Scrivi la frase o le frasi che ritieni più significative e prova a spiegare perché.
Riflettiamo insieme:
Le parole sono solo suoni che si propagano nell'aria o hanno un potere grandissimo?
A cosa servono le parole?
A comunicare! E come avviene la comunicazione?
Parole piene, parole vuote, parole dense di significato, che comunicano idee, valori, e parole che fanno male...
Analizziamo alcune parole della canzone:
You say it's only words
Dici che sono solo parole
And that it will get easier with time
E che tutto sarà più semplice col tempo
Nothing's only words
Niente è solo una parola
That's how hearts get hurt
E' così che i cuori vengono spezzati
I can't, I can't, I can't stop hearing all the words you said
Non riesco, non riesco, non riesco a smettere di ascoltare tutte le parole che hai detto
I can't stop hearing words, that's how hearts get hurt
Non posso smettere di ascoltare le parole, questo è il modo con cui i cuori sono feriti
How did it all come to this? We started off as friends
Come siamo arrivati a questo punto? Abbiamo iniziato come amici
You say it's only words
Dici che sono solo parole
And that it will get easier with time
E che tutto sarà più semplice col tempo
You say it's only words
Dici che sono solo parole
It doesn't matter if they're also mine
Non importa se sono anche mie
I can't stop hearing all the words you said
Non riesco a smettere di ascoltare tutte le parole che hai detto
Let's stop using words, that's how hearts get hurt
Smettiamo di usare le parole, è così che i cuori vengono feriti
Ascoltiamo insieme le parole di Tiziano Ferro sull'importanza delle parole.
Monologo
Le parole/ hanno un peso./ Ma non lo ricordiamo. /Ed è questo il dramma che si nasconde dietro i messaggi di bullismo.//
Le parole/ hanno un peso./ Ne ribadisco la pericolosità. /Ed è necessario esserne consapevoli /quando le si scaglia contro l’animo di un adolescente/ troppo fragile/ per poter decidere/ e scegliere.
Le parole/ hanno un peso./ Grasso, brutta, disadattato,/ nerd, terrone, raccomandato,/ pezzente, ritardato, cesso,/ fallito, anoressica, nullità / handicappato.. inferiore.. inutile.//
Le parole /hanno un peso./ Nella vita/ e sugli schermi. //E per carità / smettiamola di difenderci dicendo che è solo un gioco,/ che si tratta/ semplicemente/ di uno scherzo.// Non confondiamo le acque.//
Le parole/ hanno un peso. /E certe ferite resistono nel tempo./ Voglio dire a tutti quelli che usano parole di odio nascondendosi dietro uno schermo/ che le loro azioni sono vergognose/ e che dovrebbero riflettere prima di postare un commento/ o inviare un messaggio offensivo verso qualcuno. // Si tratta di un reato,/punibile per legge, /oltre che dal buon senso.// Matilda
Io intanto/aspetto tempi migliori,/ nei quali le parole,/ magari un giorno,/ avranno un peso.// Correra
Vi presento uno dei tanti modi per consolidare e per divulgare le nostre conoscenze, una modalità insolita, diversa dai classici libri e quaderni di scuola: i fumetti digitali.
Il fumetto ci permette di raccontare storie attraverso immagini e parole e questo è un modo immediato di far comprendere a tutti ciò che vogliamo condividere, facilitando la comunicazione. E', inoltre, un modo molto coinvolgente, perché l'immagine ha un forte impatto sul destinatario, mentre per chi comunica diventa importante creare corrispondenza tra il linguaggio verbale ed il linguaggio iconico.
Quello che sembrava un gioco da ragazzi diventa un impegno serio, che unisce la conoscenza di un argomento alla creatività ed alla capacità di utilizzare contemporaneamente più codici comunicativi.
Se poi il fumetto non è cartaceo, ma digitale, bisogna aggiungere competenze informatiche e saper usare app e programmi per la sua creazione.
Oggi vi presento "Storyboard That", che in alcune classi ho già utilizzato negli anni scorsi e che ben si presta a sviluppare queste competenze.
Poesie e fumetti: un modo originale e creativo per divulgare poesia
Le liriche di Giuseppe Ungaretti diventano scene di uno storyboard digitale
Come potete notare, ho utilizzato questo programma online per rappresentare graficamente alcune liriche di Giuseppe Ungaretti, scritte durante la Prima Guerra Mondiale, quando combatteva in trincea. Sono poesie brevi, molto adatte ad essere rappresentate con una o poche scene. La prima è "Veglia", che è stata suddivisa da me in tre sequenze, ciascuna corredata di titolo e didascalia. Nella prima ho semplicemente presentato il titolo ed il luogo ed il tempo in cui è stata scritta, scegliendo l'immagine della scena, la trincea, e in primo piano il poeta soldato con le armi usate in quel conflitto.
Nella seconda scena iniziano i versi, suddivisi in alto ed in basso. Sono stati inseriti altri personaggi come il compagno caduto, con il volto rivolto verso la luna, di cui si parla nella poesia, ed ho immaginato la presenza di altri personaggi verosimili, un ufficiale ed una crocerossina.
Nell'ultima parte ci sono i versi conclusivi della poesia, con l'immagine del poeta che scrive una lettera, riscoprendo il senso della vita che la guerra aveva disintegrato.
La seconda poesia "San Martino del Carso" è stata rappresentata con due scene, mentre la terza "Fratelli" con una sola scena.
Adesso vi mostro come utilizzare Storyboard That e le sue possibilità per rappresentare argomenti di qualsiasi disciplina, sia umanistica che scientifica.
Perché non ipotizzare di creare uno storyboard su personaggi simbolici, come Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, M.L. King, Kennedy, o su scienziati come Marie Curie o Rita Levi Montalcini? O il primo uomo sulla luna? Oppure per affrontare tematiche di cittadinanza come i diritti nella Costituzione, l'adolescenza, il bullismo, la condizione femminile?
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