Dopo aver riflettuto sui contenuti della homepage, vi invitiamo a considerare i seguenti materiali di approfondimento.

LUOGHI DOVE MARIA DOMENICA MAZZARELLO TROVA LA FELICITA’

Innanzitutto cosa è felicità?

È una vita piena di gioia intima e profonda, che mai nessuno ti può togliere, vissuta insieme a tutti e a Dio e che dura per sempre.

Qualcuno la cerca nello sballo, che poi ti lascia l’amaro in bocca e ti ritrovi vuoto.


  • PRIMO LUOGO - LA RELAZIONE ACCOGLIENTE

Quando un vaso è stracolmo trabocca e il suo contenuto si riversa oltre se stesso. Similmente, Maria Domenica, che ha accolto al mattino Gesù nell’Eucaristia, ricambia il suo more rendendo felici gli altri. Aiuta i suoi fratellini e la cugina orfana. Riordina la casa, spiega il catechismo alle compagne. Offre l’acqua fresca con gentilezza al papà e ai garzoni nella vigna, aiuta a raccogliere l’uva. Quado apre il laboratorio di taglio e cucito, con molta dolcezza, insegna alle ragazze a tagliare e a cucire e, se sbagliano, con pazienza le aiuta a rimediare. Quando a Mornese arriva Don Bosco con un centinaio di ragazzi, si prodiga, insieme alle sue compagne, a preparare una calorosa accoglienza: dispone le stuoie nel salone della parrocchia, appresta i pasti per tutti.


  • SECONDO LUOGO - L’AMICIZIA GIOIOSA CON LE AMICHE

La Domenica, insieme all’amica Petronilla, dopo la Santa Messa, raduna tutte le ragazze di Mornese come la calamita attira il ferro. Le fa divertire nei prati vicini. Organizza giochi, scherzi, scampagnate. Per carnevale, quando i mixer audio non esistevano, invita un’amica che sa suonare eccellentemente l’organetto. Tutte ballano fino a tarda sera e gustano le “bugie” che Petronilla ha preparto in abbondanza.


  • TERZO LUOGO - IL LAVORO BEN COMPIUTO

Maria Domenica sa che la nostra vita viene da Dio e ritorna a Dio.

Siamo stati creati per vivere la felicità del Paradiso per sempre.

Cosa è il Paradiso?

E una vita di felicità piena che dura per sempre.

Il Paradiso comincia già ora ,in questo momento, in questa vita terrena.

Provate a battere le ciglia.

Quanto tempo avete impiegato? Un istante!

Maria Domenica sa che la nostra vita, a confronto con l’eternità, è breve come un battito di ciglia. Sa che le azioni che compiamo, una volta compiute ,non torneranno mai più.

Per questo vuole che le facciamo restare per sempre compiendole con amore.

Chiede alle ragazze: «Che ora è?» Rispondono: «È L’ora di amare il Signore! AMIAMOLO CON TUTTO IL CUORE!!!»

Invita a considerare che ogni istante è prezioso: «Non impieghiamo un’ora per ciò che si può compiere in mezz’ora! Pensiamo che Dio è Presente e ci guarda con amore».

«Lavoriamo non per farci lodare dagli altri, ma per il bene di tutti e per guadagnarci il pane della vita. Il Signore non ci chiede se abbiamo compiuto una quantità di lavoro maggiore di un’altra persona, ma se in quello che abbiamo realizzato abbiamo impiegato al massimo i doni che ci dato: salute, intelligenza, volontà e tutti i nostri talenti».


  • QUARTO LUOGO - LA VITTORIA SU SE STESSA

Dapprima non le piacciono le omelie lunghe e neppure la Confessione, ma l’esempio e la saggezza della mamma l’ha aiutata a comprendere e a desiderare la bellezza di questo dono d’amore del Signore, che è il sacramento della Confessione.

Da piccola è golosa, nasconde le uova per poi mangiarsele di nascosto. È orgogliosa, vuole vincere sempre lei.

Poi, però, capisce che fa parte di un gruppo, dove ognuno ha la sua importanza e bisogna rispettarne la diversità.

Ci tiene ad essere la più elegante tra le compagne. Un giorno insiste per avere comprati degli stivaletti di vernice, lucidi all’ultima moda, per farsi ammirare. Poi, però, per eliminare il difetto della vanità, spalma gli stivaletti con un po’ di grasso per togliere il lucido, perché, riflettendo, si rende conto che la vera bellezza non è nei vestiti firmati o nel trucco più ricercato, nelle scarpe all’ultima moda, ma nella bontà del cuore che ti fa brillare gli occhi di gioia sempre e che nessuno ti può rubare.

Quelle scarpe troppo luccicanti avrebbero provocato l’invidia delle compagne e avrebbero rotto la loro amicizia sincera e quindi la relazione con Gesù.

Perciò per crescere nell’amicizia con gli altri e con il Signore decide di combattere e vincere i lati negativi del suo carattere.

Lei trova la sua felicità ogni volta che lotta contro i suoi difetti e li domina, li vince, compiendo l’azione opposta.

È vittoriosa sulla superbia, chiedendo scusa se sbaglia, è vittoriosa sulla eccessiva vanità, indossando abiti eleganti ma semplici.


  • QUINTO LUOGO - LA CURA DELLA BELLEZZA VERA, QUELLA DEL CUORE

Maria Domenica trova la sua felicità nell’abbellire il suo cuore dei fiori più belli che sono i gesti di bontà per gli altri, gesti semplici che danno sapore alla vita di ogni giorno. Un atto di gentilezza, un piccolo aiuto ecc.

Paragona il cuore ad un giardino. «Vi crescono fiori, che sono le buone azioni e le erbe velenose: invidie, gelosie, rancori, superbia, menzogna, uso sbagliato del sesso, ecc.»

Le malignità, dice, sono come grossi foruncoli pieni di pus sul nostro volto che lo sfigurano, rendendolo mostruoso.

Occorre toglierli subito, senza perdere tempo, con le buone azioni chiedendo aiuto al Signore, che ci dona il coraggio per eliminarli, anche con il sacramento della Confessione.

«Ecco, - ella dice - il cuore deve essere pulito dentro, bello e luminoso; la verità e la sincerità fanno costruire relazioni gioiose e durevoli con se stessa e con gli altri».


  • SESTO LUOGO - IL DIALOGO ININTERROTTO CON L’AMICO DEL CUORE: LA PREGHIERA E IL DONO DI TUTTA LA SUA VITA A LUI

Maria Domenica trova la sua felicità nell'incontro con l'amico Gesù che ogni mattina riceve nell'Eucaristia e nel dialogo con Lui che la sostiene in ogni istante.

Soprattutto trova la sua felicità nel realizzare il suo sogno di dedicarsi al bene delle ragazze, ad educarle e renderle buone cristiane e oneste cittadine.

Ha trovato la sua felicità mettendo in atto la consegna che la Madonna le ha fatto durante la visione di Borgo Alto: “A TE LE AFFIDO!

Dopo essersi consacrata a Dio, insieme alle 11 sue compagne, col voto di castità, povertà obbedienza, è infinitamente felice, perché è diventata sposa del Figlio di Dio, Creatore e Re di tutto l’universo.


  • SETTIMO LUOGO - L’ALLEGRIA E LA PRESENZA DELLA DOLCE MAMMA MARIA AUSILIATRICE


Maria Mazzarello ripete: «State sempre allegri. L’allegria è segno di un cuore che ama e si sente amato da sempre e per sempre da Gesù e incondizionatamente».

È creativa nell’inventare mille trovate. Un giorno Don Bosco ordina che, per avere il latte al mattino a colazione, acquistino una mucca. Maria Mazzarello fa preparare tutte le ragazze con il vestito più elegante che possiedono e le fa schierare in portineria all’ora stabilita, dicendo che sta per arrivare un’autorità molto importante per tutte.

Al suono della campanella si recano in cortile e, aperto il cancello entra trionfante una mucca abbellita di ghirlande di fiori. È una risata generale.

Quando non hanno nulla da mangiare, perché molto povere, organizza delle passeggiate al castagneto. Si raccolgono tante castagne, si accende il fuoco per abbrustolirle e tutte fanno pranzo allegramente.

Per La Vergine Maria nutre un tenerissimo affetto di figlia.

Tutte le mattine, quando arriva in laboratorio, saluta con un’ave Maria Immacolata, di cui ha fatto mettere una bellissima statua. Tutte le ragazze la salutano e poi si mettono a cucire. Dice Maria Mazzarello: lavoriamo sotto il dolcissimo sguardo di Maria, sentiamola nostra tenera Mamma e affidiamoci sempre alla sua protezione.

Ogni sera depone la chiave della casa ai piedi della statua della santa Vergine, perché la considera la madre di tutte e la vera superiora della congregazione. Come lei, anche noi affidiamoci come figli a Lei pregando ogni giorno un’Ave Maria con tutto il cuore.

Prima di andare in paradiso, volle che tutte le suore intonassero il canto alla Santa Vergine: “Chi ama Maria Contento sarà”.

Guarda i due film qui sopra. Successivamente clicca sul link qui sotto.

BIBLIOGRAFIA


  • Sandrine Gilles e Marie Vaillant ‒ Maria Domenica Mazzarello – Una guida esperta sul cammino della felicità – Gribaudi Editore, Milano 2021.

  • Bosco Teresio, Giudici Maria Pia, Borsi Mara ‒ I fondatori: Don Bosco. Una biografia nuova – Maria Domenica Mazzarello ‒ Elledici, Torino 2008.

  • Bosco Teresio ‒ Maria Domenica Mazzarello ‒ Elledici, Torino 2007.

  • Fernández Ana Maria ‒ Le lettere di Maria Domenica Mazzarello ‒ LAS, Roma 2006.

  • Deleidi Anita, Ko Maria ‒ Sulle orme di Madre Mazzarello donna sapiente ‒ Istituto FMA, Roma 1988.

  • Giudici Maria Pia ‒ Una donna di ieri e di oggi – Santa Maria Domenica Mazzarello ‒ Elledici, Torino 1981.

  • Maccono Ferdinando ‒ Corona di Grazie attribuite alla intercessione della Serva di Dio Suor Maria Mazzarello ‒ Tipografia Gattiglia, Torino 1932.

Proponiamo, qui di seguito, la sintesi di alcuni capitoli del libro (il primo nella bibliografia proposta qui sopra) “Maria Domenica Mazzarello – Una guida esperta nel cammino della felicità” di Sandrine Gilles e Maria Vaillant, (Gribaudi Editore ‒ Milano, 2021).

Questo prezioso libretto ci offre il percorso realizzato da M.D. Mazzarello che l’ha condotta alla felicità. Ella ci insegna che ogni momento, anche il più difficile, può essere trasformato in un atto d’amore.


*** LA PREGHIRA RESPIRO DELL’ANIMA

A 13 anni fa la prima Comunione. Sente che Gesù è una persona viva, presente che la conosce e la ama dall’eternità. Con Lui compie ogni suo lavoro che è vissuto con la stessa intensità d’amore. Da adolescente per 10 anni ha gustato la bellezza del silenzio aiutando il padre nel lavoro dei vigneti per questo dirà: “Per riuscire santi sapienti bisogna parlar poco e riflettere molto… bisogna star raccolte nel nostro cuore per sentire la voce di Gesù.” Questo Dio vicino diviene un amico e l’interlocutore di un dialogo intimo e continuo. È sempre connessa.


*** FAR FRUTTIFICARE IL TEMPO CHE HAI

Main (come Maria Domenica Mazzarello era chiamata da ragazza) capisce che la vita, a confronto con l’eternità, è breve come un battito di ciglia, che è un cammino, verso il Padre. Ogni momento è un’occasione per crescere nell’amore. Raccomanda: “Fa’ in modo che Gesù, ogni sera, possa dirti: Sono contento di te!


*** LA VITA È UN COMBATTIMENTO

Ella vuole corrispondere al dono di Dio che le promette il Paradiso: cioè vita felice per sempre vissuta insieme a Dio e a tutti i nostri fratelli e sorelle, e per questo sceglie di combattere senza sosta ciò che le impedisce di raggiungerlo: i suoi difetti: la sua natura viva e impulsiva e la vanità che la abita. In effetti vuole avere sempre ragione e ha un’energia interiore che la spinge ad essere la prima in tutto per tutto il tempo. Dopo la Cresima il suo cammino di crescita prende un nuova direzione, quella del combattimento. Comprende che quello che lei considerava un piccolo difetto passeggero, potrebbe rompere la sua relazione con gli altri e quindi con Dio.

L’amicizia con Gesù era in lei una grande luce che le faceva riconoscere le ombre, cioè azioni non buone da evitare.

Da bambina ingannava la mamma per soddisfare la sua golosità: le piaceva nascondere le uova nel pollaio a destra e a sinistra e poi prenderle senza essere vista. Riconosce di avere un orgoglio che la fa sentire superiore agli altri e comincia a combatterlo con determinazione.

Con la riflessione e il paziente lavoro su se stessa, Main diventa una ragazza moderata nei gesti, nelle parole, nel vestire, nei sentimenti, impara a vivere in maniera equilibrata, comprende che ella fa parte di un tutto dove, dove ciascuno ha un suo posto insostituibile.

Nelle diverse battaglie che affronta contro i suoi difetti è aiutata da Don Pestarino e da suo padre.

Impara a combattere la golosità, a non lasciarsi vincere dall’eccesso del sonno e a mangiare e dormire quanto è necessario alla salute; a vincere la vanità togliendo il lucido agli stivali che si era fatta comprare per apparire la più elegante; a superare l’ostinazione e ad accettare con docilità il pensiero degli altri.

Suo padre la frena nel lavoro e le insegna a lavorare con moderazione.


*** UNA QUESTIONE DI SGUARDO

Maria ha lavorato tanto tempo nei campi ed ha sviluppato uno sguardo acuto per conoscere le piante, togliendo e potando ciò che impedisce loro di portare frutto. Per questo paragona il cuore ad un giardino. Esso ha bisogno di essere curato e coltivato ogni giorno, per togliere con coraggio le erbacce che vi crescono spontanee. Ha imparato ad avere su se stessa uno sguardo vero, che penetra il cuore e vigila per non lasciarsi impossessare da sentimenti, emozioni che soffocherebbero in lei la sua bontà. Affronta con coraggio le cattive erbe e le elimina.

Questo l’aiuta a vedere le cose così come sono, con sincerità.

Tiene moltissimo alla sincerità. Fa l’esempio della castagna bella esteriormente ,ma marcia dentro. La verità e la sincerità fanno costruire relazioni solide con se stessa e con gli altri. Invita ad avere una parola franca, sincera verso i propri difetti, e a riflettere su se stesse per essere capaci, da sole, a trovare il proprio essere più vero e profondo e per mettersi in dialogo con Dio.


*** GESÙ È IL LUOGO DEGLI INCONTRI (affettività)

Dotata di grande sensibilità vive ed educa a vivere l’affettività con semplicità e disinvoltura, ma anche con prudenza, per non cadere in attitudini mortificanti. Preferisce evidenziare la bellezza di una vita affettiva vissuta nel dono di sé attraverso l’aiuto generoso e nella purezza del cuore.


*** LA FIDUCIA, CHIAVE DELL’EDUCAZIONE

Esorta sovente: “Persuadetevi che difetti ve ne sono sempre. Bisogna vedere, studiare le caratteristiche naturali delle ragazze e saperle educare; per riuscire bene, bisogna ispirare confidenza”.

Maria Domenica è molto intuitiva, ha il dono di capire e riconoscere le inclinazioni delle persone. Dice: “Un’anima è un’anima e va presa per il suo verso”. Per lei, la base della fiducia è essere veri con se stessi e con gli altri.

Maria Domenica intesse relazioni di fiducia con tutte. Fa in modo, come desidera Don Bosco, di “FARSI AMARE E NON DI FARSI TEMERE”. Sa che la fiducia nell’altro nasce anche da una corretta stima di sé e che le buone relazioni, il lavoro e gli studi, sono mezzi privilegiati per acquistarla. Li considera luoghi dove i doni di Dio sono scoperti e valorizzati secondo le possibilità di ciascuna. L’essenziale nell’opera educativa consiste, infatti, nel far emergere il meglio del proprio essere attraverso la fiducia ricevuta… Solo la fiducia ricevuta si traduce nella convinzione per i giovani di sapersi amati. E sapersi amati cambia tutta la vita.


*** LA GIOIA ESPLOSIVA COME UN FUOCO D’ARTIFICIO

Incoraggia sempre: “Stai allegra! L’allegria è il segno di un cuore che ama tanto il Signore: “Lavorate molto. Lavorando scappano i grilli e si è sempre allegri”.

Ella è’ consapevole di collaborare ad un grande progetto: “generare vita e gioia nel cuore delle giovani” e ci guida a raggiunge LA FELICITÀ nel vivere il quotidiano con semplicità, gioia, dono di sé e nel rileggere ogni avvenimento con gli occhi di Dio.

Ci invita a “fare con libertà ciò che esige la carità”