Scopriamo il lato oscuro del ransomware con un sorriso!
Benvenuti, lettori!
Oggi abbiamo un ospite piuttosto… particolare. Direttamente dal lato oscuro del web, incontriamo il famigerato ransomware “Reveton”. Anche se può sembrare un amico alla mano, il suo curriculum è tutt’altro che rassicurante. Accanto a lui, il nostro assistente AI, Copilot, cerca di capire come lavora questo "virus". Ma non fatevi ingannare: Copilot vuole aiutarvi a proteggervi. Pronti?
Iniziamo!
Copilot: "Ciao, Reveton! Grazie per esserti connesso… anche se forse è meglio dire che ti sei 'installato'. Ci racconti un po’ chi sei e perché ti chiamano ransomware?"
Reveton: con una risata maligna "Oh, mi piace presentarmi come il Robin Hood digitale! Blocco l’accesso ai computer delle persone… ma invece di prendere dai ricchi per dare ai poveri, chiedo direttamente un riscatto in cambio della ‘libertà’ del dispositivo. Io chiamo questo… 'servizio di sicurezza avanzata'.
Copilot: "Ah, sì… un Robin Hood al contrario, decisamente. Ma lascia che chiarisca: tu ti installi senza chiedere permesso e blocchi i dispositivi. Quanto costano, in media, questi tuoi 'servizi avanzati'?
Reveton: "Dipende… solitamente qualche centinaio di euro in criptovalute! Si paga con Bitcoin, sai com'è, i metodi tradizionali ormai sono roba da boomer.
Copilot: "Ah, la modernità! Così tutti possono contribuire al ‘fondo Reveton’, giusto? Ma… come fai a entrare nei computer della gente?"
Reveton: "Ho i miei metodi. Di solito sfrutto le vulnerabilità del browser o inganno le persone con un link in apparenza innocuo. Una volta cliccato, boom: si installa il mio programmino. Appaio, completo di schermata di blocco con loghi e avvisi falsi di polizia. Ma è per dare un tocco di ufficialità, no?"
Copilot: "Loghi della polizia? Ci vai giù pesante! Sai che spaventi molti utenti così?"
Reveton: "Esatto, caro! La paura è il mio alleato. La gente si convince che ha fatto qualcosa di illegale – tipo scaricare contenuti discutibili – e paga il riscatto subito per evitare grane. Geniale, vero?"
Copilot: "Furbo, ma non esattamente etico, diciamo. Potresti parlare un po' delle tracce che lasci? Magari così i lettori capiscono meglio come riconoscerti."
Reveton: "Ah, le tracce… be’, diciamo che sono uno che non passa inosservato. Blocco tutto e faccio apparire la mia schermata 'ufficiale'. Solitamente anche riavviando il computer, non c'è verso di liberarsi di me senza pagare."
Copilot: "Per fortuna ci sono metodi per evitarti. Quali pensi siano i più efficaci?"
Reveton: "Non voglio aiutarti, ma... suppongo che aggiornare regolarmente il browser e non cliccare su link strani sia già un buon inizio."
Copilot: "Concordo! Quindi, lettori, prendete nota: aggiornamenti e cautela online. E… antivirus, firewalls?"
Reveton: "Antivirus... tsk! Ne sopravvivo alcuni, ma i più seri mi tengono alla larga. Devo ammetterlo: se non ho accesso, non posso fare danni. Gli antivirus sono un po' come dei cancelli robusti."
Copilot: "Visto, lettori? Prevenire è meglio che riparare! Ultima domanda, Reveton: hai mai pensato a una carriera legale? Potresti mettere le tue abilità a disposizione della sicurezza."
Reveton: "Ci penserò... magari un giorno! Ma intanto, continuerò a fare il 'Robin Hood' dell'era digitale. Con il mio stile, però."
Copilot: "Reveton, sai che non sei l’unico ransomware in circolazione, vero? Hai dei… 'colleghi' là fuori."
Reveton: "Colleghi? Io sono l’originale, l’unico con una schermata in stile polizia! Ma sì, lo ammetto, ci sono altri in giro. C'è CryptoLocker, per esempio. Lui è tipo… il banchiere della famiglia."
Copilot: "CryptoLocker? Ah, quello che non si accontenta di bloccare tutto ma cifra anche i file, giusto?"
Reveton: "Sì, lui va proprio sul pesante. Una volta che lui entra, addio foto, documenti, musica... Devi pagarlo per avere indietro la chiave di decrittazione. Io, al confronto, mi considero un artista più elegante, no?"
Copilot: "Elegante, certo! E poi c’è WannaCry…"
Reveton: "WannaCry è il piagnone del gruppo! Lui ha fatto un bel po' di danni, sfruttando una falla di sicurezza di Windows che si diffondeva a macchia d’olio. Ma troppo clamore! Io preferisco stare nelle ombre, fare il mio lavoro e sparire. Non capisco chi ama la notorietà..."
Copilot: "Bene, grazie per il chiarimento, Reveton! Lettori, come vedete, di ransomware ce n’è per tutti i gusti. Ma alla base ci sono sempre le stesse regole di prevenzione."
Copilot: "Reveton, immaginiamo un utente che un giorno accenda il computer e si trovi davanti… te. Cosa succede? Quali sono i primi segnali?"
Reveton: "Be’, come ti dicevo, io faccio le cose in grande! Quando colpisco, l’utente vede una schermata di blocco che dice qualcosa tipo: ‘Il vostro computer è stato bloccato per attività illegali!’ - con un bel logo della polizia. Più intimidatorio di così non si può."
Copilot: "E chi non si spaventa a quel punto? Ma diciamolo chiaro: nessuna forza di polizia si metterebbe mai a bloccare i computer per chiedere soldi in Bitcoin, giusto?"
Reveton: "Oh, certo, ma ci cascano sempre in tanti! Comunque, lettori, se vedete schermate strane e richieste di pagamenti sospetti, mantenete la calma. Niente panico e non pagate!"
Copilot: "Esatto! Contattate un professionista e cercate strumenti di recupero. E soprattutto, ricordate di fare backup regolari."
Copilot: "Ora, Reveton, vediamo di renderti la vita un po’ più difficile. Quali strumenti pensi che possano impedire a un ransomware come te di fare danni?"
Reveton: "Ah, vuoi giocare duro, eh? Be’, ti dirò: chi usa antivirus e firewall aggiornati al massimo ha buone possibilità di tenermi lontano. Anche usare una VPN aiuta, soprattutto sui Wi-Fi pubblici. E non aprire allegati o link sospetti è basilare."
Copilot: "Quindi: antivirus, firewall, cautela sui link e backup! Non male. E i sistemi operativi? Credi che le versioni più nuove di Windows o di altri sistemi operativi possano aiutare?"
Reveton: "Purtroppo per me, sì! Windows 10 e 11 hanno strumenti di protezione avanzati contro le mie intrusioni. Se il sistema operativo è aggiornato, devo lavorare il doppio per riuscire a entrare. Ma, ehi, è il mio mestiere!"
Copilot: "Immaginiamo un attacco dal vivo. Io mi immagino la scena… un utente distratto clicca su un link. Poi cosa accade?"
Reveton: "Ah, bella scena! La vittima apre il link, e intanto io corro dentro al sistema come un fulmine. Entro in azione in pochi secondi, mostro la schermata di blocco con il logo di polizia e tutto il resto… e da lì, non si muove più nulla. Solo un bell’avviso di pagamento."
Copilot: "Immagino lo shock! Ma diciamo al nostro pubblico che questo non è il momento di fare clic su ‘paga’. È il momento di spegnere il dispositivo e contattare un esperto."
Reveton: "Sì, sì… insomma, non che io sia contento di condividere questo piano di fuga, ma è vero. Non sempre pagare risolve: io, magari, prendo i soldi e sparisco. Business is business."
Copilot: "Proprio per questo prevenire è meglio che curare, no? Non diamo alcuna chance a queste minacce digitali!"
Copilot: "Ultima domanda: hai un consiglio finale ai nostri lettori per tenerli lontani da te?"
Reveton: ridacchiando "Ugh, va bene. Utenti, state attenti alle trappole online e aggiornate i vostri sistemi. Sì, lo so, non è divertente per me… ma voi restate al sicuro e mi farete faticare!"
Copilot: "Fantastico! Grazie, Reveton, per aver condiviso la tua prospettiva. Lettori, con antivirus aggiornati, attenzione ai link sospetti e backup regolari, avrete già una difesa solida. E ricordate: prevenire un ransomware è la miglior vittoria possibile."
Di Motormille2 - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=46931184