Sgomento
il volo delle aquile è tanto lontano
il disegno sull’asfalto è già sbiadito
cartelloni sul muro inzuppati di pioggia
il viaggio porta sempre in là
ricorda Genova fiume di sangue
chimere di pace, chimere di dignità
si parlava di diritti, si parlava di uguaglianza
se oggi parli al cielo ti chiamano “pazzo, folle”
ma i bambini ancora giocano con i tuoi sogni
fanno girotondo sopra le tue speranze,
danzano con i tuoi racconti, danzano le tue parole