Itinerario n°6

Fagagna e le sue colline

Itinerario panoramico e storico - km 2,1

1) Partenza - Piazza Unità d’Italia

2) Salita Fornarie

La vecchia stradina in acciottolato un tempo collegava il borgo di Sospia alla porta di Carnia del castello e alla pieve di santa Maria Assunta. Il nome deriva da fŭrnus ‘forno’ con il suffisso collettivo che indica un ‘luogo dove c’erano i forni’ (forse per il pane).

3) Panorama

4) Palazzo della Comunità

L’edificio fu costruito entro la cinta castellana tra il 1490 e il 1505 per farne la sede del governo locale. Nel grande salone sopra la loggia si riuniva il Consiglio dei Dodici, che guidava la Comunità di Fagagna la quale, istituita alla fine del Trecento e fino al 1797, estendeva la giurisdizione civile e penale sui territori e sugli abitanti di 19 paesi. Accanto al palazzo c’era Porta Frea, uno dei tre ingressi al borgo castellano.

5) Castello - Ruderi

Ricordato per la prima volta l’11 giugno 983, subì numerosi danni da eventi bellici nei secoli xiii e xiv e fu più volte restaurato, fino alla rivolta contadina del 27 febbraio 1511 - la crudel Zobia Grassa - e al susseguente violento terremoto, che ne decretarono il definitivo abbandono. Dal sito si gode uno splendido e vasto panorama.

6) Oratorio di san Michele

Era la chiesa del castello, citata per la prima volta in un documento del 1251.

7) Panorama dal castello

8) Porta di Sinagoga

Unico ingresso superstite del castello, è composto da due portoni, il più interno dei quali risale al Trecento, mentre l’altro è stato oggetto di restauro nel 1879. Il toponimo è una delle poche testimonianze della presenza in Fagagna di una comunità ebraica.

9) Via Cecconaia

La strada, prevalentemente pedonale, è una delle più antiche e caratteristiche del paese e conserva pressoché intatto l’originale acciottolato. Dal vecchio borgo di Saccavan sale al Castello ed alla pieve di santa Maria Assunta, costeggiando le difese dell’antica cortina di san Giacomo e attraversando la porta di Sinagoga.

10) Bassorilievo di Giovanni Antonio Pilacorte

Il bassorilievo raffigura la Madonna con bambino e sant’Antonio Abate, opera di Giovanni Antonio Pilacorte, lapicida lombardo di origine ticinese (1455-1531), probabilmente realizzata negli stessi anni in cui lavorava al fonte battesimale della pieve (1504).

11) Cortina di san Giacomo

L’area fortificata risale alla fine del Duecento. Al suo interno c'erano le cànipe, ossia magazzini di derrate alimentari; secondo le ricerche del Corgnali, nel 1344 questa cortina era composta da ben 27 edifici

12) Pozzo della cortina di san Giacomo

All’interno della cortina, accedendo dall’antica stradina della Morcjùte, vi è un antico pozzo la cui particolarità sta nel fatto che si poteva attingere acqua anche dal piano superiore.

13) Arrivo- Piazza Unità d’Italia

4) Palazzo della Comunità

5) Castello - Ruderi

8) Porta di Sinagoga

12) Pozzo della cortina di san Giacomo