Riunione Aperta

Lo scopo di questa pagina è quello di tenere una riunione sempre aperta per tutti coloro che hanno voglia o bisogno di dire la sua.Vorrebbe raccogliere testimonianze, stati d’animo, gioie e dolori di chi, nello stile delle nostre riunioni, voglia condividere la propria esperienza con gli altri. Ogni intervento sarà pubblicato, ma dovrà pervenire per via mail a: alcolisti.anonimi.toscana@gmail.com

09/Luglio/2011

Evviva, sono molto contento di vedere realizzata una iniziativa come questa. Sono convinto che Andrea ha fatto un'ottimo servizio alla nostra associazione e di questo sono grato. Personalmente intendo usare questo strumento per condividere emozioni e stati d'animo, a caldo durante la giornata in modo di ritrovare subito quel prezioso equilibrio per me

essenziale per vivere in pieno le mie 24 ore.

Avere l'opportunitè di sfogarsi in diretta è una grande cosa per evitare di accumulare quelle scorie emotive che poi sono di difficile digestione.

Una mini riunione veloce economica immediata, ecco come vivo questa opportunità.

Poi ci sono gli incontri con delle belle letture che magari fa piacere condividere con gli amici e allora si possono far girare.

Buone 24 a tutti.

Ale

11/Luglio/2011

Ho il cuore colmo di gioia nel condividere con voi tutti la mia ri-nascita. Ma più che di nascita, più che di qualcosa che non c’era, vorrei salutare la libertà ….. liberata.

Molti sono stati i termini che ho usato per cercare di descrivere il mio stato d’animo nel corso delle ventiquattrore, ho spesso parlato di serenità, di pace di tranquillità

emotiva, credo di non aver mai centrato il bersaglio.

Quello che non riuscivo a cogliere era ed è sempre stato con me, sotto cumuli di errori, sotto il peso schiacciante dell’ego, nella nebbia di droghe ed alcol,

celata dai condizionamenti imposti ed auto imposti, era nascosta e sopita la libertà.Oggi la posso anche chiamare per nome, è fiorita, è stabile e profumata

è il mio…. potere superiore.

E’ grazie a Voi, popolo delle ventiquattrore, amici di AA, se sono libero, è grazie ai dodici passi ed alle vostre preziose testimonianze se sono riuscito ad abbattere il pesante portone che imprigionava la coscienza, se sono riuscito a portare la spiritualità nel quotidiano se mi sento privilegiato nell’essere vivo e cosciente, se consapevolmente vedo,

vedo tutto ciò che c’era come nuovo.

Dedico queste righe agli alcolisti attivi, ai tossicodipendenti, ai dipendenti in generale, come me, affinché possano essere liberi, che possano incontrare la “nostra” associazione, che possano iniziare ad annaffiare i semi della gioia di vivere.

La mia storia è in fondo banale, c’era un ragazzino che giocava coi soldatini, un giorno li radunò in una scatola, uscì di casa e cadde in un fiume in piena. La corrente, i gorghi lo trascinavano sul fondo e ogni tanto gli facevano prendere una lieve boccata d’aria, il turbine dell’acqua (o del vino?) lo sballottava in ogni direzione, non c’era un punto di riferimento,

solo.. caos!

Così per trent’anni. Alcol, eroina, cocaina, alcol, inconsapevolezza e confusione.

Qualche rametto a cui attaccarsi c’era stato; una comunità per tossicodipendenti, centro diurno, ma…erano rametti e… inesorabilmente si spezzavano. In realtà la colpa non era degli appigli, ovviamente, ma del pesante fardello di lucchetti e catene che mi portavo sulle spalle, erano gli elementi che costituivano l’ “io”, i carcerieri della libertà.

Poi ho trovato uno scoglio, era l’associazione, era probabilmente anche il momento giusto, la sofferenza era maturata e si è manifestata la “grande opportunità”.

Aveva forma nel sorriso e negli occhi di chi mi accolse alla prima riunione, bagnato e livido scorsi in quelle persone la possibilità di poter camminare sulla terra ferma. Così è stato.

Oggi sono qui a scrivere questo inno alla libertà, alla libertà dalle sostanze, alla libertà di poter scegliere e di poter decidere, alla libertà di essere grato alla vita, al sole a tutti gli esseri viventi di cui, con onore, faccio parte.

Sono qui, libero di poter vedere il lato buono di chiunque, libero di sapere che ho la forza di cambiare le cose che si possono cambiare e libero di accettare tutto il resto.

Con gratitudine,

Andrea “Dipendente”

28/Agosto/2011

Parto ringraziando Andrea e tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione di questo sito, che dà la possibilità a tutti di avere informazioni su chi siamo, perchè ci siamo e da dove veniamo.

Mi chiamo Filippo e sono un'alcolista e in Alcolisti anonimi mi sono salvato la vita. Ho dipeso per molti anni da tutto cio che mi dava piacere immediato e che andesse a riempire il vuoto costante

che sentivo dentro di me. l'alcol è stata l'ultima sostanza che ho usato, perchè non c'era bisogno di andarla a cercare chissà dove, era lì, sempre pronta all'uso e non aveva un brutto nome, come

eroina cocaina ecc. ecc, faceva parte della nostra cultura ed era legale. è stata la dipendenza più devastante della mia vita, sia a livello fisico che mentale.

Entrando per la prima volta in un gruppo di Alcolisti Anonimi con l'egocentrismo ancora ben radicato, ma con le mie convinzioni minate dall'alcol, ho conosciuto delle persone che erano sobrie da

anni e che riuscivano a raccontare le proprie esperienze ( a volte tragiche ) con il sorriso sulla bocca e con la consapevolezza di cio che erano stati e di quello che erano addesso.

è stato il gruppo, più del programma all'inzio a farmi innamorare, le "Tradizioni" ad affascinarmi e a farmi sentire, forse per la prima volta parte di qualcosa che era più grande del mio "IO".

Quando ho sentito leggere la terza "Tradizione (L'unico requisito per essere membri di Alcolisti Amonimi è il desiderio di smettere di bere), ho capito che la responsabilità del mio recupero era

lasciata soltanto a me, non c'era obbligo di frequenza, messuno teneva un registro con il mio nome e tantomeno controllava se avevo bevuto o meno. Ero io e soltanto io che dovevo imparare a prendermi cura della mia vita.

Oggi continuo il mio programma di recupero nei gruppi consapevole dei pregi e dei difetti che accompagnano la mia crescita, e continuo a ringraziare le persone che c'erano quel giorno,

chi non c'è più, e mi manca moltissimo e tutte le le altre che sono arrivate in questi anni a confermarmi ogni giorno che questo programma funziona.

Spero che queste righe servano a qualcuno che stà cercando una via d'uscita dal proprio alcolismo e che magari gli risparmi qualche anno o semplicemente un giorno di sofferenza che ho passato io. Per quanto riguarda me, è stato un piacere scriverle.

Serene ventiquattr'ore Filippo