GESTIONE DEL TERRITORIO

URBANISTICA

EDILIZIA

AREE VERDI


Frattamaggiore è uno dei Comuni più cementificati d'Italia.

La mancata reiterazione dei vincoli urbanistici al momento del varo della legge sul piano casa e la mancata realizzazione di un Piano Urbanistico Comunale (PUC) adeguato all'attuale realtà di Frattamaggiore hanno raggiunto il risultato che è possibile demolire palazzi storici e realizzare pesanti opere di cementificazione a danno dell'intera comunità cittadina, con aumenti spropositati delle volumetrie.

STOP CONSUMO TERRITORIO

La nostra politica di gestione del territorio andrà nelle seguenti direzioni:

  • recupero di aree dismesse e difesa del suolo, attraverso la cementificazione zero (neanche un metro quadro di terra oggi a destinazione agricola o verde sarà trasformato in edificabile)

  • censimento degli immobili sfitti e/o invenduti di Frattamaggiore per avere una precisa fotografia della situazione attuale e adesione alla Campagna Nazionale Stop al Consumo di Territorio.

Si ipotizza anche la creazione di un Laboratorio Permanente di agricoltura, urbanistica e bioedilizia finalizzato a mantenere viva l’interazione con gli agricoltori attraverso la realizzazione di eventi, corsi, dibattiti, incontri. Verrà, eventualmente, anche istituito un mercato settimanale dei contadini locali. Sarà, inoltre, valorizzata la diffusione della cultura del km 0 e della filiera corta e promossa l’esperienza dei Gruppi di Acquisto Solidale.

Il decoro e la bellezza devono abitare anche nelle aree non centrali della città. Le periferie di Frattamaggiore rappresentano da sempre lo spazio della sperimentazione, territori di innovazione sociale e culturale. L'Amministrazione si occuperà di riconoscere le ricchezze e le risorse sottoutilizzate che questi luoghi producono e punterà a valorizzarle, promuovendo il loro riconoscimento e sviluppo, a partire dal coinvolgimento, imprescindibile, degli abitanti.

Verrà aperto uno Sportello Ufficio/Laboratorio Casa, luogo di riferimento dei cittadini che hanno problemi abitativi. Un luogo aperto a chiunque sia interessato ad avere informazioni ed essere aiutato. Uno spazio che si occupi di monitorare costantemente il bisogno e le disponibilità abitative, tra i numerosi appartamenti sfitti e le aree dismesse.

Infine, si prevede un “piano strategico per la casa” a favore delle fasce più svantaggiate. L’Amministrazione si farà promotrice e sosterrà progetti di auto-recupero e di coprogettazione volti all’individuazione di una casa/ostello che offra ospitalità a studenti, lavoratori precari, immigrati, sfrattati che non possono permettersi affitti a prezzi di mercato. Uno spazio che potrà essere sede fissa/temporanea anche per famiglie sfrattate, stranieri alla ricerca di una casa, cittadini in attesa di avere un alloggio popolare o costretti ad abbandonare la casa coniugale in seguito a separazione ed in difficoltà economica.

PIANO RECUPERO AREE DISMESSE

Frattamaggiore presenta diverse aree dismesse o inutilizzate (per es. il vecchio macello e l’asilo nido che insiste sulla stessa zona) in cui potranno trovare luogo spazi pubblici come una casa della musica e delle creatività, un cine-teatro, aree di co-working, laboratori per disabili e bambini autistici in collaborazione con associazioni del territorio e cooperative di comunità.

MESSA IN SICUREZZA DEL PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO E PRIVATO - RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Dovranno essere messi in campo interventi diversi, combinati tra loro, per la messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato con l’adozione di sistemi costruttivi ecosostenibili e la promozione dell’efficienza energetica degli edifici: adeguamento del regolamento edilizio comunale rispetto alle buone pratiche nazionali (es. isolamento termico, prestazioni dei serramenti, fonti rinnovabili di energia, contabilizzazione individuale del calore, schermatura degli edifici, materiali da costruzione, risparmio idrico, isolamento acustico, permeabilità dei suoli, il solare termico), attivando agevolazioni sui comportamenti virtuosi.

Tutte le strutture scolastiche verranno sottoposte a un programma di manutenzione (ordinaria e straordinaria) con relativi adeguamenti alle normative vigenti, a garanzia della sicurezza e dei diritti di tutti gli utenti (bambini e personale).

In particolare si verificherà la presenza di amianto o altre sostanze nocive alla salute in tutte le scuole e si provvederà all'immediata rimozione.

Saranno anche proposti interventi innovativi:

  • per l’efficienza energetica, attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili

  • per l’adeguamento architettonico dell’ambiente scolastico, con aree verdi per il gioco, aule spaziose e colorate, laboratori e palestre adeguate, biblioteche scolastiche aggiornate, ambienti per la ricreazione adatti al gioco e al relax anche del personale.

Sarà realizzato un monitoraggio costante dello stato delle strutture e verrà snellito il percorso di richiesta e adempimento dei lavori nelle scuole, in modo che sia possibile risolvere tempestivamente i piccoli e grandi problemi legati agli edifici scolastici, potenziando i controlli qualitativi sulle strutture.

Particolare attenzione sarà riservata

  • alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete fognaria per prevenire allagamenti stradali in caso di eventi climatici estremi

  • alla creazione di un Ufficio per il Decoro e la Sicurezza Urbana per raccogliere segnalazioni dei cittadini e programmare interventi immediati su situazioni critiche o pericolose (strutture abbandonate, manufatti pericolanti, accumuli di rifiuti, atti vandalici ecc.).

PUC PARTECIPATO

Il Piano Urbanistico Comunale è uno strumento di pianificazione urbanistico del Comune sostenuto dai vari regolamenti e piani comunali integrati, rivolti allo sviluppo sostenibile. Attualmente il Comune non ha ancora affidato la redazione del PUC né ha mai introdotto una autentica pianificazione strategica comunale.

Noi intendiamo operare dotando la città dei seguenti strumenti di pianificazione urbanistica del territorio.

REGOLAMENTI E PIANI A SUPPORTO DELLO STATUTO E DEL PUC:

  • Piano di gestione integrata comunale e dei rifiuti

  • Piano comunale del ciclo delle acque nel sistema del servizio idrico integrato

  • Piano PEAC per l’efficientemento energetico degli edifici utilizzando il metodo BIM

  • Piano mobilità sostenibile, parcheggi e intermodalità

  • Piano comunale per le possibili installazioni delle FER, solari termiche, fotovoltaiche eoliche,

  • Piano comunale sulle comunicazioni, banda larga e sistemi di comunicazione della città, antenne televisive e wifi

All'interno del piano urbano comunale, deve trovare posto la pianificazione strategica della rigenerazione urbana della città.

RETE SISTEMICA VERDE ATTREZZATO

Pensiamo ad aree verdi attrezzate collegate tra loro da percorsi ciclopedonali.

Intendiamo:

  • coinvolgere nella gestione i quartieri mediante la costituzione di piccole cooperative di comunità oppure coinvolgendo i ragazzi a rischio abbandono scolastico, insieme a quelli non problematici

  • avviare progetti di responsabilizzazione per la cura degli spazi verdi a fronte di piccoli compensi simbolici, come ad esempio l’abbonamento gratuito mensile al trasporto pubblico oppure un carnet di ingressi per il cinema o per i musei.

La creazione della rete del verde includerà l’attuazione della legge n. 113/1992 conosciuta come “Un albero per ogni nato” che obbliga i Comuni con più di 15.000 abitanti a porre a dimora un albero per ogni bimbo/a nato/a.

La piantumazione di alberi sul territorio cittadino (come infrastruttura essenziale e non solo come elemento di arredo urbano per “abbellire” la città) potrà essere finanziata dai fondi di OBC – Ossigeno Bene Comune, l’ufficio dedicato della Città Metropolitana di Napoli – e avrà lo scopo assorbire l’inquinamento, compensando le emissioni di CO2 dovute al traffico veicolare e agli impianti di riscaldamento, e di abbassare la temperatura del suolo e dell’aria durante le ondate di calore estivo, per alleviare la sofferenza di anziani e persone affette da patologie cardiorespiratorie.

La scelta degli alberi da piantare e la loro manutenzione sarà fatta con la consulenza di professionisti qualificati (agronomi o botanici).

Inoltre, considerato che gli alberi costituiscono un elemento infrastrutturale fondamentale, una sorta di “presidio sanitario” del territorio, verranno aumentate le risorse a disposizione per la manutenzione delle aree verdi e delle villette comunali, le cui condizioni saranno verificate costantemente.

Queste aree diventeranno luoghi resi sicuri e gradevoli anche attraverso opportuni interventi bioarchitettonici e l'organizzazione di iniziative come giochi o spettacoli per bambini, ragazzi e cittadini tutti.

Una particolare attenzione verrà riservata all'accessibilità di tutte le aree verdi ai diversamente abili.

Si procederà con:

  • riprogettazione dei percorsi di accesso e di attraversamento

  • rinnovamento degli arredi urbani, anche attraverso l’uso di materiali ecosostenibili

  • riqualificazione totale delle aree gioco con posa di pavimentazione antishock e recinzioni di sicurezza per i bambini più piccoli

  • dotazione di wc pubblici e fontanelle

  • posa di tavoli e panche per la sosta e il gioco di bambini, ragazzi e anziani

  • interventi di ripiantumazione dove necessari

  • disinfestazione da zanzare e moscerini durante il periodo primaverile-estivo, cercando modalità prive di effetti dannosi per la salute e l’ambiente (come l’utilizzo di copepodi, pipistrelli e libellule) per poter sfruttare al meglio le aree verdi nelle ore diurne e serali

  • creazione aree per cani, recintate, in ogni quartiere (in ciascuno dei parchi pubblici), dove gli animali domestici saranno liberi di muoversi e correre in sicurezza. Le aree saranno fornite di distributori di sacchetti e guanti, e saranno posizionati cartelli “incentivanti” al loro utilizzo, con la segnalazione dell’obbligo di mantenere l’area pulita.

La cura sistematica del verde includerà lo stop alle potature eccessive che a lungo andare danneggiano gli alberi.

Si verificherà anche la possibilità di creare un grosso parco urbano a tema (Canapa, Musica) nella cosiddetta “Terra di Pezzullo” in via Lupoli, utilizzando sistemi di progettazione e bioarchitettonici green.

Pensiamo, infine, di realizzare uno studio di fattibilità sul cambio di destinazione d’uso della zona D2 e relativa trasformazione in parco urbano.

Immaginiamo, per esempio, di poter creare in quell’area un Parco infantile di circolazione stradale: una strada chiusa in cui i bambini possano andare liberamente in bicicletta ed imparare le norme del codice stradale.

Nel Parco si potranno tenere anche lezioni pratiche di "Educazione alla Mobilità Sicura" in collaborazione con la polizia e le scuole locali. Inoltre, lungo il percorso, ci sarà un decalogo del ciclista per aiutare grandi e piccini a capire le regole di convivenza su strada di chi va su due ruote.