Laboratorio di stampa 3D
Quest’anno per la prima volta la nostra scuola ha attivato il laboratorio di stampa 3D Fare@Scuola, grazie alle stampanti, che alcune classi della Scuola secondaria hanno vinto partecipando ad un concorso nazionale sul riciclo.
Inizialmente è stato letteralmente allestito il laboratorio e predisposto per l’attività didattica.
Successivamente i ragazzi hanno iniziato a lavorare con sugarcad, un software di modellazione 3D utile per dare forma alle loro idee e con thinkercad, un software cloud, utilizzabile direttamente da browser web connesso a Internet, senza la necessità di installare software su PC. Utilizzare TinkerCAD è stata l’occasione per spiegare alcuni concetti riguardanti il cloud e Internet, e per illustrare questi concetti attraverso parallelismi con piattaforme più famose, come Google Drive.
I due software sono semplici da utilizzare, perché pensato i nostri giovani progettisti digitali.
I ragazzi hanno preso confidenza con i solidi e la modellazione 3D, per avere familiarità con le forme.
Il nostro obiettivo è proprio quello di di rendere i nostri alunni in grado di progettare ciò che vogliono, sperimentando la grafica 3D finalizzata alla stampa, utilizzando vari tipi di dispositivi. Questo laboratorio siamo sicuri, ci riserverà tante belle sorprese.
Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi!
I docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado
La tecnica dell'acquerello
L’autunno è arrivato e con lui la magia del foliage autunnale. Ogni stagione ha le sue bellezze, i suoi colori e i suoi profumi. L’autunno con i suoi colori ci prepara all’inverno coccolandoci e regalandoci calde emozioni prima che arrivi il freddo e la natura si “addormenti”.
I bambini e le bambine della 5B della sede della scuola Primaria di via Fiuggi si sono cimentati nella tecnica dell'acquerello per realizzare la loro idea di autunno e dare così sfogo alla loro fantasia.
Eccoli all'opera come piccoli "pittori in erba".
Classe 5B
(Primaria - via Fiuggi)
Yayoi Kusama
Da mangiare o da decorare, le zucche sono un elemento simbolico del mese di ottobre e dell’autunno e, con la festa di Halloween si vedono più zucche in giro per le strade.
La zucca è fonte di ispirazione per l’artista giapponese Yayoi Kusama che ha fatto di questo frutto autunnale una sua rappresentazione tipica sin dall'infanzia.
E se la zucca è da sempre il simbolo di Halloween, è da oltre 70 anni che Kusama realizza disegni, installazioni e sculture di … zucche!
L'ultima opera a tema creata dall'artista giapponese è un'enorme zucca posizionata a Parigi, nella Place Vandome.
Che si tratti di sculture, dipinti o installazioni, l’artista giapponese ha fatto della zucca un’icona della storia dell’arte contemporanea, perché la sua famiglia coltivava semi di piante a Matsumoto e conosceva la zucca nei campi che circondavano la sua casa d'infanzia. Ha infatti decorato e dipinto zucche fin da quando aveva 10 anni.
I bambini della 3 A hanno realizzato le loro zucche autunnali con la tecnica di Yayoi Kusama, a “punti e cerchi ripetuti” con materiali di riciclo e tanta, tantissima fantasia.
Nel video qui sopra i bambini spiegano la tecnica utilizzata per realizzare lavori ispirati al celebre artista.
Classe 3A
(Primaria - via Anagni)
Anche quest'anno abbiamo deciso di festeggiare questa ricorrenza con la realizzazione di un semplice lavoro creativo con materiale di riciclo. Ci siamo divertiti veramente tanto nella fase di progettazione e costruzione del nostro progetto.
Non ci rimane altro che augurarvi un felice Halloween!
Classe 5B
(Primaria - via Fiuggi)
Inventare forme e segni in modo libero e colorato, ha permesso maggiore possibilità di immaginazione e di espressività personale.
Classi 1A-1B-1C
(Secondaria di Primo Grado)
Partendo dalla lettura e dall’analisi di alcuni articoli fondamentali dei documenti più importanti posti a tutela dei diritti inalienabili della persona, quali la Dichiarazione d’Indipendenza americana del 1776, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, fino alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, abbiamo prodotto un elaborato multimediale intorno al tema dei diritti naturali che ciascun uomo possiede fin dalla nascita in quanto tale.
La metodologia didattica utilizzata è stata quella cooperativa, nella specifica forma del Jigsaw, per cui, partendo dalla suddivisione della classe in gruppi eterogenei, si è cercato di attribuire ad ogni membro del gruppo un compito specifico adeguato alle sue potenzialità.
L'obiettivo dell’attività è stato quello di acquisire consapevolezza dell’idea che solo conoscendo il percorso storico, culturale e antropologico che ha condotto alla piena legittimazione di questi diritti, è possibile contribuire in maniera attiva alla costruzione di una società giusta e inclusiva, dove non si rimanga ciechi di fronte alle differenze, dove, anzi, siano riconosciuti il valore e la dignità di tutti e di ciascuno e dove si prenda atto del bisogno di riconoscimento che ogni individuo, per sua stessa natura, necessariamente esprime.
Edoardo Andolfo, Alessio Di Chio, Valerio Pennesi, Prestianni Manuel
Classe 3C
(Secondaria di Primo Grado)
Qualche giorno fa la nostra insegnante di matematica ci ha portati in laboratorio e ci ha proposto un'attività davvero divertente.
Siamo stati suddivisi in gruppi di lavoro e siamo stati invitati a collaborare, a confrontarci, a ragionare.
Allora, abbiamo cominciato a preparate tanti cartoncini colorati sui quali abbiamo poi segnato le unità di misura della lunghezza. abbiamo poi ordinato, assemblato e incollato il tutto e...
...ecco a voi il risultato del nostro lavoro. Il geotreno: il treno delle unità di misura.
Successivamente abbiamo fatto delle relazioni per spiegare in modo dettagliato e preciso il lavoro svolto.
Ci siamo divertiti molto a preparare il geotreno, che rappresenta uno strumento utile per imparare le unità di misura ma in maniera simpatica, divertente e soprattutto collaborativa.
Classe 1D
(Secondaria di Primo Grado)
INTERVISTE IMPOSSIBILI
Pangu e Nuwa
In IA e IC ci siamo affacciati nel magico mondo dell’Epica attraverso due miti cinesi: quello di Pangu, che spiega l’origine del mondo e della natura, e quello di Nüwa, che spiega l’origine dell’umanità. Abbiamo poi provato a far nostre queste incredibili storie riraccontandole, appunto, a modo nostro. C’è chi ha scelto un disegno o un trittico di disegni; e c’è chi – senza saperlo, ovviamente – si è ispirato alle Interviste impossibili di grandi scrittori e scrittrici come Giorgio Manganelli, Italo Calvino, Umberto Eco, Maria Bellonci, Luigi Malerba, improvvisandosi reporter dell’alba dei tempi. Sono stati poi realizzati disegni oppure delle interviste impossibili a Pangu. Questo è il risultato. Cosa ne pensate?
Elisa Tamberi
Dominik Ciaiola
Sara Buttazzo
Federico Boscacci
Salvatore Bellavita
Aleksandar Lazic
Classe 1A
(Secondaria di Primo Grado)
Quel giorno in cui andai a fare visita al fantasma di Pangu e Nüwa
Era un giorno come tanti e andai a trovare il cimitero più supremo del passato e vedo una tomba tutta strana e ovviamente provo a toccarla e me esce un fantasma a ditte fermate che mi fa con voce con l’intento che mi voleva nbruttì e mi dice: “Come osi toccare la mia tomba?” E io rispondo: “Oddio ma quant’è che non dormi? Ma io ho capito chi sei aaah! Ma te sei coso… Panga? Pangi?” Lui urla “PANGUUU! Mi chiamo Pangu, ignorante!” E io: “Ah scusa non t’arrabbiare cuore, poraccio questo, ma senti un po’ suppongo che non ciai nulla da fare quindi visto che mi va ti faccio un’intervista pure se non vuoi non mi interessa. Famme capì come tè venuto in mente che te a caso ti svegli in tutto quel caos, che poi detto tra me e te camera mia è peggio però vabbè, dicevamo, c’è me stai a narrà che invece de fatte na bella frittata sai che bona hai preso sto uovo e l’hai rotto con un’ascia solo pe facce il mondo?” Lui risponde: “Almeno ti ho dato una vita quindi zitta e non ti lamentare” e io “Mazza che vita de…” Poi penso vabbè famme sta zitta che me fa diventà una foca con le ali, lui allora mi sente e dice “Ti ho sentito posso leggere nel pensiero!” Io: “Ah scusa…” Sempre io: “Riprendendo il discorso, c’è te famme capì dopo aver rotto l’uovo le parti giustamente si dividono?” Lui mi spiega: “Sì, le parti più leggere vanno su e quelle più pesanti giù.” Io: “Capirai, menomale che quelle più pesanti giù sennò cademo morimo tutti e amen e a parer mio non ci conviene tanto, ma senti Pangu ma io da quello che so te sei stato 18.000 anni ad aregge la terra e il cielo sennò si univano?” Lui: “Proprio così Angela.” Io: “Oddio oddio ma con quale voglia l’hai fatto ma non stavi pe’ morì come ha fatto a non venitte tipo un’epilessia ma che ne so…” Pangu allora mi dice “Ma infatti sai Angela non respiravo più, mi si erano bloccate le braccia lascia sta però poi ti sei creata te soprattutto grazie a Nüwa”. Io: “Ah sì ma nfatti dicevo ndo sta quel drago sfaticata così gli faccio pure a lei qualche domanda ma dopo, prima finisco con te.” Lui: “Vabbene Angela”. Io: “Ti stavo dicendo pure fio mio che vita hai fatto 18.000 anni ad areggere la terra e il cielo per poi morire, giusto?” Lui: “Eh già.” Io: “Mammamia oh, dopo ti do na carammella solo per lo sforzo.” Lui: “Poi Angela ti volevo dire che poi dopo che sono morto mi sono tipo decomposto, per farti capire l’occhio sinistro è diventato il sole e quello destro la luna, poi…” Io lo interrompo schifata e dico: “Ammazza che fine brutta nono basta non voglio più sapere nulla, abbiamo finitooo! Menomale adesso parliamo con l’amichetta tua, do sta? Nüwa?”
Nüwa: “Eccomi cara.” Io: “Allora te me stai popo antipatica però almeno a noi umani non ciai dato quello schifo de coda, ma na domanda… Perché hai creato il matrimonio e ci hai creato con il fango pensa che schifo…” Nüwa: “Ma sai, vi ho creato con il fango perché non lo so, c’era il fango lì, il fango sul Fiume Giallo e niente, vi ho creato, capita, poi per il matrimonio almeno vi innamorate e non fatico a crearvi.” Io: “Allora cosa tu essere, mài deluso non me l’aspettavo da te primo l’amore fa schifo ti fa solo soffrire ma come te permetti ma mo’ voi popo vedè che te denuncio ma guarda te sta sfaticata!” Allora poi vedo Nüwa che cerca di colpirmi allora dico “Senti abbella de casa statte bona che te rimanno a dormì” e così la azzittisco e me ne vado tutta fiera.
Angela Maria Nappi
Eleonora: «Salve, Sig.Pangu.»
Pangu: «Salve.»
Eleonora: «Oggi siamo qui per farle un'intervista.»
Pangu: «Bene, allora iniziamo!»
Eleonora: «Dove ha trovato l'ascia con cui ha spaccato il guscio dell'uovo ?»
Pangu: «Quando mi sono svegliato dal mio lungo sonno ho trovato l'ascia accanto a me. Quindi dentro l'uovo.»
Eleonora: «Come è stato trascorrere 18 000 anni dentro un uovo in mezzo al caos?»
Pangu: «Quando ero dentro l'uovo stavo dormendo quindi non mi sono praticamente accorto di aver trascorso 18 000 anni nel caos. Quando mi sono svegliato poi mi sono accorto di quello che c'era attorno a me ed ho voluto creare l'ordine.»
Eleonora: «E com'è stato invece reggere per altri 18 000 il cielo per fare in modo che non si ricreasse il caos?»
Pangu: «È stato molto faticoso. In quanto primo essere vivente sulla terra però, ho sentito il dovere di farlo.»
Eleonora: «Lei conosceva Nüwa?»
Pangu: «Nüwa è arrivata dopo di me e quindi non ho potuto conoscerla anche se avrei voluto. Spero un giorno di poterla incontrare.»
Eleonora: «Che emozione ha provato quando si è trasformato in tutti gli elementi che fanno parte della terra?»
Pangu: «È stata una sensazione molto strana che non riesco a descrivere... Però è stato bello perchè in questo modo ho creato un mondo adatto alle persone e agli esseri che ci avrebbero abitato.»
Eleonora: «Il mondo che lei ha creato è come lo desiderava?»
Pangu: «Beh, in realtà non avevo idea che io avrei dovuto creare il mondo.»
Eleonora: «Avrebbe mai pensato di diventare famoso dopo aver creato il mondo?»
Pangu: «In realtà no. Non lo avrei mai pensato.»
Eleonora: «Vuole mandare un messaggio agli ascoltatori?»
Pangu: «Certamente. La mia storia vuole anche dare un insegnamento. Vuole fare capire agli umani che bisogna rispettare la natura, gli animali e tutti gli esseri viventi sulla terra.»
Eleonora: «Mi piace molto questo messaggio. Spero di sia divertito!»
Pangu: «Eccome! È stato molto divertente! Spero di rifarlo presto.»
Eleonora: «Bene! Allora arrivederci Sig. Pangu!»
Pangu: «Arrivederci! »
Eleonora Quercioli
Francesco: Pangu, presentati.
Pangu: Sono Pangu, il primo essere vivente e creatore di tutte le cose.
Francesco: Cosa spiega il tuo Mito?
Pangu: Il Mito spiega la creazione della Terra.
Francesco: Pangu, come sei nato?
Pangu: Sono nato da un uovo cosmico.
Francesco: E cosa hai creato?
Pangu: Ho creato fiumi, laghi, montagne, animali, piante, vento, nuvole, il cielo e la terra.
Francesco: Come hai creato il cielo e la terra?
Pangu: Grazie al guscio del mio uovo, spaccandolo con un’ascia, le parti leggere volavano in cielo e le più pesanti cadevano sulla terra.
Francesco: per far sì che il cielo non ricadesse sulla terra, con cosa ti sei aiutato, con dei pilastri?
Pangu: Sì, i pilastri erano le mie braccia per sostenere il cielo e con i miei piedi spingevo la terra per tenerla lontana.
Francesco: Pangu, sei contento di tutto ciò che hai creato?
Pangu: Sì, sono contento perché grazie a me esisti pure te.
Francesco D'Onofrio
“Ora passiamo la linea al nostro inviato Marco Toso.”
“Sì, grazie per avermi dato la linea. Adesso ritornerò indietro nel tempo per fare un’intervista a Pangu. Ecco, sono arrivato, mi trovo davanti a un gigante che sta reggendo cielo e terra distanti. Signor Pangu, quanti anni ha?”
“Ho 36 000 anni.”
“Ma, signor Pangu, dove ha trovato una scure dentro all’uovo?”
“Dentro all’uovo c’erano un bosco ed una miniera e quando mi sono svegliato dentro all’uovo ho creato una scure usando legno e pietra.”
“Pangu, ma non si stanca a tenere il cielo lontano dalla terra?”
“Bè, io sono un gigante quindi le mie cellule sono più grandi e pure più forti e quindi questo è un peso normale.”
“Signor Pangu, ma da dov’è nato?”
“Sono nato nell’uovo da dove ho creato la scure, Signor Marco.”
“Signor Pangu, quando il suo corpo si sbriciolerà la sua anima esisterà ancora?”
“Credo di sì.”
“Perché odiava tutto quel caos?”
“Sia perché mi annoiavo sia perché mi dava fastidio tutto quel rumore”
“Quando ha spaccato l’uovo e si è creato il cielo e la terra è caduto?”
“Sì, però la terra si è creata appena in tempo e dopo che sono atterrato ho tenuto subito distanti la terra dal cielo.”
“Signor Pangu, quali delle versioni del mito è quella vera?”
“In verità un po' tutte...”
“Signor Pangu, quando si riposerà?”
“Tra qualche mesetto credo”
“Signor Pangu, ma come fa a sapere i miti cinesi se lei viene prima di loro?”
“Ho creato io i Cinesi (o meglio, quando mi sgretolerò lì creerò) e tutti gli altri esseri viventi quindi so cosa creeranno dopo di me.”
“Signor Pangu, ma come fa a non morire mai (o quasi)?”
“Bé, io quando stavo dormendo ero piccolo credo, ma comunque aveva il D.N.A. di un gigante anzi il D.N.A. gigante, non di un gigante perché sono stato il primo gigante.”
“Pangu, ma quando si decomporrà si sbriciolerà oppure il suo corpo diventerà subito il mondo che conosceremo noi nel futuro?”
“Questo non lo posso sapere.”
“Ok adesso passo la linea allo studio.”
“Sì, il TG1 finisce qui e sono le sedici e quarantatré, tre secondi, cinque centesimi di secondo e otto decimi di secondo e nove millesimi di secondo.”
Marco Toso
Gabriele Tamburrini
Gabriel: - Buongiorno signor Pangu!
Pangu: - Buongiorno a tutti e buongiorno anche a te, Gabriel.
Gabriel: - Partiamo con la prima domanda: come si è sentito a stare così tanti millenni nel caos? Era ansioso e preoccupato all’inizio?
Pangu: - Sinceramente quando ero nel caos ero molto ansioso e preoccupato e non me lo aspettavo proprio di essere il protagonista del mondo e di crearlo io. All’inizio credevo fosse tutto un sogno, ma poi mi sono reso conto che non stavo sognando ma ero nella vita reale; me ne sono accorto dandomi tanti pizzicotti sulla faccia e dopo vari tentativi ho scoperto di essere appunto nella vita reale.
Gabriel: - Perfetto, passiamo alla prossima domanda: come le è venuto in mente di reggere il cielo e la terra con le sue braccia e con le sue gambe per ben 18.000 anni? E come ha fatto a trovare un’ascia dentro l’uovo?
Pangu: - Ho retto il cielo e la terra per paura che cadessero sopra di me e per paura di morire; l’ascia con cui ho spaccato l’uovo l’avevo vista già dall’inizio e mi chiedevo da dove provenisse e l’ho lasciata lì perché pensavo potesse servire in un futuro e così è accaduto. Ho spaccato il guscio dell’uovo perché mi ero stancato di vivere lì dentro e quindi volevo cambiare atmosfera; non ce la facevo proprio più a vivere nel caos.
Gabriel: - Fantastico! Senta, ma perché dopo 36.000 anni ha deciso di riposarsi e di smettere di reggere cielo e terra con gambe e braccia?
Pangu: - Ho deciso di riposarmi per vari motivi: il primo motivo era che ho visto cielo e terra che si erano ormai fissati e ho preferito lasciar perdere; il secondo motivo era la mia stanchezza, non ce la facevo più; il terzo e ultimo motivo era che avevo perso un po’ l’abilità di reggere cielo e terra e mi sentivo come se dovessi morire (e alla fine sono morto!).
Gabriel: - Benissimo, passiamo alla quarta e ultima domanda: quando si è trasformata ogni sua parte del corpo, come si è sentito? Era soddisfatto o nel panico?
Pangu: - Quando ero morto pensavo che la mia vita finisse lì ma invece mi sono totalmente trasformato: mentre mi trasformavo mi sentivo nel panico e non sapevo cosa stesse succedendo, ma dopo un po’ mi sono accorto di tutto e mi sono sentito come se stessi telecomandando ogni cosa del mondo. Questa è la storia della mia vita e ti ringrazio di questa intervista!
Gabriel: - È stato molto gentile e disponibile, arrivederla e alla prossima!
Pangu: - Arrivederci!
Gabriel Perrotta
Sofia: Salve, Signor Pangu, come sta oggi?
Pangu: Salve signorina Sofia io sto bene, lei?
Sofia: Io sto benissimo oggi. Volevo farle diverse domande.
Pangu: Prego, mi dica pure, sono pronto a tutto.
Sofia: Inizio con la prima domanda. Come si è sentito a essere l'unico essere vivente sulla terra?
Pangu: Sa, signorina Sofia, non è una sensazione bellissima perché mi sono sentito molto solo e a me piace stare in compagnia.
Sofia: Come era il mondo quando lei è nato?
Pangu: Sull'uovo c'erano molti disegni, ma purtroppo a causa di un buco ho visto che il mondo era vuoto e tutto nero.
Sofia: Oddio che brutta sensazione. Come e quale sensazione ha provato quando ha sostenuto la terra per 18 mila anni?
Pangu: È stato super faticoso purtroppo, ma grazie alla mia forza ce l'ho fatta. Era giusto che lo facessi per far si che Cielo e Terra non si riunissero nuovamente.
Sofia: Quando il suo corpo si è trasformato che sensazione ha avuto, ha sentito dolore o è stato bello?
Pangu: Ho sentito dolore ma in fondo non è stato così male anche se mi ha fatto un po' il solletico haha...
Sofia: Quando ha riposato per molti anni che sensazione ha provato, è stato bello riposarsi dopo 18 mila anni in piedi?
Pangu: In verità non saprei descrivere tutto ciò però è stato molto rilassante dormire e chiudere gli occhi.
Sofia: Se lei fosse nato dopo di Nüwa cosa avrebbe fatto?
Pangu: Ehmm...
Nüwa: Ehy ragazzi ho sentito il mio nome!
Sofia: Ohh! Salve signora Nüwa, ma è proprio lei?
Nüwa: Sì, sono proprio io.
Sofia: Salve, come sta?
Nüwa: Io bene,lei?
Sofia: Io benissimo!!! Volevo farle due domandine.
Nüwa: Certo, mi dica pure! Sono pronta.
Sofia: Come e quale sensazione ha sentito quando lei ha creato gli uomini?
Nüwa: È stato emozionante, mi è piaciuto tantissimo perché ora sono nati tutti grazie a me!!!
Sofia: Ultima domandina! Se lei fosse nata insieme a Pangu l'avrebbe aiutato a tenere Cielo e Terra?
Nüwa: Certo che l'avrei fatto, lui è mio amico <3
Sofia: Volete mandare un messaggio agli spettatori che ci stanno guardando?
Pangu e Nüwa: Certo, un saluto a tutti e ricordatevi di mantenere pulito il mondo come mantenete pulito il vostro corpo perché l'abbiamo creato noi!!!
Sofia: Ultimissima domanda: vi è piaciuta l'intervista?
Pangu e Nüwa: Ci è piaciuta molto, grazie e...
Pangu, Nüwa e Sofia: CIAOOO!!! <3
Sofia Buffone
Classe 1C
(Secondaria di Primo Grado)
Piccolo riccio non vuole dormire
"Era una nebbiosa giornata d'autunno e piccolo riccio non voleva dormire".
Questo è l'inizio di una delle storie d'autunno che abbiamo scritto e letto con la nostra maestra tutti insieme. Ecco il nostro lavoro completo di tanti disegni colorati per rappresentare questa meravigliosa storia. Non ci rimane altro che augurarvi buona lettura!
Classe 2A
Primaria - via Fiuggi
Stiamo imparando una nuova tecnica che si chiama ZENTAGLE: essa deriva dalla fusione della parola Zen e Tangle. La traduzione italiana è “Groviglio Zen”: è un motivo decorativo che si ripete con continuità per riempire uno spazio. È un metodo di disegno che usa tutte le forme geometriche e curvilinee, in modo ripetitivo e ha lo scopo di indurre la calma e la meditazione, ma anche per aumentare e migliorare la concentrazione. Con lo zentagle abbiamo riempito figure danzanti tra foglie autunnali, accompagnati anche da sottofondi musicale distensivi: è stato allo stesso tempo rilassante e divertente!
Classe 3A
Primaria - via Anagni