"Sappi, figlio mio, che nella vita non c’è niente di stabile, di sicuro o di immutabile. Le cose infatti ora vanno in un modo, ora in un altro e, come in una ruota che gira, ciò che è in alto va in basso e ciò che è in basso va in alto. Perciò non esaltarti nelle circostanze favorevoli e non abbatterti in quelle sfavorevoli, ma sii in entrambe calmo e sicuro, pensando solo al bene e rimettendo il resto a Dio"

Composto tra l'879 e l'883, quando Fozio sta svolgendo il secondo mandato in qualità di patriarca di Costantinopoli, questa breve opera ospita sessantasei sentenze che si inseriscono nel solco della trattatistica delle raccolte di consigli e suggerimenti indirizzati al principe. Il testo, che la tradizione manoscritta ha conservato con il titolo di "Capita paraenetica", si sofferma sulle virtù del sovrano, la scelta dei funzionari e dei magistrati, l'adulazione e la calunnia, la corruzione e l'importanza dell'eloquenza, la cura di sé e l'amicizia. Una riflessione di sorprendente attualità sul potere e il suo esercizio.


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Fozio

Consigli a un principe bizantino

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