Breve dichiarazione della fossa dei leoni
Palestina ora فلسطين الآن:
القناة الرسمية والوحيدة عن مجموعة عرين الأسود في مدينة نابلس "جبل النار " ومن داخل البلدة القديمة في حارة الياسمينه .
Delirante, poi delirante, poi delirante chi pensa che la tana sia finita, poi delirante è colui che crede di sapere qualcosa sulla tana e sedeva qualche giorno fa nella sua veste personale e ufficiale rivoltandosi contro il suo presidente e benefattore convincendo gli americani e i leader dell'entità che può essere il sostituto del suo capo di stato e benefattore e può porre fine alla resistenza a Nablus e Jenin e si impegna a concludere accordi di sicurezza entro giorni in cui ha affermato di essere capace e in grado, quindi subito dopo la questione è stata rivelata e la risposta dell'entità è apparsa sulla sua mano sporca che è stata tesa a loro uccidendo undici pianeti, stelle e lune dalle lune di questo popolo, quindi la guida della tana deve consegnare questo messaggio a tutti, il treno della resistenza In Cisgiordania è stato lanciato e il suo carburante era il sangue dei migliori giovani di questo paese, quindi come puoi fermarlo?Come possiamo tradire i loro comandamenti che abbiamo ascoltato, voce e immagine scritte con il sangue e i proiettili, scritti con il loro sangue, nelle loro viscere, nelle loro parti del corpo, nei loro puri corpi? Con comprensione, sta umiliato, attirando delusione e crepacuore, mentre guarda il suo popolo vittorioso, le loro teste alzate, le loro fronti chinate solo a Dio. Pertanto, il diritto di dire e l'ultima parola è che solo Dio Onnipotente è in grado di fermare la resistenza, sia in Nablus, Jenin, la Cisgiordania o l'amata Striscia di Gaza, e ora possiamo dire al nostro popolo, dopo la generosa adesione di Tulkarm alla resistenza armata e il completamento della formazione delle sue cellule ((La resistenza in Cisgiordania ora ha uno scudo e una spada))
E diciamo all'occupazione che starai a lungo mentre studi, ricerchi e analizzi per capire il fenomeno della tana, e poi dopo tutto fallirai e noi non falliremo.
Quanto a voi, figli del nostro popolo, nostro polso, sommità del nostro capo, nostra gloria, nostro orgoglio, vi diciamo, come vi abbiamo detto il giorno delle nozze del mite e dei suoi compagni, non vogliamo vedere la tristezza sulle vostre fronti pure. Non vogliamo vedere sul volto di nessuno di voi segni di tristezza o disperazione per i figli di questo paese, ma traiamo la nostra forza da voi, confidando in voi. Al momento della battaglia , stavamo cercando tra i suoni delle esplosioni e i suoni dei proiettili i suoni dei vostri takbeer, e ogni volta che sentiamo i vostri takbeer e le vostre voci, sappiamo che siamo sulla strada giusta. Pertanto, vi diciamo, non scoraggiate e non affliggetvi, uscite per quanto potete, nelle strade e nelle piazze principali di ogni città della Cisgiordania, e a Gerusalemme, a Gerusalemme, a Gerusalemme, nell'amata striscia di Gaza, in tutti i campi della patria, per ascoltare chi ha determinato il giuramento di fedeltà dei figli di questo popolo per il sangue che è stato versato, in modo che il mondo intero ascolti la vostra voce nel suono dei takbeer, in modo che i figli della tana e i figli della resistenza che si stanno preparando in Queste ore per la battaglia della risposta rapida, le vostre voci affinché il mondo ascolti la scelta di questo popolo, o nostro polso, il nostro appuntamento è all'ora 12 esatta…. E non vogliamo offese per nessuno del nostro popolo, né attriti, né canti ingiuriosi tranne che per l'occupazione. Non devieremo la nostra bussola e la vostra bussola, qualunque sia il costo. Per quanto riguarda l'evento della Grande Alba dei martiri, lo faremo rimandare a dopo la vendetta per i martiri, a Dio piacendo, e i suoi adoratori domani, ciascuno nella sua fronte, moschea o casa, e diciamo all'occupante, aspettaci, perché veniamo da dove non lo aspetti, che sia maledetta la tua mattina e rovinato il tuo sabato ...
È Vedremo chi verrà assediato da chi
I vostri fratelli sono gruppi di fossa dei leoni
Guarda ora le strade palestinesi riempirsi alla chiamata della resistenza.
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