La fame nervosa 

 

  Proseguiamo la nostra analisi sui vari tipi di fame parlando questa settimana della fame nervosa, spiegando di che cosa di tratta, in quali circostanze si manifesta e, infine, come deve essere controllata.

  La fame nervosa dipende dalle situazioni emotive che un individuo deve affrontare durante i vari momenti della giornata, e che possono a volte influenzare in modo negativo il suo modo di alimentarsi.

  Lo stato emozionale del paziente può essere alterato da molteplici cause, quali stress lavorativi, difficoltà economiche, conflitti sentimentali, attese deluse, traumi infantili e, a volte, anche problemi di salute.

  Spesso la fame nervosa è correlata con il bisogno di assumere cibi dolci, al fine di ottenere una sorta di compensazione alla frustrazione che insorge nel paziente a causa dell’’incapacità di risolvere un dato problema.

  Un altro momento che può indurre alla trasgressione alimentare è quello dovuto a particolari stimoli che provengono dall’ambiente circostante, che spesso propone dei modelli di alimentazione errati.

  Infine, la solitudine è una circostanza che può indurre in alcuni casi ad introdurre una quantità eccessiva di alimenti nel nostro organismo, al fine di compensare la sensazione di noia derivante da questa condizione.

  Per neutralizzare l’impulso nervoso di questo tipo di fame occorre esaminare attentamente i fattori scatenanti che ne sono alla base, studiando con la paziente le differenti strategie da attuare a seconda delle circostanze.

  Due efficaci misure in questo senso sono l’effettuazione di alcuni esercizi fisici, come ad esempio l’utilizzo della cyclette, che serve anche per scaricare la tensione nervosa, oppure l’assunzione di frutta, come una mela, associata ad un bicchiere d’acqua.

  Chiaramente, questi sono soltanto alcuni aspetti che possono essere utili nel controllare questo tipo di fame, molti altri infatti possono essere individuati dopo un approfondito colloquio con lo specialista.