Remigio Furlanut è uno dei cantautori più interessanti ed originali del panorama musicale nazionale. Non è un artista “comodo”, e lo si comprende dai suoni e dai testi dei suoi ultimi lavori. Ha la capacità di imbastire tele musicali inaspettate e sorprendenti. Segue uno stile compositivo inusuale ed originale, distante da qualsiasi cliché degli artisti mainstream più gettonati. I suoi ritmi anche all'interno dello stesso brano variano come respiri, e non si accontentano dell'ovvio: ora forsennati, ora più calmi, non fanno mai annoiare l’ascoltatore, anzi, il beneficiario della sua musica. Pur tuttavia la sua formazione classica emerge nei frangenti della sua trama musicale, e nell’utilizzo delle sue amate corde, siano di contrabbasso, di chitarra o di ukulele, forse lo strumento prediletto, che Furlanut, coraggioso anche in questa scelta, eleva spesso a rango di portatore del filo musicale principale. I suoi testi non sono mai banali, si direbbero testi “con le spine”. Se fossero piante, sarebbero di aloe: pungenti, ma col cuore tenero e proprietà curative. Non occorre essere d’accordo con i suoi testi, ed egli non ce lo chiede, mai, in nessuna occasione. Furlanut rifugge dall’inautenticità, pensa ciò che scrive e scrive ciò che pensa. Prendere o lasciare. Chi lo ascolta non può far altro che prendere, e portare con sè nel cuore la ventata di aria fresca e di emozioni genuine e cristalline che questo artista sa donarci.
(G. Lovreglio)