Risarcimenti danni stradali
Le buche stradali ed il terreno dissestato più in generale, sono quotidianamente “colpevoli” di innumerevoli incidenti stradali spesso anche molto gravi. Tra crepe, voragini, radici degli alberi che costeggiano le strade, automobilisti, ciclisti, motociclisti e anche pedoni sono costretti a mettere a dura prova le proprie abilità di guida e riflessi al fine di non “inciampare” in pericolosi sinistri, nei cosiddetti cioè, danni da insidia.
Possono rientrare in questa categoria:
buche nel manto stradale
presenza di materiale pericoloso sull’asfalto
marciapiedi sconnessi
alberi instabili e crollo
vegetazione che ostruisce la visibilità
guardrail non in sicurezza
caditoie non a raso con il manto stradale
tombini rotti
mancanza di segnaletica
In ciascuno di questi casi la responsabilità di eventuali incidenti è della Pubblica Amministrazione, in quanto proprietaria o gestore del bene demaniale. In sostanza è Comune (o provincia o ente terzo) a dover risarcire i danni da insidia.
Come comportarsi in caso di incidente?
Prima di tutto è necessario inviare una raccomandata al proprietario della strada in questione (per esempio Autostrade per l’Italia, il comune e via dicendo). La raccomandata deve contenere la prova dell’evento e del fatto che esso sia stato causato dall’oggettivo pericolo della strada. Sarà poi dovere della Pubblica Amministrazione provare che l’incidente è stato causato dal comportamento del danneggiato e non viceversa.
Alla responsabilità della P.A fa eccezione il caso in cui ci siano elementi esterni imprevedibili ed inevitabili (ad esempio un temporale) e ancora la presenza di un cantiere.
La P.A infatti può essere “esclusa” dalla responsabilità civile di un incidente nel caso in cui sia presente sul terreno un cantiere stradale, a patto che l’area interessata risulti debitamente recintata.
Tempi di risarcimento
I tempi di un risarcimento del danno da insidia sono piuttosto lunghi, questo è bene saperlo.