Il workshop si propone di guidare i partecipanti alla scoperta della voce comunitaria, intesa come pratica collettiva, radicata e trasformativa. Al centro dell’esperienza vi è il canto in comune dal leggio, un gesto antico e potente che favorisce ascolto, coesione e risonanza tra i corpi. La tradizione orale di Santa Caterina sullo Ionio, con i suoi canti liturgici trasmessi di generazione in generazione, rappresenta il cuore vivo di questo percorso: una memoria musicale che si riattiva nel presente attraverso la pratica condivisa. L’incontro tra le voci, raccolte attorno a un unico grande libro, restituisce al canto liturgico la sua dimensione originaria di rito incarnato, comunitario e inclusivo, offrendo un’esperienza unica nel suo genere.
Il repertorio proposto intreccia tradizione orale, manoscritti liturgici e creatività femminile, delineando un percorso che pone al centro la figura della donna come soggetto teologico, compositrice e custode della memoria spirituale.
Al cuore dell’esperienza vi sono due canti tramandati oralmente nella comunità di Santa Caterina sullo Ionio: O Christi martyr inclita, e una versione locale dell’Ave Maris Stella.
Il percorso si arricchisce di due composizioni di Kassìa e Ildegarda di Bingen, straordinarie autrici medievali che hanno saputo trasformare la loro esperienza religiosa in musica liturgica ispirata e originale. Le loro opere, rare testimonianze della voce creativa femminile nel Medioevo, offrono melodie ricche di espressività e profondità spirituale.
Completano il repertorio due brani tratti da manoscritti liturgici antichi: una versione notata dell’Ave Maris Stella, che sarà messa in dialogo con quella orale, per esplorare le relazioni tra scrittura e trasmissione viva e l'inno Katerine collaudemus, un canto in onore di Santa Caterina d’Alessandria, patrona del paese.