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Siamo nella Roma del 600.
Don Arpagone è uno strozzino, ricchissimo ma avaro, che vuol far credere a tutti, compresi i suoi figli di essere povero.
E a questo proposito ha programmato per loro un matrimonio con una vecchia e ricca vedova per Cleante e un uomo anziano ma ricchissimo per Elisa.
Ma entrambi già vivono il loro amore segreto, all'insaputa del padre... Cleante con Mariana, una ragazza povera che vive di stenti con la madre malata, Elisa invece con Valerio, fedele servitore proprio di Don Arpagone.
Ma il monito di un cardinale costringe Arpagnone a cercarsi subito una moglie per evitare il matrimonio prorprio con la sorella del cardinale dal passato losco e macabro.
Cosi con l'aiuto di Frosina, sua fedelissima amministratrice segretamente innamorata di lui e del suo contabile Mastro Simone, Arpagone decide di sposare proprio Mariana.
Ma per una serie di imprevisti e vicissitutdini roccambolesche, i suoi piani saltano e tutto cambia...
In casa Provolone ci si prepara a ricevere gli sposi che tornano dal viaggio di nozze, ma ben presto si scoprirà che "il matrimonio non è stato consumato" e immediatamente tra gag ed equivoci esilaranti tutta la famiglia si prepara a fronteggiare e risolvere la questione.
Salvare le apparenze. Mantenere lo status quo a costo di risultare grotteschi. Cavalcare il pettegolezzo e le allusioni di una comunità dove tutti si conoscono. Interrogativi che fanno da sfondo a personaggi che intrecciano il loro quotidiano nell'azione scenica dando vita ad un susseguirsi di sketch conditi da equivoci esilaranti e colpi di scena inattesi, Questa è la storia di "Finalmente ha parturite" una storia dal sapore antico, ma con un occhio ai giorni nostri, dove tutto sembra evolversi e cambiare in uno slancio gattopardesco che lascerà tutto immutato.
Un tavolo, un uomo misterioso e una serie di visitatori pronti a tutto pur di ottenere ciò che desiderano. Lo spettacolo teatrale The Place,tratto dall’omonimo film di Paolo Genovese, mette in scena un intreccio di storie umane dove desideri, paure e compromessi si scontrano con il peso delle scelte. In un’atmosfera sospesa tra realtà e metafora, il pubblico è chiamato a interrogarsi sul limite tra ciò che siamo disposti a fare e ciò che siamo disposti a perdere.
AMICIZIA
"Sik-Sik, l'artefice magico" è un atto unico scritto da Eduardo De Filippo nel 1929, che racconta la storia di Sik-Sik, un illusionista squattrinato e maldestro che si esibisce in teatri di basso livello, e del suo tentativo di sostituire un complice assente con uno sprovveduto. Una storia buffa, la rappresentazione della miseria, dello squallore e dell’innocenza. La storia di un guitto illusionista che, rimasto senza “compare”, tenta di coinvolgere un povero diavolo smarrito e un po’ tonto che, intempestivo e stralunato, sbaglia ogni mossa con esilarante puntualità. Il personaggio di Sik-Sik, che prende il nome dal suo fisico "magro magro" in napoletano, è considerato da Eduardo il suo personaggio più caro e un "capostipite" dei suoi futuri lavori, noto per il suo grande successo e la sua comicità esilarante.
"Amicizia" è una breve commedia scritta da Eduardo de Filippo nel 1952. L'opera narra la storia di un certo Alberto Califano che da diversi anni non fa visita all'amico Bartolomeo Ciaccia. Quando lo incontra, viene a sapere che l'uomo è ormai alla fine dei suoi giorni. Bartolomeo ha una sorella, Carolina, che lo accudisce e tenta di esaudire tutti i suoi desideri. L'infermo si rende odioso con il suo comportamento e l'amico si ritrova a dover interpretare diversi ruoli per venire incontro alle esigenze del malato. Nel finale sarà proprio Alberto a venire colpito da una confidenza che Bartolomeo gli rivela ingannato dal travestimento dell'amico
Pesca una carta e non farmela vedere. La indovino. Sento che hai pescato un due. Una coppia. Una coppia teatrale. Una coppia drammaturgica. Una coppia di amici. Uno è di Roma, uno è di Lucca. Che ci fanno a Pisa? Non sono di lì, sono di fuori. Ok, aspetta che adesso indovino il seme. Due di denari? Macché, son due poveracci. Due di cuori? Si vogliono bene ok, ma non esageriamo. Due di picche? Oh! Non offendiamo eh! E allora che resta? Due di fiori! Duo… Di fuori! Il Duo di Fuori è un improbabile collaborazione teatrale fra Andrea Colzi e Tiziano Rovai, nata come coppia di scrittura ed evoluta come compagnia. Esordisce nel 2024 al Leningrad Café di Pisa con “Teatro a Pezzi”, raccolta di corti teatrali e monologhi comici originali. Nel gennaio 2025 il corto “Domani Cardio”, estratto di “Teatro a Pezzi”, si aggiudica i Premi come Miglior Attore e Miglior Regia, nonché il Secondo Posto assoluto al Concorso Nazionale per Corti e Monologhi “Viva Silencio” (Lenola). Nel marzo 2025 “Domani Cardio” vince il Premio del Pubblico al Concorso Nazionale “Belli Corti 8”, presso il Nuovo Teatro san Paolo di Roma. TEATRO A PEZZI “Teatro a Pezzi” è una rassegna di 6 corti teatrali scritti e interpretati da Tiziano Rovai e Andrea Colzi, con l’aiuto di Natalia Menconi. Una rassegna di pezzi brillanti, con una spolverata di romanticismo e un pizzico di nevrosi.
La "Francesca da Rimini" nella versione di Antonio Petito è un testo anticipatore di molta drammaturgia novecentesca, soprattutto del "teatro nel teatro" di marca pirandelliana.
Nel momento in cui si sta alzando il sipario, una rissa tra gli attori di una compagnia di prosa italiana impedisce la rappresentazione della "Francesca da Rimini" di Silvio Pellico, mentre il pubblico attende trepidante l'inizio dello spettacolo. E' a questo punto che viene abbattuta la "quarta parete" che divide simbolicamente gli spettatori dagli attori sul palcoscenico. Infatti, don Gennaro, una maschera del teatro, esce sul proscenio per annunciare il fallimento dello spettacolo, ma il pubblico in sala non ci sta e protesta perché ha pagato il biglietto e vuole assistere assolutamente alla tragedia.
Per risolvere il tutto, viene interpellata una scalcagnata compagnia di comici che non riesce a decodificare un linguaggio così alto come quello del dramma amoroso di Paolo e Francesca. Nonostante tutto, i guitti, capeggiati da don Anselmo, un "consumato" attore di farse, cercano invano di mettere in scena la tragedia del Pellico.
E sarà veramente una tragedia... ma tutta da ridere!
“Sogno di una Notte di Mezza Estate” è l’apice massimo della commedia Shakespeariana, un’opera che riesce a mettere insieme commedia, romanticismo e fantasy ante litteram. Nell’adattamento dell’opera integrale del regista Simone Ignagni questo classico immortale esalta i temi principali della drammaturgia: la Magia, il Sogno e l’Amore, in un valzer surreale e irresistibile che conquisterà il pubblico di qualsiasi età.
La compagnia teatrale Gl' Manecut porta in scenza uno spettacolo unico, firmato da Selene e Lorenzo Genovesi.
Un viaggio teatrale in dialetto ciociaro, dove la comicità popolare incontra la profondità dell’animo umano.
Tra battute schiette, personaggi pittoreschi e situazioni esilaranti, lo spettacolo ci accompagna in una narrazione che diverte, coinvolge e, alla fine, ci lascia con una domanda, una riflessione, un pensiero che resta.
Perché ridere è bello, ma pensare è necessario. E Gl' Manecut sanno come farci fare entrambe le cose.
Preparatevi a entrare nel cuore della Ciociaria, tra tradizione, ironia e verità.
Domenica 10 maggio 2025 ore 18
Venerdì 15 maggio 2025 ore 21
Venerdì 22 maggio 2025 ore 21
La sala apre al pubblico circa 30 minuti prima dello spettacolo
Spettacoli e date proposte potranno subire variazioni.
L’abbonamento è strettamente personale.
I fuori cartellone (saggi) non rientrano nell’abbonamento, sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Previa richiesta sarà reso disponibile anche un percorso senza barriere architettoniche.
Per raggiungere il Teatro Comunale di Arce in macchina
Partendo da Roma (o zona circostante):
Prendi l'autostrada A1 (Autostrada del Sole) in direzione Napoli.
Esci all'uscita Ceprano (che è l'uscita più vicina per raggiungere Arce).
Dopo aver lasciato l'autostrada, segui le indicazioni per Arce. La strada da seguire sarà la SP91 o la SP82, a seconda del percorso.
Quando entri nel comune di Arce, segui le indicazioni per il centro del paese
per maggiori info e contatti:
Giuseppe A. Violetta cell. 3392415741
email: giuseppevioletta@yahoo.it
pec: lalanternaodv@pec.it