CULTURA

Recensione de "La canzone di Achille" di Madeline Miller



“Eravamo come dei all’alba del mondo e la nostra felicità era così abbagliante che non potevamo vedere altro che noi.”

Madeline Miller in “La canzone di Achille”



Madeline Miller è nata a Boston, ha un dottorato in Lettere classiche e ha insegnato drammaturgia e adattamento teatrale dei testi antichi a Yale. Il suo romanzo d'esordio è stato proprio questo: “La canzone di Achille”, pubblicato per la prima volta nel 2013, è stato un bestseller internazionale, ha vinto l’Orange Prize ed è stato tradotto in venticinque lingue. Nel 2019 ha pubblicato il suo secondo romanzo “Circe”.

Questo libro racconta, in chiave completamente contemporanea, di come la vita di Patroclo si sia intrecciata con quella dell’Aristos Achaion, il migliore tra gli Achei, vale a dire il Pelide Achille. La guerra di Troia e le morti che questa ha portato passano in secondo piano, mentre la gioventù di Patroclo e Achille e la loro amicizia, che si tramuta successivamente in un amore profondo e struggente passa in primo piano. La storia tra i due innamorati viene percepita dal lettore come una storia d’amore tanto naturale come quella tra una donna e un uomo, come è giusto che sia dato che l’amore prescinde dai generi.

Essendo un romanzo scritto in chiave contemporanea ed essendo scritto in prima persona risulta molto scorrevole, anche perché accadono degli eventi che fanno decollare la storia fin dall’inizio. I capitoli, relativamente brevi, scandiscono ritmo della narrazione e momenti salienti della vita dei due protagonisti, fino a mostrare come affrontano le difficoltà delle profezie che decretano la loro morte.

Il libro è stato curato nei minimi dettagli per i riferimenti all’Iliade, ma abbondano momenti più romanzati che fanno apprezzare l’opera per originalità e stile. Il mio voto per quest’opera è un nove e mezzo, ottimamente e onestamente guadagnato per la costante attenzione al ritmo, suono e scelta delle parole che sembrano una poesia, una canzone continua, come il titolo ci vuole mostrare.


Simondi Francesca