Accogliere le novità per accogliere la felicità

Come raggiungere lo scopo della vita: cioè come essere felici.

Questa è la spirale della meditazione Ho’oponopono, di colori blu e verde che richiamano la pace e la calma. Per compiere questa meditazione è necessario ripetere “Mi dispiace. Ti prego perdonami. Ti amo. Grazie”. Se vuoi saperne di più potrai leggere un continuo nel mio prossimo articolo!

Arrivederci e a presto!

Oggi, molto spesso, si parla di accogliere nuove idee, accogliere cambiamenti, accogliere innovazioni e novità, accogliere nuovi sentimenti, nuove conoscenze e informazioni, accogliere nuove persone e le differenze che rendono ogni figura umana unica nel suo essere.

E’ opportuno cogliere le occasioni di cambiamento durante il proprio percorso di vita, indipendentemente dal fatto che tali cambiamenti appaiano positivi o negativi. Per migliorare il proprio spirito, la propria mente e il proprio corpo, è necessario passare del tempo a vivere, cioè a completare la scoperta di sé per raggiungere lo scopo dell’esistenza di ogni essere umano: la felicità. Questo fine, questo obiettivo di ogni esistenza è indicato anche dalla scrittrice A. Miranda con queste sue parole:” Siamo tutti destinati ad essere felici, tanto vale cominciare da subito”.

Uno strumento fondamentale per comunicare e confrontarsi con gli altri, per scambiare opinioni, punti di vista, esperienze, conoscenze è il linguaggio, come facevano i filosofi illuministi nel Settecento, che vedevano una possibilità di miglioramento della persona attraverso la condivisione delle idee e del sapere.

E’ importante anche ascoltare il proprio bambino interiore,che è capace di sognare, di immaginare ed è spontaneo e sincero. La scrittrice E. Santangelo, nel 2018, ha pubblicato un articolo su “L’Espresso”dal titolo “Accogliere”. In esso spiega che “bisogna compiere un gesto difficile: mettersi in ascolto […] per capire meglio il mondo e se stessi” per poi mettersi in comunicazione con gli altri tramite la “forza di salvezza” che è la lingua.

La comunicazione attraverso il linguaggio è una comunicazione spirituale: è la comunicazione con gli altri individui, per comprenderli e soprattutto per comprendere se stessi. Fare ciò è importante perché le altre persone, quelle che le proprie “vibes” o vibrazioni attirano, non sono che “specchi” della propria figura; questo è dimostrato dalla “legge di attrazione” studiata dalla fisica quantistica. In altri termini ciò che un uomo , o donna, prova può essere condiviso anche con altri individui se i pensieri e le emozioni si “sintonizzano” sulla medesima linea d’onda. Coloro i quali sono vicini a una persona, non sono altro che altre versioni della stessa figura umana ed ecco perché siamo un po’ “specchi” gli uni degli altri.

Ecco quindi il “sugo” della questione, come scrisse A. Manzoni nell’ultimo capoverso della sua celeberrima opera “I promessi sposi”: accogliere cambiamenti, idee, persone e sentimenti, mettendosi in ascolto. Trovare la felicità è possibile solo se si comunica col mondo e con se stessi attraverso la planetaria arma di salvezza in ogni forma di vita: la lingua.

Francesca Simondi