La campagna mediatica di menzogne contro il Popolo Palestinese e la sua Resistenza, orchestrata dalla colonia genocidaria occidentale-sionista con la complicità in Italia dei media dominanti al servizio degli shekel della Bank of Israel, di giornali del sionismo di sinistra come il Manifesto - Michele Giorgio è la firma principale di queste mistificazioni - impone a me e al mio piccolo gruppo di compagni di battaglia di scrittura l’onore e il dovere di aprire una piccola rubrica di controinformazione che chiameremo RADIO MUQĀWAMA.
Dal momento che le conclamate infamie sulla disumanità della gloriosa Resistenza Palestinese si sono dimostrate tali, dal momento che le menzogne sugli stupri di coloni e sull’uccisione dei loro bambini nel giorno della Rivoluzione del 7 Ottobre sono state spazzate via per ammissione degli stessi occupanti israeliani (coloro che da un secolo usano lo stupro e il massacro di bambini come arma di guerra contro i palestinesi), ora ci si gioca la carta dei gazawi scagliati contro i guerriglieri che combattono per la salvezza dell’unico popolo libero al mondo. Per la liberazione totale della Palestina.
Persino alcuni giornalisti dichiaratamente nemici del movimento di Resistenza Islamica definiscono la presunta contestazione esigua, minoritaria, occasionale. Ci fanno intendere che sia stata creata artatamente da coloro che vogliono l’annientamento, la deportazione dei palestinesi da Gaza e dai collaborazionisti dell’ANP.
E in Italia viene spacciata per un tumulto da chi vuole la trasformazione del movimento per la Palestina in una confraternita umanitaria pronta alla pacificazione. Ossia allo sterminio silenzioso dei palestinesi. Senza più alcun intralcio.
Per tale ragione, pubblichiamo e chiediamo di dare massima diffusione al primo comunicato emesso dalle comunità di Gaza che abbiamo avuto la fortuna di leggere.
Il Popolo Palestinese e la Resistenza Palestinese coincidono. Sono la stessa cosa. Sono un unico corpo in volo, pronto a riprendersi tutto ciò di cui è stato e viene continuamente defraudato.
Non saranno le perverse manipolazioni di finti sostenitori della Causa, in realtà fieri suprematisti bianchi occidentali, arabofobi, islamofobi e complici della colonia sionista, a rubare ai palestinesi, oltre che la terra, le case, l’acqua e centinaia di migliaia di vite, anche la verità sulla propria Storia.
Possono tentarci in ogni modo, ma non riusciranno mai a derubare il Popolo Palestinese della propria immensurabile dignità.
Il raduno di famiglie e clan nei governatorati meridionali della Striscia di Gaza ha condannato quello che l'egiziano Cairo News Channel, vicino ai servizi segreti egiziani, ha attribuito a un comunicato che ha descritto un "venerdì di rabbia" contro il movimento Hamas nella Striscia di Gaza. Queste informazioni false sono state poi diffuse dalla maggior parte dei media occidentali e italiani.
Il gruppo ha affermato in una nota: "Abbiamo seguito con grande preoccupazione le dichiarazioni attribuite al Southern Governorates Families and Clans Gathering, pubblicate dall'Egyptian Cairo News Channel, in cui si afferma che abbiamo invitato il nostro popolo a ribellarsi alla resistenza, alla luce delle difficili circostanze che il nostro popolo sta vivendo nella Striscia di Gaza e della continuazione e intensificazione della guerra di sterminio".
La dichiarazione aggiunge: "Questo momento e queste circostanze richiedono a noi, a tutti e a tutta la nazione di assumerci le nostre responsabilità nel proteggere il tessuto sociale e proteggere le spalle della resistenza, non di pugnalarla"».
Ora e sempre Resistenza, ora e sempre Muqāwama. Fino alla vittoria.
Filippo Kalomenìdis
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