DOTT.SSA
MARA MARCHI
Psicologa Psicoterapeuta
DOTT.SSA
MARA MARCHI
Psicologa Psicoterapeuta
Punto focale dell'individuo non è il problema. Lo scopo non è quello di risolvere un problema particolare, ma di aiutare l'individuo a crescere perché possa affrontare sia il problema attuale, sia quelli successivi in maniera più autentica e integrata.
Quando vai dallo psicologo pensi sempre che avrai a che fare con un illuminato, capace di risolvere i dilemmi della tua vita, senza sapere che sei semplicemente di fronte a un “artigiano”. Il muratore conosce la tecnica per costruire un muro dritto, lo psicologo quella di rimandare ad arte i quesiti sempre al mittente, sapendo che la risposta recondita si trova nella coscienza dell'interlocutore. Aiutare gli altri a sviluppare i mezzi per questa ricerca è un'esperienza che lo psicologo vive con te. Desidera come te, si arrabbia come te, sbaglia come te, ma conosce la misura della lesina che cucirà le tue scarpe. Riconosce le bugie interiori come i nodi nel legno; distingue la banalità dall'ironia, la serietà dalla retorica, l'uomo coerente da quello farraginoso, l'autodistruzione dall'autocritica. È un artigiano scrupoloso che aiuta appassionatamente coloro che limitano la loro ricerca “altrove”, quando le risposte sono “ovunque”.
Alcune forme di dipendenza sentimentale implicano un quantitativo di tempo molto alto speso per la relazione; l’incessante desiderio di dedicarsi ad essa e alla sua riparazione è spesso accompagnato alla trascuratezza di attività non legate al proprio partner, nonché a sintomi di astinenza per la sua assenza.
La conseguenza ultima è un modello relazionale problematico che si esprime con un’enorme angoscia per il timore della perdita della persona amata. Ecco che la paura dell'abbandono e del tradimento suscitano profondi sentimenti di inadeguatezza e sensi di colpa insopportabili.
I problemi della coppia hanno a che fare con la difficoltà nei processi di differenziazione intergenerazionale, cioè con i processi incompiuti di appartenenza e svincolo del singolo dalle famiglie di origine e di conseguenza con la difficoltà a stabilire un nuovo e funzionale vincolo di alleanza a livello di coppia. In terapia la reciproca condivisione delle vulnerabilità fa sì che l'altro si converta lentamente in colui o colei che più ti conosce nel tempo, e che accettandoti come differente da sé crea le premesse per un dialogo profondo e autentico, vero antidoto della simbiosi.
La "famiglia" è un'unità sociale che deve affrontare diversi compiti evolutivi. I suoi componenti vanno incontro ad un continuo adattamento, dove ogni membro stimola e sanziona il comportamento dell'altro, formando un'invisibile rete di richieste complementari che regolano molte situazioni familiari.
Questi processi richiedono spesso un'inversione di rotta, non sempre accomodante, dettata dalla separazione dalle rispettive famiglie d'origine, dall'impegno della coppia riguardo la loro unione e dai cambiamenti nell'organizzazione della famiglia per l'arrivo di un figlio o altri eventi significativi, che le impongono una costante ristrutturazione per adeguarsi ai bisogni dei suoi membri, così come alle richieste sociali.
Anche il terapeuta familiare sperimenta le stesse tensioni del sistema familiare che cura e consente a tutti i suoi componenti di partecipare al processo terapeutico, cooperando insieme all'aumento delle funzioni curative della famiglia.
"Ogni famiglia ha un segreto, e il segreto è che non è come le altre famiglie."