La Community technology, in breve community tech, è sia il lavoro per aumentare l'accesso della comunità alla tecnologia, sia quello per progettare e sviluppare strumenti che rispondano alle esigenze della comunità.
Il movimento è nato negli anni Novanta dal lavoro dei centri tecnologici comunitari e delle organizzazioni nazionali con iniziative politiche federali in materia di banda larga, accesso alle informazioni, istruzione e sviluppo economico. Nei primi anni 2000 il termine si è spostato verso i processi di progettazione e sviluppo guidati dalla comunità.
L'Italia registra progressi significativi nella digitalizzazione secondo il Report della Commissione Europea DESI 2022, ma si posiziona ancora al 18º posto su 27 Stati membri dell'UE.
Indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI) - Ranking 2022
L'Italia mostra una buona performance nella connettività, con importanti miglioramenti nella copertura 5G e nella banda larga veloce. Tuttavia, presenta ancora alcune debolezze nell'utilizzo di big data, intelligenza artificiale e nell'adozione dell'e-commerce. Inoltre, il paese si posiziona al di sotto della media europea in termini di capitale umano e servizi pubblici digitali.
DESI 2022 - Punteggio relativo a ciascuna dimensione
Nella dimensione del capitale umano, l'Italia è al 25º posto su 27 Stati membri. Il paese registra un ritardo significativo nelle competenze digitali di base, con solo il 46% della popolazione che possiede tali competenze, rispetto alla media dell'UE del 54%. Inoltre, l'Italia ha una bassa percentuale di laureati nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), con solo l'1,4% dei laureati italiani che scelgono discipline ICT, il dato più basso nell'UE. Anche il numero di specialisti ICT nel mercato del lavoro italiano è al di sotto della media dell'UE.
Per quanto riguarda i servizi pubblici digitali, l'Italia si posiziona al 19º posto, con un punteggio al di sotto della media dell'UE. Solo il 40% degli utenti italiani di Internet utilizza i servizi pubblici digitali, un dato ben al di sotto della media dell'UE del 65%. L'Italia ottiene buoni risultati nell'apertura dei dati pubblici, ma presenta ancora alcune lacune nella disponibilità di moduli precompilati.
Concludendo, in Italia, i progressi nella digitalizzazione sono evidenti, ma rimangono sfide da superare. La connettività migliora e l'adozione di tecnologie digitali cresce, ma il paese deve affrontare la carenza di competenze digitali e migliorare i servizi pubblici digitali. Investimenti a lungo termine e strategie mirate sono fondamentali per garantire una crescita digitale sostenibile e inclusiva nell'era moderna.
RIFERIMENTI