parole in gioco
Parole, parole, parole ...
Ogni giorno potete scoprire con Stefano Massini il significato di una parola o di un'espressione della lingua italiana.
La pagina della Sfinge
zyxk si possono scuotere
xyzk si possono agitare
yzxk si dovrebbero eliminare
zkxy in questo istante la sentite fare
kxzyj è come un seme
yjkxz non ha chicchi
xyzkj non è poesia
jkxyz è un kjxzy
kjxzy può essere jkxyz
Fra varie xxxxxx di xxxyxx io amo la paprica, il pimento e il cardamomo.
Sta' zitto, taci almen per un xxxxxxx
e non fare alcun brusco xxyyxxxxx,
non devi spaventar quel cardellino
che vedi saltellare qui vicino
perchè gli vorrei fare una ripresa.
Tu proverai sì come sa di xxxx
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui xyxxx.
(Par. XVII, vv. 58-60)
Giochiamo con Dante
Vero è ch'i' dissi lui parlando a gioco (Inf. XXIX, 112)
O voi ch'avete li 'ntelletti sani,/ mirate la dottrina che s'asconde/ sotto 'l velame de li versi strani (Inf. IX, 61-63)
terra, honore, speranza, gravitate, alleviato, impossibilità, impossibilitate, benaventuratissimo, inanimatissimamente, disaventuratissimamente, sovramagnificentissimamente. (De vulg. VII, 6)
ch'i fui per ritornar più volte vòlto (Inf. I, 36)
si dileguò come da corda cocca (Inf. XVII, 136)
cred'io ch'ei credette ch'io credesse (Inf. XIII, 25)
Amor ch'a nullo amato amar perdona (Inf. V, 103)
fuor se' dell'erte vie , fuor se' de l'arte (Purg. XXVII, 132)
O anime che giunte
siete a veder lo strazio disonesto
c'ha le mie fronde sì da me disgiunte (Inf. XIII, 139-41)
Parlando di Semiramide dice
che libito fé licito in sua legge
...
Ell'è Semiramis, di cui si legge
(Inf. V, 56-58)
Interpretatio nominis
Oh padre suo veramente Felice!
oh madre sua veramente Giovanna,
se interpretata val come si dice!
(Par. XII, 79-81)
Domenico fu detto; e io ne parlo
sì come de l’agricola che Cristo
elesse a l’orto suo per aiutarlo.
Ben parve messo e famigliar di Cristo:
che ‘l primo amor che ‘n lui fu manifesto,
fu al primo consiglio che diè Cristo.
(Par. XII, 70-75)
Pape Satan, Pape Satan Aleppe (Inf. VII, 1)
Raphèl mai amècche zabì almi (Inf. XXXI, 67-69)
IL CALEMBOUR
Una certa età è sempre un'età incerta.
Achille Campanile
Mi spezzo ma non m'impiego.
Achille Campanile
Coraggio, il meglio è passato.
Ennio Flaiano
Neonato - Bambino a luce soffusa.
Paparazzo - Missile del vaticano.
Top secret - Roditore misterioso.
OMOFONIA:
“signora che soffre”
“signora che s’offre”
“s’ignora che soffre”
“s’ignora che s’offre”POLISEMIA:
“siamo soli” (… solitudine)
“siamo soli” (… splendenti, astri)
La frase doppia
SULCOMODINOLACERAUNGENEREDISTANZE
ACROSTICO E MESOSTICO
'AKROS estremo STIKHOS verso
DA UN LAGO SVIZZERO E. Montale, La bufera e altro
Mia volpe, un giorno fui anch’io il “poeta
assassinato”: là nel noccioleto
raso, dove fa grotta, da un falò;
in quella tana un tondo di zecchino
accendeva il tuo viso, poi calava
lento per la sua via fino a toccare
un nimbo, ove stemprarsi; ed io ansioso
invocavo la fine su quel fondo
segno della tua vita aperta, amara,
atrocemente fragile e pur forte.
Sei tu che brilli al buio? Entro quel solco
pulsante, in una pista arroventata,
àlacre sulla traccia del tuo lieve
zampetto di predace (un’orma quasi
invisibile, a stella) io, straniero,
ancora piombo; e a volo alzata un’anitra
nera, dal fondolago, fino al nuovo
incendio mi fa strada, per bruciarsi.
W VERDI!