Quest'anno abbiamo deciso di affrontare le scienze in maniera alternativa e infatti abbiamo deciso di partire dalla sceneggiatura di un racconto che descrive la scena di un crimine.
Siete curiosi di scoprire di cosa stiamo parlando? Beh allora non vi rimane altro che pigiare play e ... buona visione!
Il nostro percorso continua a questo punto con lo studio delle impronte digitali.
Osservando con la lente di ingrandimento ogni pezzetto di nastro adesivo abbiamo notato la presenza di sottili “rilievi” alternati ad altrettanto sottili “solchi”; inoltre ogni polpastrello ha lasciato un’impronta diversa dagli altri.
La pelle del polpastrello è percorsa da righe e rilievi (le PAPILLE DERMICHE) che aiutano a mantenere la presa sugli oggetti senza farli scivolare. Le impronte non sono uguali tra loro; sono anche differenti per ogni essere umano ma non cambiano nel tempo: per queste ragioni sono state scelte come caratteristica per l’identificazione di ogni individuo. A seconda dell’andamento delle linee, le impronte digitali si distinguono in impronte ad arco, ad ansa o a spirale.
E' tutto chiaro? Al prossimo esperimento!
Chiara Crescenzi, Giulia Radatti, Giulia Tola, Sofia Vitale
Classe 2A
(Secondaria di Primo Grado)
In seguito allo studio della parte teorica relativa alla cellula animale, la nostra professoressa di scienze ci ha proposto un'attività veramente creativa ed interessante, ricreare cellule animali, vegetali e batteriche in 3D utilizzando materiali di riciclo.
Abbiamo deciso di lavorare in piccoli gruppi di 2-3 alunni al massimo ed è partita la sfida...chi realizzerà il modellino più bello?
Nella cellula animale abbiamo inserito l'apparato di Golgi, i mitocondri, il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso, i ribosomi, il nucleo, il nucleolo, le vescicole lisosomiali, i vacuoli, i centrioli, i mitocondri.
Nella cellula vegetale abbiamo voluto mettere in evidenza la parete cellulare, che le conferisce rigidità e i cloroplasti, gli organelli responsabili della fotosintesi clorofilliana.
Per concludere abbiamo realizzato anche un esempio di cellula batterica, nello specifico un bacillo. Vi ricordiamo che la differenza tra cellule eucariotiche (vegetale e animale) e procariotiche (batteri) è che le seconde non hanno un nucleo bene definito. Il materiale genetico dei batteri infatti è disperso nel citoplasma.
I modellini sono venuti tutti molto bene e, cosa più importante, abbiamo imparato divertendoci.
Classe 1A
(Secondaria di Primo Grado)
La fotosintesi clorofilliana
Questo mese la nostra maestra ci ha proposto un argomento veramente interessante: la fotosintesi clorofilliana.
Questo particolare fenomeno interessa le piante e serve per produrre l'ossigeno che ci permette di respirare.
Più in dettaglio, la fotosintesi clorofilliana è un processo che permette alle piante di trasformare la linfa grezza in nutrimento, assorbendo anidride carbonica dall’aria e immettendo ossigeno. La fotosintesi clorofilliana avviene grazie alla luce del sole e alla clorofilla, una sostanza che si trova all’interno delle cellule che compongono le foglie delle piante. La fotosintesi avviene unicamente di giorno: durante la notte le piante respirano come noi.
La fotosintesi è un processo fondamentale per produrre ossigeno: ecco perché è importante salvaguardare gli spazi verdi e le grandi foreste che ricoprono la Terra.
L'attività è stata sicuramente più divertente grazie ai disegni che abbiamo realizzato per creare un vero e proprio schema colorato ma scientificamente corretto di tutto il processo.
Abbiamo poi montato il tutto e appeso il nostro lavoro in classe. Noi siamo molto soddisfatti del nostro lavoro, voi cosa ne pensate?
Classe 3B
Primaria - via Fiuggi