Perché SEEMPLY
Le recenti evoluzioni nel campo delle tecnologie di comunicazione hanno portato a un uso sempre più diffuso dei dispositivi mobili, soprattutto durante l'infanzia e nell'adolescenza.
Sebbene questi strumenti possano avere un grande potenziale educativo e di socializzazione, il loro utilizzo comporta anche l'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF), un aumento del tempo trascorso davanti agli schermi e all'esposizione alla luce blu, oltre a ulteriori svantaggi, come la riduzione dell'attività fisica, l'accesso a contenuti inappropriati, la riduzione del tempo dedicato alla lettura e alle relazioni interpersonali dirette.
Gli eventuali effetti negativi di queste esposizioni possono risultare particolarmente rischiosi per i più giovani, in quanto sono più esposti e si trovano in una delicata fase di sviluppo.
Obiettivi del progetto
SEEMPLY ha l'obiettivo di esaminare l'uso dei dispositivi di comunicazione in relazione a esiti fisici e psicologici, come il comportamento, lo sviluppo cognitivo, la salute mentale, il rendimento scolastico e l'indice di massa corporea (BMI).
Nello specifico, questa indagine ad hoc, rivolta a una popolazione di ragazzi/e volontari/e di età compresa tra i 10 e i 16 anni, mira a:
validare i dati raccolti attraverso i questionari della coorte di nascita italiana NINFEA anche in collaborazione con la coorte Piccolipiù;
acquisire nuove informazioni per valutare l'associazione tra esposizione a RF-EMF e uso problematico del cellulare.
Cosa prevede la partecipazione allo studio?
Coloro che desiderano partecipare saranno invitati a recarsi presso gli ambulatori di Neuropsichiatria dell'Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) di Torino per un incontro della durata di circa un'ora.
Durante l'incontro, il/la figlio/a sarà sottoposto/a a una valutazione dello sviluppo cognitivo condotta da personale qualificato, mentre al genitore verrà chiesto di compilare questionari relativi alle competenze sociali, scolastiche e sportive del/della figlio/a, oltre a eventuali problemi comportamentali e sintomi emotivi.
Su richiesta del genitore, la valutazione cognitiva del/la figlio/a potrà essere redatta sotto forma di relazione clinica a cura della psicologa dell’età evolutiva; il documento viene rilasciato gratuitamente.