"Questo nuovo tipo di bevanda, il caffè, diffuso in tutta Europa e ora anche nella città di Roma, ha spaventato alcuni cittadini assolutamente ignari delle sue qualità e dei buoni effetti".

L’arte di bere il caffè (titolo originale latino: De saluberrima potione cahue, seu cafe non cupata discursus), pubblicato a Roma nel 1671, costituisce il primo trattato interamente dedicato al piacere e alle virtù del caffè. Si tratta di un testo prezioso e poco conosciuto, proposto con il testo latino a fronte. L’intento dell’opera è chiaramente quello di fugare ogni dubbio sulla bontà di questa nuova bevanda venuta dall’Oriente.

L’autore, un frate maronita di origini libanesi, ricostruisce la storia del caffè, prima che il suo consumo si diffondesse in Europa attraverso Venezia, fornendo suggestivi spunti sulle abitudini e le consuetudini di popoli lontani. Oltre alle sue virtù terapeutiche, viene messo in luce anche il risvolto sociale e relazionale che accompagna da sempre il rito del caffè.


RECENSIONI


Antonio Fausto Naironi

L'arte di bere il caffè

Il melangolo, 2019