MUSICAINSIEME

Una formica da sola non esiste

ma se può contare su tutte le compagne,

quella formica smuove le montagne....

Perché “fare coro” a scuola

Nell’ambito della immensa varietà di percorsi educativo-formativi possibili per i bambini della scuola primaria, la pratica musicale rappresenta una vera e propria strategia per un apprendimento ‘a tutto tondo’, ove vengono chiamate in causa la sfera emotiva, espressiva, comunicativa, sociale di ogni singolo individuo, e tutte insieme riconducono ad una crescita armoniosa dell’individuo stesso, che ne potrà trarre inconsapevole ed indiscutibile beneficio.

Grazie alla pratica dell’espressione musicale, dell’esercizio mnemonico, linguistico, fonetico, attentivo e all’esperienza del fare insieme, l’attività di canto corale può aiutare concretamente a superare eventuali difficoltà (di linguaggio, di comprensione, sociali, ecc…) o rendere palesi e sviluppare particolari doti di sensibilità ed espressione musicale.

IL POTERE DELLA MUSICA

Il suono ha la peculiare capacità di penetrare dentro di noi e di rimuovere la distanza tra esterno e interno, senza che lo si possa impedire. Infatti l'orecchio è sempre aperto alle percezioni acustiche, non lo si può chiudere come si chiudono gli occhi: non si può interrompere l'atto del sentire, si può solo smettere di ascoltare... (Plessner, 2007)

IL PROGETTO

"Natale in note" è il titolo del progetto corale per le festività natalizie.

E' stato realizzato quando gli alunni frequentavano le classi II, IV e V e prevedeva una serata di canti e poesie, prima che cominciassero le vacanze natalizie.

E' stato previsto lo studio, la preparazione e la rappresentazione di un copione natalizio appositamente ideato, costituito da canti, poesie, dialoghi in italiano, inglese e vernacolo viestano.

"Ragazzi in gamba" è il titolo del progetto realizzato per gli alunni in classe III.

Sono stati selezionati canti sui seguenti temi:

  • educazione stradale,
  • affettività,
  • alimentazione

perché utili a consolidare le competenze trasversali in modo divertente.

MODALITA' E TEMPI

Sono stati previsti, a partire da novembre, incontri di un’ora in coda all’attività curricolare del giovedì e poi anche degli incontri pomeridiani di due ore, dalle 15:30 alle 17:30.

Le prove si svolgevano nel salone antistante le aule al plesso Fasanella e in palestra al plesso Rodari perchè spazi adatti ad ospitare il gruppo costituito da circa 60 alunni.

RISULTATI

  • Il progetto ha riscosso vivo gradimento e grande partecipazione da parte di tutti gli alunni coinvolti.
  • Molti, di fronte ad un vero pubblico, hanno superato con successo inibizioni e timidezza, grazie alla valorizzazione dell’espressività e della creatività di ciascuno.
  • Il coinvolgimento degli alunni diversamente abili è avvenuto in modo graduale nel rispetto della loro reale motivazione.

IL CANTO RENDE FELICI

E' il pensiero di Michael Ghol, direttore di coro e orchestra ma anche delle serate di OPEN SINGING che sono state organizzate a settembre 2016 a Milano e Torino. Chi canta in coro - spiega Michael Gohl – si immerge più profondamente nella musica, diventa parte dell’esperienza musicale. Essere in tanti cambia il modo di cantare: per esempio l’entusiasmo diventa contagioso.

L'IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA

In un Paese come il nostro, ricchissimo di tradizioni e patria del Bel Canto, anche la famiglia potrebbe fare tanto: trasmettere il nostro patrimonio culturale musicale … magari anche partendo dalla musica etnico-folkloristica.