La psicologia esistenziale

Post date: Jan 6, 2012 10:59:14 AM

La psicologia esistenziale-umanistica coniuga la filosofia esistenziale europea alla psicologia umanistica americana nata negli anni sessanta. Questo orientamento viene anche definito la “terza forza”, ovvero quella corrente che comprende tutti quegli indirizzi che si pongono in alternativa alla psicoanalisi classica e al comportamentismo.

L'esistenzialismo, in psicologia, più che una scuola è un atteggiamento, una visione dell'uomo, che permea diversi orientamenti. Le sue origini sono nella filosofia, in particolare nel pensiero di Kierkegaard e di Heidegger; quest’ultimo, nella sua opera “Essere e tempo” (1927), sostiene il primato dell'esistenza: l'uomo è “poter essere”, il suo essere è la sua possibilità, inserito in ogni momento nel processo del divenire.

La filosofia esistenziale esalta l'essere umano nell'atto di emergere, di diventare. Il termine “esistenza” deriva dalla parola latina ex-sistere, letteralmente “venire fuori, emergere”.

L'essenza dell'uomo, per Sartre, è la sua esistenza (“L'esistenzialismo è un umanismo”, 1945). Non esiste verità, o realtà, per un essere umano vivente se non quella determinata dalla sua partecipazione, dalla sua consapevolezza e dai suoi rapporti con essa.

Questa prospettiva ribalta il "cogito ergo sum" ("penso dunque sono") di Cartesio, poiché "essere" precede il pensare: "SUM ergo cogito"!