INTRODUZIONE
__________
__________
All'inizio degli anni '90, l'allora Procuratore della Repubblica presso la Pretura di Torino Vladimiro Zagrebelsky pubblicò un documento dal titolo Criteri di priorità nella conduzione delle indagini preliminari in ordine a notizie di reato (più sotto, in Cass. pen., 1991).
Nel documento, venivano per la prima volta resi trasparenti i criteri adottati dall'ufficio per selezionare le notizie di reato da trattare con precedenza, in mancanza delle risorse sufficienti a trattarle tutte. Poiché l'ordine meramente cronologico di sopravvenienza risultava un criterio insoddisfacente e – in definitiva – irrazionale, l'individuazione del grado di priorità da attribuire a ciascuna notizia di reato, sosteneva il documento, avrebbe dovuto prendere in considerazione anche altre variabili. Le indagini non prioritarie, invece, sarebbero state trascurate fino all'inevitabile sopraggiungere della prescrizione.
Da allora, il dibattito sui c.d. criteri di priorità nella trattazione delle notizie di reato non si è più fermato. Nel novembre del 2017, anche il Consiglio Superiore della Magistratura ha espresso il proprio parere sul punto, con una discussa risoluzione che ha provato a disciplinare – attraverso uno strumento di soft law – le iniziative organizzative dei Procuratori della Repubblica (vai a Delibere C.S.M.).
In letteratura, le prospettive di analisi del fenomeno sono sostanzialmente due.
Secondo alcuni, ogni iniziativa dei dirigenti delle Procure contrasterebbe con il principio di obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 Cost.), e con il principio di autonomia e indipendenza della magistratura: i magistrati del pubblico ministero sono politicamente irresponsabili, e non possono orientare discrezionalmente la politica criminale dello Stato. Secondo altri, invece, la violazione programmatica del principio di obbligatorietà rifletterebbe nient'altro che uno stato di fatto: l'obbligo di perseguire tutte le notizie di reato richiesto in astratto dalla Costituzione, malgrado la sua commendevole ispirazione egualitaria, si presenterebbe in concreto inesigibile.
Ciò nonostante, entrambe le prospettive concordano su un fatto: l'indicazione dei criteri di priorità avrebbe quantomeno il beneficio di rendere esplicite e discutibili, e di conseguenza – possibilmente – uniformi, le regole che disciplinano l'ordine di trattazione delle notizie di reato.
Dopo la recente riforma dell'ordinamento giudiziario (D. Lgs. 28 marzo 2024, n. 44), il C.S.M. è tornato a prendere posizione sul punto con una circolare: rilevate virtù e criticità dei progetti organizzativi adottati dalle Procure italiane, il provvedimento ha offerto una serie di parametri redazionali generali tra i quali trovano posto anche indicazioni relative ai criteri di priorità (art. 4).
__________
La legge 17 giugno 2022, n. 71 ha conferito al Parlamento una delega ad individuare dei criteri generali di priorità di trattazione delle notizie di reato ai quali i progetti organizzativi delle Procure dovranno in futuro adeguarsi. La prima esigenza coltivata dalla legge è quella di rendere tendenzialmente uniformi le scelte organizzative degli uffici su tutto il territorio nazionale, così da garantire il principio di obbligatorietà dell'azione e il principio di efficienza del processo.
PRIORITY intende pertanto offrire gli strumenti necessari al Parlamento per individuare i migliori criteri generali di priorità nella trattazione delle notizie di reato e ai procuratori della Repubblica per applicare quei criteri nel modo più efficace.
Il Progetto si articola in quattro fasi:
I FASE
Raccolta dei progetti, somministrazione dei questionari, analisi degli applicativi
Nel corso della prima fase, le unità operative raccoglieranno – in base alla vicinanza territoriale – i progetti organizzativi adottati dal più elevato numero di Procure possibili.
Allo stesso tempo, verranno predisposti dei questionari da somministrare ai medesimi uffici di Procura, al fine di individuare prassi e consuetudini organizzative nella gestione dei flussi delle notizie di reato.
L'unità operativa del Politecnico di Torino analizzerà inoltre i programmi informatici in uso nei Tribunali italiani finalizzati all'assegnazione dei processi giunti alla fase dibattimentale tra le diverse Sezioni.
________________________________________________________
II FASE
Elaborazione delle informazioni
In seguito all'analisi dei progetti, e alla raccolta delle risposte dei questionari, ogni unità operativa valuterà – in relazione ad ambiti di approfondimento specificamente ripartiti – le tecniche organizzative di ciascuna sede giudiziaria.
I resoconti delle valutazioni verranno discussi collettivamente.
________________________________________________________
III FASE
Modello normativo ideale, progetto-tipo, e applicativo informatico
Sulla base dei dati, delle valutazioni, e delle discussioni, le unità giuridiche creeranno un modello normativo ideale per l'individuazione dei criteri generali che il Parlamento dovrà individuare nell'esecuzione del mandato previsto dalla l. 71 del 2022.
Sulla base del modello normativo ideale elaborato, verrà redatto un progetto-tipo di organizzazione dell'ufficio suscettibile di adozione da parte dei singoli uffici di Procura.
L'unità operativa del Politecnico di Torino, nel frattempo, tradurrà in un modello matematico e in un corrispondente programma informatico per la gestione dei flussi delle notizie di reato i criteri generali e il progetto applicativo elaborato dalle unità giuridiche.
________________________________________________________
IV FASE
Dissemination
I risultati della ricerca verranno diffusi attraverso più canali comunicativi, interessando diversi attori istituzionali come:
il Parlamento e il Ministero della Giustizia, per valutare la possibilità di adottare il modello normativo elaborato da PRIORITY nella legge parlamentare delegante;
gli uffici di Procura interessati, per illustrare il "progetto-tipo" e l'applicativo informatico e quindi valutarne l'adozione sperimentale;
la comunità scientifica, organizzando un convegno conclusivo e pubblicando un volume collettaneo che illustri percorsi ed esiti del progetto.
________________________________________________________