Stoccolma

Structured Educational visit to schools and Training Seminars in Sweden

Date: 10-16 Marzo 2024

Attività: Corso strutturato

Ente ospitante: English Matters - Stoccolma, Svezia

Partecipanti: Salvatore Mazzamuto, Salvatore Sapore, Barbara Muratore

Obiettivi:  

I partecipanti raccontano:

Al nostro arrivo, avvenuto in tarda serata, Stoccolma ci ha accolto con il suo “fresco” abbraccio: la temperatura era di poco inferiore agli zero gradi. Nella capitale svedese, Marzo è infatti un mese generalmente freddo. Ma, come dicono gli svedesi, "Det finns inget dåligt väder, bara dåliga kläde".....basta scegliere i vestiti giusti! La nostra settimana svedese è iniziata così: tra sciarpe, berretti, guanti, giubbotti e tanta voglia di conoscere nuove realtà e nuove persone.

Dopo un walking tour della città vecchia (Gamla Stan) con la guida di Matteo, un giovane professore di storia di origini italiane, nella mattinata del 10 Marzo, e dopo avere pranzato con le iconiche polpette svedesi (köttbullar), ci siamo recati al Westmanska Palatset, la sede in cui si sono svolti i seminari di formazione e l’incontro finale del corso. Erano presenti insegnanti provenienti da ben 11 paesi europei, dall’oriente all’occidente. 

Le attività sono iniziate con un seminario tenuto da Norma e Mauricio, una preside e un insegnante di musica che ci hanno illustrato, con esempi concreti e esperienze personali, il “paradosso svedese”: nonostante la Svezia abbia normative avanzate per la tutela dei diritti, un sistema di istruzione e un servizio sanitario totalmente gratuiti, esistono alcune sacche della popolazione, ad esempio immigrati e disabili, che vivono delle situazioni di esclusione sociale o economica.

L’11 Marzo, dopo aver visitato il centro di Stoccolma insieme ai colleghi del corso, nel pomeriggio abbiamo preso parte ad un nuovo interessante seminario sulla società e sul sistema scolastico svedesi.

Le giornate del 12, 13 e 14 Marzo sono state dedicate alla visita delle scuole: la Lilla Alby Skola, la Ursvikskolan e la Kista Grunskola, a Sundyberg e a Kista, nell’hinterland di Stoccolma.  Gli edifici scolastici che abbiamo visitato erano progettati con un'attenzione particolare alla funzionalità, alla sostenibilità e alla sicurezza. L’ambiente di apprendimento era confortevole e stimolante, con ampie aule luminose e spazi comuni, interni ed esterni, molto accoglienti. Le scarpe erano assolutamente vietate all’interno della scuola. Si percepiva una sensazione di benessere e di comodità: i ragazzi e i bambini ci sono apparsi sereni e felici di essere a scuola. Quasi tutti parlano inglese ad un buon livello, a partire dalle prime classi della grundskola.

Una cosa che ci ha molto colpito è lo "Slöjd", una forma di educazione artigianale che include varie attività manuali e creative, tra cui la lavorazione del legno, la tessitura e la lavorazione dei metalli. Tali attività mirano a promuovere la creatività, le abilità manuali e l'apprendimento pratico degli studenti. Anche nelle discipline più “teoriche”, gli insegnanti tendono a stimolare l’autonomia degli studenti, lasciandoli liberi di organizzare il loro lavoro scolastico. 

Le mense scolastiche in Svezia forniscono pasti bilanciati agli studenti, tenendo conto anche delle preferenze dietetiche e delle esigenze alimentari degli studenti, con opzioni vegetariane, vegane e senza glutine. Tutti contribuiscono ordinatamente a sparecchiare, sia gli alunni che gli insegnanti. 

Nel pomeriggio del 14 Marzo, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il VASA MUSEUM, che ospita il Vasa, un'antica nave da guerra risalente al XVII secolo. La nave è stata recuperata dal fondo del mare e restaurata. Infine, il 15 Marzo ci siamo recati a Uppsala, una delle città più antiche e importanti del paese, famosa per la sua università, fondata nel 1477, e per la sua cattedrale. Abbiamo visitato anche Sigtuna, considerata la più antica città della Svezia.


Il bilancio finale di questa settimana di mobilità è estremamente positivo. Abbiamo potuto confrontarci con una realtà didattica, culturale e sociale molto diversa dalla nostra. Abbiamo inoltre messo alla prova e potenziato le nostre competenze linguistiche e relazionali durante gli incontri con docenti e studenti delle scuole visitate e nella fruizione dei contenuti proposti durante i seminari di formazione, così come nei rapporti con i colleghi degli altri paesi europei.  Uno dei maggiori punti di forza di questa esperienza è stata infatti la possibilità di conoscere altri colleghi, entrare in rete con loro,  condividere buone prassi e iniziare a progettare con loro future collaborazioni e scambi.