The Italian Education Department aims to promote the teaching of Italian in British schools as a means of spreading Italian culture and language, through a programme organised on behalf of the Italian Ministry of Foreign Affairs.

We would like to underline that this is not a private enterprise but a Governmental initiative with purely cultural, not commercial, purposes. 

If this is of interest, please feel free to contact us to discuss further or to provide any additional information you might want, We would be more than happy to offer to your school this exceptional opportunity.

                                                                     

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Language Show 2019

Quest’anno il Consolato Generale d’Italia Londra, attraverso il proprio Ufficio Scolastico, ha partecipato con uno stand all’evento del “Language Show”, la maggiore manifestazione europea sulle lingue alla sua trentunesima edizione.

Nei tre giorni di apertura lo staff di insegnanti, coordinato dal nuovo Dirigente dell’Ufficio Scolastico dott.ssa Roberta Guzzardi, ha potuto raccontare e spiegare attività e obiettivi relativi alla propria missione, interagendo con studenti, insegnanti, presidi, genitori e persone interessate all’apprendimento della lingua italiana.

Il Console Generale, dott. Marco Villani e il Dirigente Scolastico dott.ssa Roberta Guzzardi hanno inaugurato l’apertura dello stand venerdì 15 novembre, dando così avvio alla presentazione di quanto, quotidianamente, viene posto in essere al fine di promuovere nel territorio inglese la conoscenza della lingua e della cultura italiana.

L’evento è stato inserito dal Consolato Generale all’interno della richiesta di finanziamenti per la “Promozione Integrata del progetto Vivere ALL’Italiana” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

L’entusiasmo e l’interesse dei visitatori è stato ampio, molte sono state le domande e le richieste di attivare nuovi corsi  a fronte di una comunità italiana sempre più presente e attiva all’interno della Circoscrizione Consolare ma anche da parte di autoctoni che vedono l’Italia e l’italiano come ottima opportunità di crescita e di scambio culturale.