Sistemare un alloggio

Una casa per due profughi ucraini.

Vivo in un quartiere nella periferia di Cuneo, è chiamato La Via per tutti, è un bel posto dove stare: c’è un buon vicinato, sì è circondati dal verde e i rumori della strada arrivano lontani non coprendo il cinguettio degli uccellini. Ma una cosa ancora più bella è che è un quartiere attivo, infatti non appena è stato possibile, vista la situazione in Ucraina, ci siamo messi in contatto con il comune di Cuneo per poter dare la disponibilità ad ospitare dei profughi ucraini in uno degli alloggi vuoti delle cinque case che si chiudono a cerchio sul giardino centrale. Il 12 marzo quindi ci siamo ritrovati a smistare armadi, ante, letti, cassettiere, divani e argenteria nell’alloggio scelto, e la cosa non ha coinvolto solo il vicinato ma anche amici esterni. É stato un momento di sinergia di idee e di voglia di fare. Eravamo tutti a pulire, a progettare la struttura dell’arredamento, a sistemare i cuscini dei divani, a montare i letti e gli armadi. Dopo qualche ora di andirivieni e di “triga e disfa” ci siamo salutati discutendo ancora sul come andare avanti la prossima volta; c’è ancora del lavoro da fare.

Sistemare questa casa provoca una sensazione unica, non sappiamo chi arriverà o quando arriverà, l'idea comune che però passa per le nostre teste è che stiamo preparando una casa per qualcuno che probabilmente ha appena perso la propria, deve essere accogliente ma più di tutto le persone devono essere accoglienti. Faremo del nostro meglio.

Condividendo così questa esperienza voglio quindi riferire che se si ha la possibilità e si vuole fare qualcosa per contribuire nell’aiuto degli ucraini ci si può riferire per l’appunto al comune di Cuneo ma si può fare qualcosa anche nel proprio piccolo, tanto di iniziative ce ne sono molte.


Noa Giurisato