Definizioni bullismo e cyberbullismo

Bullismo

Il problema del bullismo si configura come un fenomeno estremamente complesso, non riconducibile alla sola condotta di singoli, piuttosto riguarda il gruppo dei pari. Tra i coetanei il fenomeno si diffonde anche grazie alla tacita accettazione delle prepotenze ai danni dei più deboli. Possiamo parlare di bullismo quando l’azione aggressiva del bullo è continua e sistematica e deliberatamente volta a danneggiare sempre la stessa vittima.

Esistono due forme di bullismo:

1. Diretto: sono evidenti le prepotenze

a. Fisiche (scherzi di cattivo gusto, spintoni, calci, schiaffi ...)

b. Verbali (offese, insulti volgari, attribuzione di soprannomi …)

2. Indiretto: il bullo e il suo gruppo di seguaci non affrontano direttamente la vittima. Agiscono diffondendo dicerie sul suo conto escludendola dal gruppo dei pari (feste, luoghi di ritrovo).

Il bullo è di solito un soggetto apparentemente sicuro di sé che tenta ad ostentare la sua supremazia sul gruppo.

La vittima è sempre un soggetto debole, con basso livello di autostima. La risposta agli atti di bullismo può essere:

  • Isolarsi dal gruppo (vittima passiva)

  • Provocare le azioni aggressive nei suoi confronti (vittima provocatrice)

  • Sottostare volontariamente alle prepotenze, pur di essere accettata dal gruppo (vittima collusa)

Cyberbullismo

Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chatt rooms, istant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.


I nostri studenti definiscono con parole e immagini i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo

In apertura un articolo scritto da una nostra alunna, Aurora, che lo scorso anno frequentava la terza nella scuola secondaria.

E' una riflessione giunta alla redazione del giornale "DRITTI VERSO I DIRITTI"; un giornale curato nello scorso anno scolastico da Yasmine. A causa della pandemia, sia l'articolo che il giornale stesso non hanno avuto la giusta attenzione


Il Bullismo e Cyberbullismo.

Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni sociali che coinvolgono molti giovani, ma che,secondo me, sono uno peggio dell’altro per le gravi conseguenze che provocano sulle vittime. Gli atti di bullismo si manifestano con “violenze” fisiche e verbali; fisiche quando il bullo, ossia colui che prende di mira i più deboli, da’ pugni, calci, spintoni provocando gravi ferite sul corpo della vittima; verbali quando offende la sua “preda” con calunnie e con parole offensive, o con atteggiamenti subdoli provocando ferite nell’animo. Queste ultime, secondo me, sono più gravi, perché nascoste, ferite che difficilmente si cicatrizzano e rendono la vittima ancora più fragile perché a volte ci si convince che ciò che dice e fa il bullo è veritiero. Inoltre, il bullo non agisce mai da solo, ma in gruppo, e se riflettiamo su questo modo di agire, possiamo intuire che da solo non è niente, non è forte, anzi è così debole che ha bisogno del gruppo per “gasarsi”. Il cyber bullismo, invece, avviene attraverso mezzi tecnologici, via internet, telefoni , computer, ecc. In questo caso il bullo è anonimo, si nasconde sotto falsi profili e mette in ridicolo o peggio calunnia la vittima sui social network; pubblica foto o video di cui tutti hanno la possibilità di commentare con parole orribili. Le conseguenze di questi atti sono gravissimi perché provocano alla vittima depressione e gravi “problemi” psicologici; si diventa poco socievoli, taciturni, non si è più sicuri di se stessi, tanto da perdere anche il valore della propria vita. E’ brutto essere bullizzati… è brutto prendere di mira una persona che non ti ha fatto niente e che vuole godersi la sua vita in pace. Magari quella persona ti sta pure antipatica, non la puoi vedere perché la odi tantissimo, non è brava a praticare il tuo stesso sport, non ha gli stessi tuoi gusti, e allora? Perché prenderla di mira? Perché farle così male? Spesso mi pongo queste domande, ma non ho risposte. So solo che Il bullismo e il cyberbullismo sono azioni disgustose e senza cuore nei confronti di un ragazzo/a. L’unica cosa che posso dire è che non bisogna chiudersi in se stessi e darla vinta al bullo, ma parlarne con i genitori, con gli insegnanti, con i veri amici, denunciare e non tollerare, perché insieme il bullo si “smonta”.

Aurora Scuola Secondaria

Istituto Comprensivo “Giovanni X