19 luglio 2024

La Lectio divina si divide in '5 momenti'

1. Lectio

2. Meditatio

3. Oratio

4. Contemplatio

5. Actio

Inizio della Preghiera


Una preghiera alla Trinità per disporsi alla preghiera

L'anima mia vi adora, il mio cuore vi benedice e la mia bocca vi loda, o santa ed indivisibile Trinità: Padre Eterno, Figliuolo unico ed amato dal Padre, Spirito consolatore che procedete dal loro vicendevole amore.

O Dio onnipotente, benché io non sia che l'ultimo dei vostri servi ed il membro più imperfetto della vostra Chiesa, io vi lodo e vi glorifico.

Io vi invoco, o Santa Trinità, affinché veniate in me a donarmi la vita, e a fare del mio povero cuore un tempio degno della vostra gloria e della vostra santità. O Padre Eterno, io vi prego per il vostro amato Figlio; o Gesù, io vi supplico per il Padre vostro; o Spirito Santo, io vi scongiuro in nome dell'Amore del Padre e del Figlio: accrescete in me la fede, la speranza e la carità.

Fate che la mia fede sia efficace, la mia speranza sicura e la mia carità feconda. Fate che mi renda degno della vita eterna con l'innocenza della mia vita e con la santità dei miei costumi, affinché un giorno possa unire la mia voce a quella degli spiriti beati, per cantare con essi, per tutta l'eternità: Gloria al Padre Eterno, che ci ha creati; Gloria al Figlio, che ci ha rigenerati con il sacrificio cruento della Croce; Gloria allo Spirito Santo, che ci santifica con l'effusione delle sue grazie. Onore e gloria e benedizione alla santa ed adorabile Trinità per tutti i secoli.
Così sia (sant'Agostino).

1. LECTIO (5 minuti)

Preghiera

Signore Gesù, Figlio del Dio vivo

Parola fatta carne che illumini

ogni uomo, insegnami ad ascoltare,

ciò che Tu mi dici nella Sacra Scrittura,

e a scoprirvi il Tuo vero volto

e quello del Padre tuo.

Guida
In questa prima tappa prendo la mia Bibbia non come un libro qualsiasi ma come lo scrigno,
che contiene la Parola con la quale Dio vuol parlare di me.
Ascolto una persona vivente che mi rivolge un messaggio personale.
Lo ricevo come se lo ascoltassi per la prima volta.
Mi sforzo di coglierne il senso nel modo più pieno possibile.
Mi incontro con la luce di Dio: Essa prende dimora nella mia intelligenza e la illumina. 

Vangelo

Mt 12,1-8

Il Figlio dell'uomo è signore del sabato.  

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. 

Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». 

Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato». 

Parola del Signore
Lode a te o Cristo


Resta in Silenzio e lascia che la Parola letta entri nel tuo cuore...

2. Meditatio (15 minuti)

Preghiera

Signore Gesù, Figlio del Dio Vivente,

insegnami a masticare e assimilare

la Parola viva del Tuo Vangelo,

affinchè essa mi trasformi e renda

il mio spirito pienamente conforme

a ciò che Tu sei e a ciò che Tu vuoi.

Guida
Invoco lo Spirito Santo perchè venga in soccorso della cecità della mia mente.
Nell'umile implorazione della luce e nell'adesione della fede, scruto la Parola con attenzione nuova.
Scopro come le idee di Dio siano diverse da quelle degli uomini e mi accorgo di quanto sia necessario lasciare che la Parola trasformi le mie convinzioni, per conformarle sempre di più alle idee di Dio. In questa seconda tappa acconsento a cambiare la mia mentalità e la mia volontà, per aderire alla mentalità e alla volontà di Dio.

2. Oppure, clicca qui per leggere il Commento esegetico di Silvano Fausti

Vangelo Mt 12,1-8


IL FIGLIO DELL’UOMO È SIGNORE DEL SABATO.

12,1 In quel momento
passò Gesù di sabato
attraverso le messi.
Ora i suoi discepoli ebbero fame,
e cominciarono a levare spighe
e a mangiare.

2 Ora i farisei, vedendo,
gli dissero:
Ecco i tuoi discepoli fanno
ciò che non è lecito
fare di sabato.

3 Ora disse loro:
Non avete letto
cosa fece Davidequando ebbe fame,
e quelli con lui,

4 come entrò nella casa di Dio,
e mangiarono i pani dell’offerta,
che non era lecito a lui mangiare
né a quelli con lui,
ma ai soli sacerdoti?

5 O non avete letto nella legge
che di sabato i sacerdoti nel tempio
violano il sabato,
e sono senza colpa?

6 Ora vi dico
che qualcosa più grande del tempio
c’è qui!

7 Se aveste compreso cosa significa:
Misericordia voglio
e non sacrificio,
non avreste condannato gente senza colpa.

8 Infatti il Figlio dell’uomo
è Signore del sabato.


1. Messaggio nel contesto

“Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato”. Gesù, sapienza e forza di Dio, è lo scandalo (11,6) contro cui inciampano sapienti e intelligenti, e la beatitudine di cui godono i piccoli.

Il c. 12 è un conflitto fra sapienza vecchia e nuova, fra carne e Spirito, fra morte e vita. Questo brano (come il seguente) riguarda il sabato. I discepoli sono nel “riposo” di Dio: possono, senza colpa, fare di sabato ciò che è concesso ai soli sacerdoti. Sono infatti il popolo messianico, libero e sacerdotale.

All’obiezione dei farisei Gesù risponde con argomentazioni scritturistiche (vv. 3.5.7), per concludere con la grande rivelazione: Gesù, il Figlio dell’uomo, è Signore del sabato (v. 8). Chi viene a lui, è come lui: figlio e libero.

Le argomentazioni, di tipo rabbinico, spiegano quello che affermano anche gli altri sinottici: il sabato è per l’uomo e non l’uomo per il sabato. È il senso di tutta la Scrittura, che ci narra la passione di Dio per noi.

Sono illuminanti alcune parole del racconto - discepoli, mangiare, giorno di festa, Davide, i pani dell’offerta, il sacerdote, i sacrifici, la misericordia - che richiamano l’eucaristia. Il dono che il Figlio dell’uomo fa a ogni uomo è di cibarsi del sabato, di vivere la vita di Dio stesso! Mangiare è vivere; il grano, il cibo, è la conoscenza del Figlio offerta agli infanti; il sabato è Dio stesso, compimento della creazione e della redenzione; lecito o no è ciò che la legge determina per raggiungere il sabato; il sacerdote ha libero accesso al tempio; Davide è figura del Messia; i discepoli, che mangiano di sabato, non mangiano il frutto proibito - lo fanno senza colpa, perché compagni del Messia, sacerdoti che mangiano il pane dell’offerta, che li rende simili a Dio, che vuole misericordia e non sacrificio.

Gesù, Figlio dell’uomo e Signore del sabato, è il nostro pane, la nostra vita.

La Chiesa è fatta da coloro che lo mangiano, vivendo la libertà dei figli che amano i fratelli. Non sono più schiavi, ma signori della legge, perché vivono la misericordia del Padre (Lc 6,36-38; Gc 2,12-13).


2. Lettura del testo

12,1 In quel momento (cf 11,25). La scena è collegata con la precedente, che parla della rivelazione del Padre e del giogo soave del Figlio. Quando leggiamo il vangelo, siamo sempre in quel tempo, anzi in quel momento (opportuno): è il kairòs della presenza del Signore.

passò Gesù di sabato attraverso le messi. Il Figlio ha appena invitato i piccoli al suo banchetto. Ora il Signore del sabato - è giunto finalmente il suo giorno! - passa tra le messi. Per sovrimpressione è lui il sabato e le messi.

In lui si è aperto il cielo sulla terra (3,16): si è affacciata la giustizia di Dio, e la nostra terra ha dato il suo frutto (Sal 85,13b; 67,7). “Le valli si ammantano di grano; tutto canta e grida di gioia” (Sal 65,14).

i suoi discepoli ebbero fame. Fin dall’inizio l’uomo ebbe fame di questo frutto. Ma sbagliò pianta, e prese il frutto di morte.

L’uomo è fame di vita, a tutti i livelli. Solo il sabato, la vita di Dio, è cibo degno del figlio. Per questo il cibo che sazia è la parola che esce dalla sua bocca - la relazione con lui.

cominciarono a levare spighe e a mangiare. Di sabato i discepoli mangiano di quel grano che è il Figlio dell’uomo; prendono la sua vita e il suo vigore, l’amore del Padre. È il banchetto messianico, che elimina la morte per sempre (Is 25,8). “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Chi ne mangia, non morrà” (Gv 6,51.50).

v. 2 i farisei. Appartengono alla categoria dei sapienti più intelligenti: non solo conoscono la legge come gli scribi, ma anche la fanno. Ma chi conosce e fa la legge senza conoscere l’amore del Padre, rimane affaticato e oppresso dai precetti, digiuna e non entra nel riposo.

i tuoi discepoli fanno ciò che non è lecito di sabato. I discepoli fanno una delle 39 opere vietate di sabato. Lecito/non lecito regola l’agire umano. Ma la legge non può normare la vita: è la vita a normare la legge. Chi assume come principio la legge, sacrifica la vita e muore. Chi assume come principio l’amore del Padre, gioisce della vita di Dio e mangia di sabato.

Quella dei discepoli non è “una” trasgressione, ma “la” trasgressione, per la quale l’uomo è fatto: passare dal sesto al settimo giorno, vivere di colui del quale è immagine e somiglianza.

Principio nuovo di vita non è più la legge, ma l’amore che è vita e legge a se stesso. Così era fin dal principio, prima che Adamo fosse ingannato.

v. 3 disse loro: non avete letto. Gesù cita le Scritture per mostrare che la legge, anche la più sacra come quella del sabato (cf Es 20,8-11; Dt 5,12-15), è per l’uomo. Qui ricorda a conferma un fatto che riguarda Davide, e un altro che riguarda i sacerdoti.

cosa fece Davide e quelli con lui (1Sam 21,7). Gesù paragona se stesso a Davide, figura del Messia che deve venire. Anche Gesù, a quelli “con lui”, offrirà il suo pane (26,26).

v. 4 entrò nella casa di Dio. La fame dell’uomo si sazia solo entrando e abitando nella casa del Signore, per gustare la sua dolcezza (Sal 27,4). Di lui ha fame la mia vita, come la terra riarsa ha sete d’acqua (Sal 63,2).

mangiarono i pani dell’offerta. Il pane è vita. Qui si tratta del pane che sta davanti al Volto: “cibo santissimo”, “memoriale”, “legge di grazia”, “riservato ai sacerdoti”, “da mangiare in luogo santo” (Lv 24,5-9).

che non era lecito a lui mangiare né a quelli con lui, ma ai soli sacerdoti. La trasgressione di Davide è anticipo di ciò che avverrà col Messia: ciò che fecero i suoi compagni, a maggior ragione fanno i compagni del Messia.

v. 5 non avete letto nella legge che i sacerdoti, ecc. I sacerdoti hanno libero accesso al tempio. Come Davide è figura di Gesù, i sacerdoti sono figura dei discepoli ai quali, come a tutti i piccoli, è aperta la conoscenza del Padre. Questa trasgressione non è una colpa, come quella di Adamo: infatti non è rapina dell’uomo, ma dono del Figlio dell’uomo, Signore del sabato.

I discepoli, con Gesù, sono re e sacerdoti - al v. 7 saranno anche profeti, perché capiscono il significato delle Scritture.

v. 6 qualcosa più grande del tempio c’è qui. Più grande del tempio è solo Dio, il Santo per il quale il tempio è santo. Gesù è il Figlio, gloria del Padre, pieno di grazia e verità (Gv 1,14), in cui abita corporalmente la pienezza della divinità (Col 2,9). È venuto a dimorare tra noi, perché dalla sua pienezza attingiamo grazia su grazia (Gv 1,16), e diventiamo familiari di Dio (Ef 2,19), suoi figli di nome e di fatto (1Gv 3,1; Gv 1,12).

v. 7 se aveste compreso cosa significa. I farisei non hanno colto il senso delle Scritture, anche se le scrutano. Sono quei “sapienti e intelligenti”, che ignorano di essere figli.

misericordia voglio e non sacrificio (cf 9,13 = Os 6,6). La Bibbia non è un codice di norme cultuali o morali. È il racconto della “passione folle” di Dio per l’uomo (Kabasilas), della sua tenerezza che si espande su tutte le sue creature (Sal 145,9). Tutto ciò che c’è nella natura e nella storia, ha un solo “perché”: la sua eterna misericordia, come proclama il ritornello del grande Hallel (Sal 136), che Gesù cantò con i suoi dopo aver dato loro in cibo il vero pane, il suo corpo (26,30).

La “santità”, ciò per cui solo Dio è Dio, diverso da tutti, è la sua misericordia (cf Os 11,8s). La norma fondamentale: “Siate santi perché io sono santo” (Lv 11,44), è tradotta da Gesù: “Diventate misericordiosi come il Padre” (Lc 6,36), perfetto nella misericordia (cf 5,45-48).

non avreste condannato gente senza colpa. I farisei giudicano senza misericordia i discepoli che vivono del dono di Dio. “Ma la misericordia ha sempre la meglio sul giudizio” (Gc 2,13).

v. 8 il Figlio dell’uomo è Signore del sabato. Il Figlio dell’uomo è più grande del tempio: è Signore del sabato, giorno del Signore. Il Gesù di Matteo si presenta solennemente agli ebrei come Messia, sacerdote, profeta, Signore del sabato. Egli è l’Emmanuele, il Dio con noi (1,23), per sempre (28,20), colui che i Magi sono venuti ad adorare (2,2.11) e che alla fine anche i discepoli adoreranno (28,17). È il Signore che viene nel suo tempio a fare il suo giudizio - e il suo giudizio sarà la misericordia.


3. Pregare il testo


da notare:


4. Passi utili:

Sal 63; 136; Es 20,8-11; Dt 5,12-15; 1Sam 21,2-7; Lv. 24,5-9; Mt 5,17-48.


5. Per i giorni precedenti

1. Per sapere il Vangelo dei giorni precedenti ti consigliamo di utilizzare l'utilissimo sito www.lachiesa.it, per sapere il Vangelo del giorno che ti interessa.


2. Vi proponiamo quattro canali su Telegram sui Vangeli commentati da Silvano Fausti:

 a. Vangelo di Matteo
b. Vangelo di Marco
c. Vangelo di Luca
d. Vangelo di Giovanni


*Di seguito ti diamo anche i quattro file sui Vangeli commentati da Silvano Fausti. Basta cercare il brano che ti interessa per leggere i commenti. (il file è abbastanza corposo, pertanto bisogna avere un po' di pazienza nell'aprirlo).

꧁ f i n e ꧂

3. Oratio (10 minuti)

Preghiera

Signore Gesù, Figlio del Dio vivo,

insegnami a parlare al Padre

con il quale Tu dialoghi continuamente

nel vincolo dello Spirito Santo.

Accendi il mio cuore con l'Amore

che ti unisce al Padre e sii Tu stesso

in me una continua preghiera.

Guida
In questa terza tappa mi sforzo di parlare a Dio con tutto il cuore, chiamandolo in aiuto della mia impotenza.
E' il momento di domandare alla Vergine Maria di comunicarmi la sua preghiera, fatta di fiducia e di amore.
Mi dispongo con un cuore puro e con fede, in un silenzio adorante, con l'animo coraggioso che vuole ricevere l'Amore della Trinità, ed oso invocare Gesù in mio soccorso.
Mi faccio insegnare da Lui a pregare il Padre nel loro Spirito d'Amore.
Infatti, il mio cuore impara a parlare a Dio se si lascia inondare dell'Amore di Cristo.

Resta in Silenzio e parla con Dio....

4. Contemplatio (10 minuti)

Preghiera

Signore Gesù, Figlio del Dio vivente,

scava nel mio cuore una sete d'amore

così grande che il Tuo Spirito mi faccia

partecipare alla comunione D'Amore

con le Tre Persone Divine,
in quel silenzio che trascende
ogni parola e ogni sensazione.

Guida
- Se ho lasciato che la Parola, letta e meditata, illumini a lungo gli occhi del mio cuore e della mia mente,
- se mi sono lasciato interpellare in profondità dal senso della Scrittura fino a maturare un desiderio di intimità costante con Dio,
- se ho pregato con fiducia infinita per i miei fratelli e per tutta la Chiesa,
allora Dio risponde.
Egli infonde nel mio cuore una certa incapacità di continuare a riflettere in modo discorsivo sulla Sua Parola e mi concede una sorta di partecipazione al fuoco di comunione d'amore "al di là di ogni cosa", che brucia senza inizio e senza fine all'interno della Santa Trinità.

Resta in Silenzio e lascia che Dio ti parli....

5. Actio (3 minuti)

Preghiera

Signore Gesù, Figlio del Dio vivo,

vieni Tu stesso in me e porta

a pieno compimento la luce divina

che ho ricevuto dalle Sacre Scritture.

Insegnami ad essere pura trasparenza

di Te in ogni qualsiasi azione

della mia vita.

Guida
Per darmi il dono di un'intima conversazione continua con Lui, il Signore si aspetta da parte mia che moltiplichi in ogni circostanza slanci di desiderio e di comunione con il Suo Amore.
E' questo un esercizio non difficile e distraente: di ora in ora, nel corso delle mie giornate, nel mezzo delle mie molteplici attività, al centro stesso delle mie fatiche, preoccupazioni, dolori, mentre si svolge il corso pesante e dispersivo del mio lavoro, posso-se voglio riprendere per qualche istante il ricordo dell'ultima lectio divina o risvegliare il desiderio della prossima.
Si dedicano pochi minuti per esprimere nel silenzio del proprio cuore, il proposito di tornare, durante la settimana, sulla Parola letta e meditata, per mettere in pratica almeno una decisione presa durante il dialogo con Dio.

Questo esercizio consente di rimanere sempre in conversazione con Lui

Benedizione Finale

Benedizione sacramentale

Il Sacerdote, inginocchiato davanti al Santissimo dice

Ci hai dato Signore, un pane disceso dal cielo

I fedeli rispondono:

che porta con se ogni dolcezza

Il sacerdote conclude con questa preghiera

Preghiamo.
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile Sacramento dell'Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa' che adoriamo con viva fede
il Santo Mistero del Tuo Corpo e del Tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre
nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen

Segue la Benedizione con l'Ostensorio e la recita del Sia Benedetto

Dio sia benedetto
Benedetto il Suo Santo Nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il Suo Sacratissimo Cuore
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue
Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima
Benedetta la Sua Santa e Immacolata Concezione
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto San Giuseppe Suo castissimo sposo
Benedetto Dio nei Suoi angeli e nei Suoi santi.

Il sacerdote ripone l'Ostia consacrata nel tabernacolo


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