parole in gioco

Parole, parole, parole ...

La pagina della Sfinge

zyxk si possono scuotere

xyzk si possono agitare

yzxk si dovrebbero eliminare

zkxy in questo istante la sentite fare

kxzyj è come un seme

yjkxz non ha chicchi

xyzkj non è poesia

jkxyz è un kjxzy

kjxzy può essere jkxyz

Fra varie xxxxxx di xxxyxx io amo la paprica, il pimento e il cardamomo.

Sta' zitto, taci almen per un xxxxxxx

e non fare alcun brusco xxyyxxxxx,

non devi spaventar quel cardellino

che vedi saltellare qui vicino

perchè gli vorrei fare una ripresa.

Tu proverai sì come sa di xxxx

lo pane altrui, e come è duro calle

lo scendere e 'l salir per l'altrui xyxxx.

(Par. XVII, vv. 58-60)

Giochiamo con Dante

Vero è ch'i' dissi lui parlando a gioco (Inf. XXIX, 112)

O voi ch'avete li 'ntelletti sani,/ mirate la dottrina che s'asconde/ sotto 'l velame de li versi strani (Inf. IX, 61-63)

terra, honore, speranza, gravitate, alleviato, impossibilità, impossibilitate, benaventuratissimo, inanimatissimamente, disaventuratissimamente, sovramagnificentissimamente. (De vulg. VII, 6)

ch'i fui per ritornar più volte vòlto (Inf. I, 36)

si dileguò come da corda cocca (Inf. XVII, 136)

cred'io ch'ei credette ch'io credesse (Inf. XIII, 25)

Amor ch'a nullo amato amar perdona (Inf. V, 103)

fuor se' dell'erte vie , fuor se' de l'arte (Purg. XXVII, 132)


O anime che giunte

siete a veder lo strazio disonesto

c'ha le mie fronde sì da me disgiunte (Inf. XIII, 139-41)

Parlando di Semiramide dice

che libito fé licito in sua legge

...

Ell'è Semiramis, di cui si legge

(Inf. V, 56-58)



Interpretatio nominis

Oh padre suo veramente Felice!

oh madre sua veramente Giovanna,

se interpretata val come si dice!

(Par. XII, 79-81)

Domenico fu detto; e io ne parlo

sì come de l’agricola che Cristo

elesse a l’orto suo per aiutarlo.

Ben parve messo e famigliar di Cristo:

che ‘l primo amor che ‘n lui fu manifesto,

fu al primo consiglio che diè Cristo.

(Par. XII, 70-75)

Pape Satan, Pape Satan Aleppe (Inf. VII, 1)

Raphèl mai amècche zabì almi (Inf. XXXI, 67-69)

IL CALEMBOUR


Una certa età è sempre un'età incerta.

Achille Campanile


Mi spezzo ma non m'impiego.

Achille Campanile


Coraggio, il meglio è passato.

Ennio Flaiano

Neonato - Bambino a luce soffusa.

Paparazzo - Missile del vaticano.

Top secret - Roditore misterioso.


  • OMOFONIA:
    “signora che soffre”
    “signora che s’offre”
    “s’ignora che soffre”
    “s’ignora che s’offre”

  • POLISEMIA:
    “siamo soli” (… solitudine)
    “siamo soli” (… splendenti, astri)

La frase doppia

SULCOMODINOLACERAUNGENEREDISTANZE

ACROSTICO E MESOSTICO

'AKROS estremo STIKHOS verso


DA UN LAGO SVIZZERO E. Montale, La bufera e altro

Mia volpe, un giorno fui anch’io il “poeta

assassinato”: là nel noccioleto

raso, dove fa grotta, da un falò;

in quella tana un tondo di zecchino

accendeva il tuo viso, poi calava

lento per la sua via fino a toccare

un nimbo, ove stemprarsi; ed io ansioso

invocavo la fine su quel fondo

segno della tua vita aperta, amara,

atrocemente fragile e pur forte.


Sei tu che brilli al buio? Entro quel solco

pulsante, in una pista arroventata,

àlacre sulla traccia del tuo lieve

zampetto di predace (un’orma quasi

invisibile, a stella) io, straniero,

ancora piombo; e a volo alzata un’anitra

nera, dal fondolago, fino al nuovo

incendio mi fa strada, per bruciarsi.


W VERDI!