritmo di trasformazione, otterremo una planimetria di scavo georeferenziata come è possibile vedere nel video che segue.