FAQ

Non sai quale scuola scegliere dopo la Terza Media?
Qui abbiamo raccolto domande, dubbi frequenti e alcuni suggerimenti per aiutarti a fare una scelta consapevole.

Come posso capire quale scuola è più adatta a me?

Ti sembrerà strano ma non esiste una scuola migliore di altre in assoluto!
Esiste la scuola migliore per te, quella che si avvicina maggiormente ai tuoi interessi e alle tue attitudini. Per comprenderlo è necessario entrare in contatto con se stessi, riflettendo su quali siano le proprie inclinazioni, le proprie passioni, le proprie difficoltà, ma soprattutto i propri obiettivi per il futuro.
Consapevoli di ciò è possibile individuare il percorso migliore e più sostenibile sul lungo periodo.

Mi interessano più scuole molto diverse tra loro: come faccio a scegliere?

La riflessione potrebbe partire da quelli che sono i tuoi interessi più profondi, visti in una logica di sostenibilità per un percorso che va da tre a cinque anni, durante il quale portare avanti l'impegno con costanza.  Una scuola che suscita solo "curiosità", negli anni periodo potrebbe risultare una scelta  inadatta, perché potrebbe dare stimoli insufficienti per mantenere alta la motivazione. 

Nella scelta spesso siamo condizionati dalle parole degli altri, dagli amici che potremmo ritrovare in classe, dalla comodità di raggiungere l'istituto. Purtroppo queste motivazioni, che non partono da un nostro interesse profondo, non aiutano a sostenere a lungo il carico e la richiesta di impegno. 

Tutte le esperienze di orientamento, come le visite negli istituti, i colloqui con gli insegnanti delle scuole, la consultazione dei siti dei vari istituti, i micro-stage e i colloqui con gli orientatori, possono essere elementi utili per una scelta più consapevole e funzionale al proprio percorso.

Quali elementi possono aiutarmi a scegliere?

Puoi partire dalla riflessione sulle materie che ti piacciono di più e su quelle in cui riesci meglio, con poco sforzo.

Chiediti cosa ti piace fare, per quali settori ti senti maggiormente portat*? 

Queste domande possono far luce su alcuni elementi importanti da tenere in considerazione. Ricorda che frequentare un percorso scolastico solo significa solo conoscere i programmi delle materie che trovi nel quadro orario, ma riguarda un’esperienza molto più vasta che considera come tu ti rapporti a tali materie, attraverso quale metodo di studio, quali aspettative hai per il tuo futuro dopo quella scuola, cosa credi possa darti, in quali aree di competenza pensi possa essere più difficile, arricchente, efficace. Un riflessione su quali strategie sarà necessario attivare per superare gli ostacoli, è necessaria per non arrivare impreparati al "primo giorno" e a tutti quelli successivi.

A questo proposito può essere utile consultare le schede di Licei, Istituti Tecnici e Istituti Professionali proposte dal sito del Miur: http://www.orientamentoistruzione.it

Che cos'è il consiglio orientativo?

Il consiglio orientativo è un'indicazione che i tuoi insegnanti ti forniscono, comunicandoti l’indirizzo scolastico più vicino alle tue inclinazioni. Il consiglio è formulato sulla base della conoscenza che i docenti hanno di te, per come hanno visto crescere le tue competenze, per quanto hanno potuto conoscere il tuo metodo di studio, le tue risorse e le tue principali difficoltà.

Può essere in linea con il tuo pensiero, o rimandarti una visione di te diversa da come ti aspetti, può confermarti e aggiungere informazioni sul tuo modo di apprendere, relazionarti e agire, ma in ogni caso è importante che diventi un'occasione di confronto con gli insegnanti e che ti aiuti a porti delle domande.

Cosa valutano gli insegnanti nel giudizio orientativo?

Nel giudizio orientativo rientra la visione d'insieme che gli insegnanti hanno di te: non parlano solo di risultati numerici, ma anche di organizzazione del carico di lavoro, del metodo di studio, di capacità personali e interessi emersi dalla loro conoscenza di te. 

Il consiglio orientativo nasce anche da una riflessione dei docenti su quanto sei maturato/a e quale può essere la direzione di maggiore maturazione e soddisfazione per il tuo futuro formativo.

Chi può aiutarmi a chiarire i miei dubbi?

Il dubbio è una parte importante del percorso di scelta. È quell'elemento che ti sollecita a metterti in discussione e prendere in considerazione più strade diverse e anche più modi per poterle affrontare.

È importante avere degli spazi in cui parlarne, per questo il confronto con chi ti conosce meglio può portarti a valutare parte di te di cui non sei pienamente consapevole e offrirti altre strade su cui riflettere per il tuo futuro formativo. 

Genitori, sorelle, fratelli, amici che sono già passati prima di te in questa fase di scelta, ma anche i tuoi compagni di classe che si trovano ad affrontare il tuo stesso percorso, sono persone con cui puoi parlarne. Anche i tuoi insegnanti, che ti conoscono da tre anni, possono darti un punto di vista da tenere in considerazione. 

Per un confronto con un esperto, inoltre, non esitare a rivolgerti al Servizio Informagiovani! Puoi prenotare un colloquio individuale in cui esporre perplessità e valutazioni già svolte fino a quel momento e avviare un'ulteriore riflessione più approfondita con un professionista dell’orientamento.

Quali esperienze possono aiutarmi a chiarirmi le idee e operare una scelta ponderata?

La partecipazione attiva a tutte le esperienze di orientamento, come le visite negli istituti, i colloqui con gli insegnanti delle scuole, la consultazione dei siti e dei piani di studio sono un valido aiuto per pensare bene alla propria scelta. Lo sono anche le esperienze extra scolastiche che aprono la conoscenza ad aree e attività nuove, come stage, tirocini, attività di volontariato, esperienze estive. Un grande supporto è rappresentato poi dai colloqui con gli orientatori che, non essendo parte di nessun istituto scolastico, possono offrire uno spazio di confronto e di riflessione nuovo e stimolante.

È vero che alle scuole superiori devo studiare tanto?

L'organizzazione dei tempi e dello studio variano molto da persona a persona, è quindi importante riflettere individualmente su come ci si organizza nella suddivisione delle materie da studiare, nei ritmi, dell’apprendimento, nel rispetto delle scadenze, nel livello di approfondimento che riesci a raggiungere nelle varie materie.

Potresti farti alcune domande che ti aiutino a ragionare sul tuo stile di apprendimento e su eventuali miglioramenti che puoi mettere in atto. Per esempio, puoi riflettere su come studi: stai attento e concentrato o ti distrai facilmente? Per quanto tempo riesci a studiare senza interruzioni? Durante le lezioni ascolti attivamente le spiegazioni degli insegnanti? Intervieni per fare domande quando non comprendi qualcosa? Ci sono materie in cui fai più fatica? Quanto sono presenti queste materie nella scuola superiore di tuo interesse? Ci sono strategie che ti aiutano nello studio: ricopiare appunti, fare mappe, ripetere la lezione, fissare momenti ri ripasso con qualche compagno? Potrebbe essere utile un dopo scuola o seguire delle lezioni private in qualche materia?

Tutto ciò fa una certa differenza e solo riflettendo su com'è il tuo rapporto con lo studio potrai ottenere una stima valida per te stessa/o di quanto dovrai impegnarti per gestire un carico di lavoro superiore.

Come faccio a capire se sono bravo a studiare e se mi impegno a sufficienza?

La qualità e la quantità del mio studio personale secondo me è efficace?
Questa è la domanda che dovresti porti per cercare nuove strategie oppure solamente per affinare tecniche e metodi che già utilizzi.
Ricorda che si può sempre cambiare e migliorare!

Che differenza c'è tra un liceo e un altro?

I percorsi liceali aiutano a formare una solida cultura di base che ti servirà per la tua scelta lavorativa e/o di studio successiva: l’attenzione alle discipline di lettere, storia, lingue straniere, matematica, scienze, ecc. sono centrali e getteranno le basi per la tua specializzazione futura.

Ogni liceo approfondisce una propria specificità sull'asse  l’Asse dei Linguaggi, l’Asse Matematico, l’Asse Scientifico-Tecnologico, l’Asse Storico-Sociale. Puoi comprendere gli indirizzi specifici consultando i quadri orari sui siti web di ciascun liceo e analizzando la presenza e i programmi delle diverse discipline caratterizzanti. Nel nostro territorio, puoi trovare il liceo delle scienze umane anche con opzione economico sociale, Il liceo scientifico sia tradizionale che ad indirizzo sportivo e con opzione scienze applicate, il liceo linguistico.

Che differenza c'è tra un liceo Scientifico Tradizionale, Liceo Scientifico a indirizzo Sportivo e uno ad opzione Scienze Applicate?

Il Liceo Scientifico Tradizionale mantiene lo studio della lingua latina e ha un impronta laboratoriale meno marcata, in favore di una culturale più equilibrata nei due versanti umanistico e scientifico.

Al Liceo ad opzione di Scienze Applicate, non si studia la lingua latina e viene dato uno spazio maggiore alle esperienze di laboratorio: due ore in più tutte le settimane vengono garantite per il laboratorio di informatica.
Inoltre fornisce competenze particolarmente avanzate negli studi della cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche alle loro applicazioni.
Nel triennio viene ridotto di un'ora lo spazio dedicato a filosofia.

Nel Liceo a Indirizzo Sportivo, invece, maggiore attenzione viene data alle discipline sportive per conoscerne e praticarne diversi tipi e approfondire il valore sociale dello sport.
Sono previsti poi approfondimenti di indirizzo e maggiore spazio (come nell'opzione scienze applicate) è riservato all'acquisizione di competenze nelle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all'informatica. 

È più difficile il Liceo Scientifico Tradizionale oppure quello delle Scienze Applicate?

Entrambi sono percorsi liceali che richiedono una buona capacità nello studio e una buona propensione alla rielaborazione personale
Pensa se preferisci una traduzione dal latino oppure lo studio di una programmazione informatica.
Cosa ti può piacere e attrarre di più?

Come è organizzato il Liceo Sportivo?

Il liceo sportivo è di fatto un Liceo Scientifico dedicato in particolare a tutti i ragazzi che amano lo sport e vorrebbero crescere e formarsi per quel settore. La sezione a indirizzo sportivo è volta all’approfondimento delle scienze motorie e sportive e di una o più discipline sportive. Tutto ciò all’interno di un quadro culturale che favorisce, in particolare, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali, nonché dell’economia e del diritto in ambito sportivo.

In questo percorso sarai guidato a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, l’attività motoria e sportiva e la cultura propria dello sport.

Mi interessano le lingue straniere: l'unica opzione che ho è il Liceo Linguistico?

Sono tante le possibilità che consentono all'appassionato delle lingue di approfondire quest'area.

Il Liceo Linguistico è una delle strade possibili che consente lo studio delle lingue e delle culture straniere, con approfondimenti sugli aspetti storici e letterari dei diversi paesi.

Ma non è l'unico percorso possibile: anche gli Istituti Tecnici rappresentano una valida alternativa che va ad approfondire le lingue straniere in modo diverso.

L'indirizzo di Amministrazione Finanza e Marketing, Articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing, consente lo studio di tre lingue straniere e rende lo studente capace di padroneggiare le lingue in applicazione a contesti aziendali.

Anche l'indirizzo Turismo permette la conoscenza di tre lingue straniere: questo percorso è ideale per chi vuole approfondire la conoscenza delle lingue e delle culture straniere, non necessariamente da un punto di vista letterario, quanto più dal punto di vista economico, e dei fenomeni nazionali e internazionali.

La riflessione da fare, a questo punto, è sui possibili sbocchi lavorativi più in linea con le tue aspirazioni per il futuro e gli interessi formativi post-diploma.

Il Liceo Economico-Sociale mi prepara in ambito contabile e amministrativo?

Il Liceo Economico-Sociale fornisce una preparazione in ambito economico, con riferimento ai fenomeni culturali, economici e sociali e il loro legame con le istituzioni politiche. L'economia è intesa come scienza approfondita da punti di vista filosofici e storico-geografici. 

Gli aspetti amministrativi sono invece parte centrale dei corsi in Amministrazione Finanza e Marketing, che preparano lo studente a lavorare in azienda, con competenze specifiche in campo contabile e amministrativo.

Anche l’Istituto Professionale di Servizi Commerciali sviluppa competenze per operare nei processi amministrativi e commerciali; contribuire alla realizzazione della gestione commerciale, dell'area amministrativo - contabile e degli adempimenti amministrativi, civilistici e fiscali connessi; inoltre prepara alle attività di marketing e comunicazione d’impresa; alla gestione del sistema informativo aziendale e alla collaborazione ai processi comunicativi interni ed esterni con la Direzioni.

Per accedere al Liceo Musicale, devo sostenere un esame di ammissione?

Sì, il liceo valuta, tramite un'apposita commissione, il livello dello studente nello studio dello strumento musicale portato al momento dell'esame.

In caso di esito negativo, è necessario procedere tempestivamente all'iscrizione presso l'istituto che rappresenta la seconda opzione scolastica individuata.

Può essere ancora utile al giorno d'oggi studiare le lingue antiche?

Lo studio del greco e del latino permette l'attivazione di processi logici e di analisi che facilitano una formazione più ampia anche nelle altre discipline.

Che differenza c'è tra un Istituto Tecnico, uno Professionale e un Liceo?

In un Istituto Tecnico vengono approfondite le materie in un'ottica professionalizzante.
L'obiettivo è di acquisire un sapere tecnico spendibile in un contesto lavorativo. Un buono spazio viene dato anche alle basi teoriche per consentire una preparazione adeguata all'eventuale prosecuzione degli studi.

In un Istituto Professionale è la pratica che "la fa da padrona".
I laboratori sono la linfa vitale che trasmette quel "saper fare" essenziale nel mondo dell'industria e dell'artigianato. L'aspetto esperienziale rende il diplomato di queste scuole capace di agire e spendere, fin da subito, nel mondo del lavoro le competenze acquisite. Il diploma conseguito, permette in ogni caso l'accesso all'università.

Il percorso Liceale, invece, prevede un approfondimento teorico nelle varie aree disciplinari e rappresenta il percorso d'elezione, maggiormente ricco e formativo per la prosecuzione degli studi in ambito universitario.
Meno approfondita è invece la parte laboratoriale, pratica. 

Cos'è un percorso IeFP?

È una delle modalità per assolvere l'obbligo di istruzione e il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione stabiliti dalla legge.

Un percorso IeFP consiste in un corso di formazione professionale di tre anni, al termine del quale si viene in possesso di una qualifica professionale di terzo livello. 


È possibile approfondire ulteriormente il percorso, frequentando un quarto anno facoltativo che consente di ottenere il diploma di tecnico. Tale percorso non permette l'accesso all'università, in quanto non fornisce un diploma quinquennale.

È possibile però rientrare nel sistema di istruzione, conseguendo il diploma quinquennale, attraverso l'iscrizione al quinto anno di un Istituto di Istruzione Superiore (dopo che l'Istituto avrà accertato il livello di preparazione raggiunto).

Sono indecisa/o tra un Istituto Professionale e un percorso IeFP: che differenza c'è?

A differenza di un Istituto Professionale, un percorso IeFP dura tre anni, dopo i quali si può frequentare un quarto anno facoltativo che consente di ottenere il diploma di tecnico.
Tale diploma non consente l'accesso alle università, ma è spendibile a livello nazionale e comunitario.

I percorsi IeFP sono realizzati dalle strutture formative accreditate dalle Regioni e dagli Istituti Professionali.

La preparazione risulta molto pratica ed esperienziale in entrambi i casi.

Il diploma conseguito presso un istituto professionale, tuttavia, prevede un percorso di cinque anni e consente l'accesso a tutte le università.

Se scelgo un Istituto Tecnico o un Professionale, posso fare l'università?

Sì, nessuno dei due percorsi impedisce l'accesso al mondo delle università. Ciò che cambia sono le basi teoriche.
La preparazione offerta  in queste scuole presenta un livello di approfondimento teorico inferiore rispetto alla preparazione di un liceo. Tale divario potrebbe essere alla base di alcune difficoltà all'inizio di un percorso universitario, ma non ne compromette in alcun modo la fattibilità.

Se scelgo un Istituto Tecnico o un Professionale posso iniziare a lavorare subito dopo il diploma?

Non ci sono garanzie, oggi come oggi, in merito alle possibilità di assunzione.

Certamente, la ricerca attiva di un lavoro da parte di un neo diplomato, la sua giovane età e le competenze specifiche maturate rappresentano punti a favore, che aumentano le possibilità di ingresso nel mondo del lavoro.

Se capisco che la scuola che ho scelto non fa per me, posso proseguire l'anno scolastico passando in un'altra scuola?

È possibile, compatibilmente con le disponibilità della scuola in cui vuoi trasferirti e i tempi tecnici con cui la scuola di provenienza rilascia il nulla osta.

È vero che in certe scuole ci sono solo i maschi o solo le femmine?

Hai mai sentito parlare di pregiudizi? Ci sono sicuramente scuole che hanno una maggioranza di studenti iscritti di un sesso, ma questo non deve essere un vincolo che preclude la tua possibilità di frequentare una scuola. Se ti piace l’indirizzo e sogni un futuro in quel settore, potrai inserirti e studiare in una classe con compagni di ogni tipo, diversi per idee, provenienza, sesso, o religione. La predominanza maschile o femminile può anche diventare un elemento a vantaggio nel tuo percorso, ampliando la tua rete di amicizie e facendoti confrontare con chi ha un percorso diverso dal tuo. Puoi comunque appurare questa informazione parlando apertamente con un docente referente per l’orientamento nella scuola di tuo interesse, che potrà illustrarti la situazione e le eventuali strategie per fronteggiarla, nel percorso di tuo interesse.

È vero che nelle scuole professionali si studia meno?

In generale ti possiamo dire che i corsi professionali permettono agli studenti di avvicinarsi ad alcune attività pratiche specifiche di un settore professionale.

In ogni ordine scolastico ci sono materie di studio trasversali (italiano, matematica, inglese, storia e scienze) per permetterti di avere accesso ad una cultura personale; oltre a queste materie troverai chiaramente anche quelle specifiche di indirizzo che potrai mettere in pratica con attività di laboratorio.

Tutte le scuole prevedono un certo impegno che può essere aumentato anche grazie ad approfondimenti personali.

E se un mio amico/a va in una scuola diversa da quello dove voglio andare io?

Se uno è veramente amico, lo rimarrà anche se non frequenterete la stessa scuola!

E’ importante che ciascuno scelga la propria strada personale sulla quale è sempre possibile incontrare amici vecchi e amici nuovi. Inoltre, i momenti di studio e di ripasso possono essere ancora organizzati con i vecchi compagni di classe, che potranno ascoltarci e aiutarci quando dobbiamo prepararci per una verifica. Proprio il fatto di frequentare percorsi diversi può rendere ancora più interessante ritrovarsi e confrontarsi su quanto si impara e sostenersi reciprocamente nell’esperienza scolastica in corso.

Alle scuole superiori in cosa consiste l'Alternanza Scuola-Lavoro?

L'alternanza scuola-lavoro, ora chiamata PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali di Orientamento), consiste in un'attività svolta oltre alle ore di studio, nella quale si partecipa ad un'esperienza in azienda oppure ad un progetto extra scolastico che ti permette di vivere le prime esperienze di avvicinamento al mondo del lavoro.

Quali elementi possono aiutarmi a scegliere?

Puoi partire dalla riflessione sulle materie che ti piacciono di più e su quelle in cui riesci meglio, con poco sforzo.

Chiediti cosa ti piace fare, per quali settori ti senti maggiormente portat*? 

Queste domande possono far luce su alcuni elementi importanti da tenere in considerazione. Ricorda che frequentare un percorso scolastico solo significa solo conoscere i programmi delle materie che trovi nel quadro orario, ma riguarda un’esperienza molto più vasta che considera come tu ti rapporti a tali materie, attraverso quale metodo di studio, quali aspettative hai per il tuo futuro dopo quella scuola, cosa credi possa darti, in quali aree di competenza pensi possa essere più difficile, arricchente, efficace. Un riflessione su quali strategie sarà necessario attivare per superare gli ostacoli, è necessaria per non arrivare impreparati al "primo giorno" e a tutti quelli successivi.

A questo proposito può essere utile consultare le schede di Licei, Istituti Tecnici e Istituti Professionali proposte dal sito del Miur: http://www.orientamentoistruzione.it