Capitolo 1 - Indici di riferimento

PANORAMICA GENERALE

Dalla data dell'ultimo aggiornamento (riferito alla settimana terminata il 29 maggior 2020) , fra i valori presi a riferimento, spicca la "sbandata" sull'indice MSCI World avvenuta fra il 5 e il 12 giugno appena trascorsi.

Durante quella settimana, infatti, alcuni timori su eventuali "colpi di coda" della pandemia, e alcune incertezze riferite all'impatto sull'economia reale hanno portato ad una veloce (e ancora una volta, profonda) presa di beneficio, che ha determinato, ad esempio, che l'indice Nasdaq perdesse circa sette punti percentuali (7,50% per l'esattezza) in una sola seduta.

E, d'altra parte, come evidenziato nella nota di aggiornamento riferita al 29 maggio scorso, non era da escludere che si assistesse a questo tipo di evento.

I timori sono poi rientrati grazie alle rassicurazioni, ancora una volta, delle Banche Centrali, pur permanendo all'orizzonte alcune pesanti incognite.

In Europa si discute ancora dei Recovery Funds, argomento che procede fra luci e ombre, fra le varie perplessità (e talvolta incongruenze) espresse dai rappresentanti dei paesi membri.

Quanto accaduto porta necessariamente a rafforzare la strategia impostata nel momento più critico di questo frangente: va data priorità alla liquidità, entrando sul mercato (o riposizionandosi) gradualmente), con un approccio di medio termine.

Va detto, a scanso di equivoci, che le somme liquide (tanto per la Banca - in caso di Banche di Investimento, quanto per il Consulente) non producono alcun margine.

Tuttavia, al di là del fatto che la "logica imprenditoriale" dovrebbe "spingere" ad investire quanto più possibile, la difficile interpretazione del momento storico che stiamo attraversando, suggerisce quanto mai che la "fretta" potrebbe essere cattiva consigliera.

L'IMPATTO SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI

Sui mercati obbligazionari, sta tornando gradualmente una certa serenità.

Gli interventi di mercato da parte delle Banche Centrali hanno determinato un riallineamento dei prezzi verso valori più "congrui" rispetto al rischio assunto.

La compressione dei rendimenti, che accompagna questo movimento, non dovrebbe indurre ancora una volta a compromettere la solidità del patrimonio in cambio di una manciata di centesimi di rendimento.

Il perdurare di condizioni economiche avverse potrebbe avere come effetto primario un aumento di aziende non in grado di far fronte agli impegni assunti (fra i quali vanno annoverati i pagamenti degli interessi e del capitale delle obbligazioni).

Rimando al Capitolo 5 - Considerazioni Generali per alcuni passaggi conclusivi