Casteltodino ha avuto un passato completamente dedito all’agricoltura che con i suoi ritmi segnava completamente la vita degli uomini.
Le feste più importanti erano così scandite dalla religione e, in gran parte, erano legate alla vita dei campi, come la Festa di S. Antonio Abate dove venivano portate in processione le “bestie” o quella di S. Croce quando si costruivano delle croci contenenti un pezzo di giglio, un pezzo di candela ed un ramoscello di ulivo benedetti che venivano piantate a protezione dei raccolti.
Nei tre giorni precedenti l’Ascensione c’era l’usanza della benedizione dei campi con una processione all’alba mentre, alla vigilia della festa, si accendevano falò.
Altra festa caratteristica era quella dell’Annunziata, il 25 marzo, quando si addobbava la piazza del paese di fronte alla chiesa ed il paese stesso con archi di bosso, edera, fiori e piante.
Oltre alla valenza religiosa queste celebrazioni costituivano un momento di aggregazione per la comunità che esprimeva i suoi valori anche con tali forme; oggi molte di esse sono cadute in disuso come conseguenza dei cambiamenti sociali ed economici.
La comunità di Casteltodino si ritrova ancora oggi riunita nelle feste religiose, ma per quanto riguarda l’aspetto sociale e ricreativo le attività sono promosse prevalentemente dalla Pro Loco APS e da PortAperta.
La seconda metà di Giugno il piccolo borgo è animato dal "Palio de L'Acuto", manifestazione storica che rievoca fatti realmente accaduti.
Nel 1366, infatti, il capitano di ventura Giovanni l’Acuto, incaricato dal Cardinale Egidio d’Albornoz, assediò Casteltodino durante la sua campagna per consolidare il dominio del Papa sui comuni dell’Umbria. L’assedio non ebbe alcun esito sembra perché gli abitanti opposero ferma resistenza e si narra che sulle mura si scrisse con il sangue: “ DA QUI NON SI PASSA”.
Il Palio de L'Acuto vede sfidarsi i Rioni di San Biagio e San Giovanni nelle gare del tiro alla fune, corsa con i sacchi e con la brocca, rottura della giara e la tradizionale corsa con le botti in spalla. Il corteo storico fa rivivere dame e messeri, famiglie dell'epoca e antichi mestieri.
Nel centro storico in queste sere è aperta la taverna per le vie del borgo dove è possibile degustare un menù tipicamente medievale.
Il capo delle guardie
Gli stendardi dei Rioni
Lo stendardo del Palio
I giochi popolari
La corsa con le botti
La rottura della giara
La festa di Casteltodino, risalente al 1979, si svolge tra la fine di Giugno e la prima settimana di Luglio. Presso Palazzo Di Massa è aperta la taverna dove è possibile gustare la tradizionale pizza al testo alla casteltodinese e le lumache al chiodo. Presso gli impianti sportivi si svolgono le serate danzanti.
A maggio la Festa di Primavera: anche in questa occasione una serie di attività ricreative e taverna ……… con specialità oca.