I Giusti tra le nazioni


Oskar Schindler

Imprenditore tedesco che riuscì a salvare dall'olocausto tra i 1000 ed i 1300 ebrei grazie alla Schindler’s list, una lista di nomi di ebrei tedeschi che dichiarava di voler impiegare nella propria fabbrica.

Carlo Angela

Medico ed antifascista italiano. Come direttore sanitario della casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”, vicino a Torino, riuscì a dare rifugio a partigiani antifascisti e a numerosi ebrei, salvando loro la vita.

Maria Agnese Tribbioli

Religiosa italiana, annoverata fra i giusti tra le nazioni per la sua opera a favore degli ebrei a Firenze durante l’Olocausto. Diceva: “Qui non ci sono ebrei: ci sono solo figli di Dio e anche voi siete figli di Dio”, rivolta agli ufficiali delle SS.

Tadeusz Pankiewicz

Era un farmacista cattolico romano polacco, operante nel ghetto di Cracovia durante l'occupazione nazista tedesca della Polonia. Riconosciuto come "Giusto tra le nazioni" da Yad Vashem il 10 febbraio 1983, per aver salvato innumerevoli ebrei dall’Olocausto: forniva dell’acqua ossigenata agli ebrei per schiarire i capelli, perché diventando biondi erano meno riconoscibili e potevano scampare all’odio e alla credenza che la razza ariana fosse superiore.

Giorgio Perlasca

Commerciante italiano che nell'inverno del 1944, fingendosi console generale spagnolo, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Il 23 settembre 1989 fu riconosciuto Giusto tra le Nazioni.

Giovanni Borromeo

Medico italiano che ha ottenuto il titolo di “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato la vita a numerosi ebrei romani inventando, per ricoverarli, una malattia infettiva inesistente che chiamò “Morbo di K”.

Gino Bartali

Entrò a far parte dell’organizzazione clandestina DELASEM (Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti ebrei) nel 1943 e fra il settembre di quell’anno e il giugno 1944 compì la sua missione umanitaria. Partendo dalla stazione di Terontola e giungendo a volte addirittura fino ad Assisi, realizzò svariati giri in sella alla sua bicicletta trasportando documenti e fototessere all’interno dei tubi del telaio in modo che una stamperia segreta potesse poi falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati.

Loro sono solo alcuni degli oltre 27.000 “Giusti tra le Nazioni”, uomini e donne che con coraggio, mettendo a rischio la loro stessa vita, senza ottenere alcun vantaggio economico o di altro tipo, hanno salvato centinaia di vite umane, centinaia di persone destinate alla brutalità dei campi di concentramento e sterminio nazisti. Uomini e donne che con coraggio hanno detto NO al regime per la salvezza del prossimo.

Uomini e donne a cui vanno la stima e il ringraziamento di tutto il mondo.

Definizioni tratte da “wikipedia”