L'ISOLA D'ELBA

Terra del buon vivere, verdeggiante e rigogliosa. Isola senza confini, da scoprire tutto l’anno. Merito del clima, sempre mite, e della varietà di itinerari sportivi, artistici, archeologici e culturali. E un gran finale, l’eccellente cucina che ha il sapore del mare ma anche della montagna.

Lo sanno i frequentatori più fedeli dell’Elba che, in quella che è considerata la perla dell’Arcipelago Toscano, c’è molto da scoprire. Grande balcone affacciato sulla Corsica, distante solo 10 km dal continente, dove l’aria profuma di macchia mediterranea e il mare cristallino bagna spiagge, calette riparate e scogliere a picco, e i paesini si affacciano su di esso o guardano dall’alto arroccati in collina, dove i fitti boschi si alternano alle aspre colline ferrose.

Terra dai mille colori e dalle tante storie, l’Elba è l’isola più grande dell’Arcipelago Toscano e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e la più facilmente accessibile delle isole minori italiane. 

Narra la leggenda che da una collana di perle di Venere caduta nel mar Tirreno nascessero le sette isole dell’Arcipelago Toscano. Un dono degli dei. 

Secondo il mito sulle spiagge dell’Elba approdarono anche gli Argonauti.

I primi abitanti dell’isola furono gli Ilvati, antica etnia ligure, da cui prese il nome di Ilva

Il ferro nascosto nella sua terra fece la fortuna della civiltà etrusca, mentre la dolcezza del clima ne fece successivamente una destinazione di villeggiatura per i romani.

Successivamente l’Elba conobbe l’invasione longobarda, le violente scorrerie saracene e la dominazione di Pisa repubblica marinara. La sua posizione strategica e la ricchezza della sua terra la rese sempre un appetibile obiettivo. Segni indelebili sono stati lasciati quindi dai Medici a Portoferraio, dagli Spagnoli sul versante sudorientale e la permanenza di Napoleone portò sull’isola il sapore della cultura francese con le sue residenze, le architetture militari e il teatro.

Portoferraio, il cuore dell’isola 

Capoluogo dell’isola, costruito per volere del granduca di Toscana Cosimo de’ Medici nel 1548, l’antica Cosmopoli è oggi il principale porto d’attracco dei traghetti che collegano Piombino all’Elba in meno di un’ora. Il borgo storico, cinto da mura cinquecentesche e dominato da due forti, è un pittoresco intreccio di stradine, scalinate, case dalle tinte pastello e fortificazioni medicee. Il centro conserva importanti memorie napoleoniche: la residenza ufficiale, oggi trasformata in Museo, la biblioteca dell’Imperatore e un teatro seicentesco. Alle spalle di Portoferraio, piccole spiagge di ghiaia bianchissima, un tempo frequentate da personaggi del calibro di Wiston Churchill, Greta Garbo, i reali di Spagna.

I luoghi napoleonici - Itinerario storico-artistico:

Napoleone regnò sull'isola d'Elba tra il 1814 e il 1815 e amministrò con energia, studiò le risorse locali, riorganizzò l'agricoltura, i trasporti e i commerci, progettò persino la bandiera elbana, bianca con api d'oro su una banda rossa. Non è difficile ripercorrere tutti i luoghi napoleonici, in primo luogo la Villa dei Mulini a Portoferraio, sobria residenza invernale dalla vista mozzafiato sulle scogliere, dove sono conservati oltre duemila saggi raccolti dall’Imperatore. Per la stagione più calda, Napoleone scelse una casa nel verde, la Villa di San Martino, poco distante da Portoferraio. Un altro piccolo museo napoleonico si trova nella chiesa della Misericordia a Portoferraio, dove sono custoditi il calco della mano e la maschera funebre dell'Imperatore. 

La Costa Settentrionale

A nord dell’isola da Portoferraio a Marciana Marina seguendo la costa è tutto un susseguirsi di spiagge di sabbia bianca e scenografici golfi, distese di macchia mediterranea e fitti boschi. Marciana Marina, piccolo porto dominato da una torre del Duecento costruita dai pisani, è una località vivace che ha conservato tutto il fascino dei borghi marinari. Nelle vicinanze del borgo si può ammirare lo scoglio Paolina dove, secondo la tradizione, Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, era solita fare il bagno e prendere il sole nuda, lontana da sguardi indiscreti. Da Marciana, il comune più esteso dell’Isola, che conserva un aspetto medioevale grazie ai suoi stretti vicoli, alle minuscole piazzette e alle stradine lastricate di pietra, si sale lungo le pendici del Monte Capanne, che con i suoi 1.019 metri è la cima più alta dell’Elba. Poco fuori il paesino di Poggio, immerso tra i castagni, si trova la piccola sorgente oligo-minerale Fonte Napoleone perché molto apprezzata anche dall'Imperatore da cui prende il nome. Da Marciana si prosegue per ridiscendere verso la costa fino a Capo Sant’Andrea, celebre per i suoi lastroni di granito che si tuffano in mare.

La Costa Ovest, la più selvaggia

La località più nota di questo tratto di costa è Marina di Campo, il centro più mondano dell'isola, affacciata su una spiaggia di sabbia finissima lunga un chilometro. Caratteristici anche tutti i piccolissimi borghi della costa occidentale da Cavoli, Seccheto e Fetovaia, con il suo golfo stretto e dalle acque trasparenti, fino ad arrivare a Pomonte, Chiessi e Patresi con il suo faro. 

Alle pendici del maggiore complesso montuoso dell’isola d’Elba, Capo Sant’Andrea per la sua posizione, la conformazione orografica e le caratteristiche climatiche uniche è una sorta di piccola “isola nell’isola”. Una strada stretta e tortuosa che scende verso il mare, poche case immerse in una natura rigogliosa e incontaminata, che lambisce le coste, come a sottolineare il felice connubio tra i monti alle spalle e il mare. 

Tutta la costa è caratterizzata da spiagge di sabbia e ciottolo bianchissimi dalle trasparenze caraibiche.

Indimenticabile è il percorrere la strada che si snoda lungo la costa all’ora del tramonto, mentre all’orizzonte nelle giornate terse di maestrale si staglia il profilo della Corsica.

Proseguendo verso est

Il litorale si apre a sud in due grandi golfi, Lacona e Stella, separati da una stretta penisola. Tutto il litorale è caratterizzato da lunghe spiagge di sabbia chiara ben attrezzate e ben raggiungibili o da calette più riservate ma non meno suggestive. Il paesino di Capoliveri, raccolto intorno a una bellissima piazzetta, ha un impareggiabile panorama e le viuzze strette sono costellate di caratteristici ristorantini, mentre scalinate, vicoli e angusti passaggi si susseguono su differenti livelli. Da Capoliveri parte una strada che, seguendo i contorni del Monte Calamita, introduce nel regno delle miniere di ferro, dove fino al secondo dopoguerra veniva estratto il minerale, industria che costituiva la base economica dell'isola. 

L’itinerario minerario e naturalistico si snoda lungo un anello attraverso i cantieri a cielo aperto del Monte Calamita, fino ad arrivare alla Miniera del Ginevro, l’unica sotterranea ancora visitabile con il supporto di guide. Lungo questa pista di circa 12 km, si percorre parte della Costa dei Gabbiani, un itinerario suggestivo e polveroso che offre scorci favolosi a strapiombo sul mare. Una sosta d’obbligo è sul belvedere che domina la piccola baia dell’Innamorata e i due isolotti Gemini. Più avanti, gli impianti della miniera Calamita, dove si possono scorgere strutture e macchinari abbandonati che accentuano l’aspetto insieme impervio ed ammaliante del paesaggio. 

La costa orientale e l’itinerario minerario:

Porto Azzurro, l’antico Porto Longone di epoca spagnola, è considerato il salotto dell’Elba. Si affaccia sul Golfo di Mola, la più ampia insenatura della costa orientale dell'Elba, con il suo porto turistico ben riparato, era un paese di pescatori e di agricoltori che  oggi è diventato una rinomata località balneare raccolto intorno alla piazza affacciata sul mare.

Procedendo verso Est, si trovano i suggestivi paesini di Rio nell’Elba e di Rio Marina. Rio nell’Elba, piccolo borgo collinare dove il tempo sembra si sia fermato, con le sue leggende e con il suo suggestivo Eremo di Santa Caterina. Rio Marina è il paese con la maggiore tradizione mineraria, testimoniata oggi dal Parco Mineralogico dell’Elba e dal Museo Minerario dove è possibile visionare una eccezionale varietà di minerali, alcuni pezzi dei quali talmente rari da essere conservati in altri importantissimi musei internazionali.

Il Parco Minerario è attrezzato per le visite, con tanto di trenino che parte dall’abitato e si inerpica verso gli immensi spiazzi creati dagli scavi a cielo aperto. Il tragitto è costellato da vetusti macchinari e a seconda dei minerali estratti le spianate rifulgono di brillantezze variopinte.

Una storia scritta nel ferro quella del versante orientale dell’isola, di cui si trova memoria ovunque lungo le spiagge nere e brillanti di ematite, nei colori forti e nei silenzi degli scavi a cielo aperto, negli scheletri degli edifici e dei vecchi macchinari ormai spenti da anni, nel rosso sangue del laghetto di Monte Albano, negli schiumoli residui della fusione degli antichi forni, tutte testimonianze di uno sfruttamento durato 3000 anni. 

Un microcosmo a misura d'uomo e di post congress. 

Tante le attività sportive e naturalistiche da tenere all’Elba anche in primavera e in autunno: dagli sport estremi a quelli dolci, dalle escursioni in mountain bike, trekking a piedi o a cavallo, all’archeo-trekking per scoprire gli innumerevoli reperti disseminati ovunque e immersi nel verde, fino al birdwatching e al biowatching, per apprezzare la ricca varietà della fauna e della flora dell'isola. E’ la natura a rendere straordinariamente ricca l’offerta di attività da praticare durante un soggiorno all’Elba. Fare free-climbing lungo i fianchi di una montagna in granito alta più di mille metri; provare l'emozione di un volo silenzioso in parapendio dalle pendici del Monte Capanne, trampolino perfetto con correnti ascensionali che possono portare fino a 2.000, 2.500 metri d'altezza; vivere una giornata all’insegna del trekking, per conoscere l'isola e attraversarla a piedi lungo sentieri suggestivi che si snodano sui crinali elbani, come per percorrere il GTE, la Grande Traversata Elbana.

Grandi sorprese sono riservate agli appassionati di diving e snorkeling: canyon, grotte, relitti, colonie di spugne e corallo rosso, ventagli di gorgonie e pesci di varie specie che trovano il loro habitat ideale nelle immense praterie di Posidonia Oceanica, una pianta marina dalle lunghe e sottili foglie verdi, indicatore biologico che testimonia la purezza di queste acque. 

Uno dei percorsi più suggestivi ed accessibili anche ai meno sportivi è quello che dal borgo medievale di Marciana - dove si possono visitare anche il Museo Archeologico e la Fortezza Pisana - prosegue in salita fino al Santuario della Madonna del Monte, lungo un tragitto ricco di riferimenti storici e religiosi di grande suggestione e caro un tempo anche a Napoleone. 

Un’altra attività praticabile all’Elba è il kayak da mare, scivolare a pelo d'acqua per provare il gusto della scoperta e dell'esplorazione combinata ad un’attività fisica rilassante e al tempo stesso salutare.

Anche percorrere l’isola d'Elba in mountain-bike, attraversando il fitto reticolo di sentieri sulle antiche vie di comunicazione dell'isola, offre a bikers esperti o anche alle prime armi, un’occasione unica per avventurarsi in mezzo alla natura del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. E per chi predilige il mare, fare windsurf  o prendere lezioni di vela nelle acque circostanti le coste elbane, dove vi sono le condizioni meteo marine ideali e dove unico è lo spettacolo dell’isola vista dal mare.

L’Elba in tavola 

I paesaggi morbidi e a volte aspri, la natura rigogliosa, il mare cristallino e l’aria trasparente ed odorosa di mare e di essenze mediterranee, sono caratteristiche straordinarie che non esauriscono la meraviglia di quest’isola. 

La cucina elbana costituisce un ulteriore motivo di vanto per questa terra: gustosa e al tempo stesso semplice, ha saputo fondere la tradizione marinara con quella tipicamente toscana, offrendo ancora oggi alcune antiche ricette nate nelle cucine di minatori e scalpellini del granito. 

La fama dell’Elba, in Italia e in Europa, è affidata anche alla piccola ma pregiata produzione vitivinicola, che vanta una lunga tradizione fin dall’epoca romana. Il più noto dei vini elbani, tra cui spiccano bianchi come l’Ansonica che sanno di sole e di mare, è l’Aleatico, un vino dolce da intenditori che ha ottenuto anche il marchio DOCG, di Origine Controllata e Garantita.

Sui pendii intorno a Marciana crescono solidi e possenti i castagni, la cui coltura è documentata almeno dal XIV secolo, e i cui frutti, freschi, secchi o ridotti in farina, hanno costituito l'alimento base per le popolazioni di questo versante.

Una cucina che utilizza i prodotti semplici e saporiti di questa isola,  del suo mare e della sua terra, come il pesce povero, le erbe aromatiche e quelle spontanee. 

Sull’isola si produce un miele biologico in tanti gusti e varietà, l’olio di qualità eccellente, i pani e i dolci della tradizione come la schiaccia briaca, i corolli, la schiacciunta, e la sportella, che i fidanzati si scambiavano nel periodo pasquale come augurio di felicità.