concerto

Nell'epoca che stiamo attraversando, pur tra mille innegabili spinte di aggregazione, la pace è un bene da conquistare ancora faticosamente, una domanda che attende una risposta urgente sia sul piano dei rapporti internazionali, che sul piano dei rapporti sociali e interpersonali. Risulta indispensabile perciò, per tutta l'umanità, fare un passo in avanti: puntare ad una pace solida, fondata sulla fraternità vissuta fra persone e culture, attraverso una formazione globale al dialogo e alla mondialità.

Il nuovo concerto si presenta ricco di emozioni e di contaminazioni trai tanti stili e le diverse epoche musicali che lo hanno attraversato. Il Pop del Gen Rosso tocca così le rive del Funky, del Rock così come dell'Etno, dell'Elettronica e HipHop. Presenta anche diversi brani tratti dalla storia con nuovi arrangiamenti e sonorità in una scenografia minimalista ed efficace allo stesso tempo, con luci, ombre e video-visual, che sottolineano la traiettoria dello show tra grafiche interessanti e brevi filmati ad effetto. Naturalmente non manca "The reason", il nuovo singolo che dà anche il nome al concerto e ai nuovi tour del 2023.

Il concerto parte con l'invito a collocarci tutti "Al centro del Presente" per essere pienamente attori e protagonisti delle scelte che la realtà ci presenta. E' la proposta ad essere costruttori di "Un'altra umanità" con le fondamenta sulla pace e la solidarietà per un futuro di speranza. Da qui la spinta a liberare il cuore, fare spazio all'amore "Making space for love" e arrivare a essere tutti protagonisti della propria vita nei grandi "Lavori in corso" dove ciascuno diventa importante nel suo personale contributo di solidarietà concreta "Now", ora.

Si entra così nel cuore del concerto con "Refugee" che affronta il problema delle migrazioni, della gente che è costretta a lasciare la propria terra in cerca di speranza. Gente che molto spesso incontra sollievo in braccia accoglienti, persone che aprono le porte delle loro case e del loro cuore per offrire un pò di calore, famiglia, solidarietà. Questo è quanto esprime il brano "Io vorrei": sentire sulla mia pelle i problemi tuoi, poterti dare il mio lavoro se non lo hai tu, essere uno col tuo canto, uno col tuo pianto.

Il fil rouge dello spettacolo si rivela gradualmente: accoglienza, rispetto, uguaglianza, rispetto dei diritti umani e sociali, apertura e vicinanza di un popolo nei confronti dell'altro. Via via che sul palco si presentano cantanti, musicisti e tecnici il pubblico rimane sorpreso da quel mosaico di persone provenienti da 11 nazioni e 4 continenti: uno spettacolo nello spettacolo, proposta concreta che si rivela come unità nelle diversità, dialogo, armonia fra etnie, tradizioni, culture.

Nel clima di armonia tra palco e pubblico si arriva a toccare una delle tematiche più urgenti e vitali: la salvaguardi a del pianeta. E' scattata l'ora zero, o agiamo tutti o il disastro ambientale si rivolterà contro di noi come un inesorabile "Boomerang". "Mother Earth" è una preghiera alla madre terra, è chiedere perdono ancora una volta, una supplica a darci ancora la possibilità di riscatto. C'è una forza racchiusa nell'umanità che può farcela e continua a farcela nonostante tutto. E lo continua a dimostrare nel continuo sforzo di riportare armonia nella natura con rinnovati sforzi verso la sostenibilità del creato. E così anche fra la gente, come quando si illumina di luce nuova la vita di chi scappa dalla guerra, tema del brano "Fuga nella foresta" o la risposta di migliaia di persone che accendono i loro cuori per aiutare e soccorrere chi è vittima di una calamità naturale sia un'alluvione o, come si canta in "Terra", un terremoto.

"Cosa resta di me" è la canzone che conduce a fare una profonda considerazione sulla propria esistenza e su quali valori conviene puntare l'ago della bussola: "Go for love" punta sull'amore, "Tu sei fatto per amare". A questo punto si snoda la lenta melodia di "Hopes of peace" - Speranze di pace: spine fra le mani...nascerà il mondo della pace. Da questa convinzione è nata la canzone "The reason". Il titolo prende vita dalle parole del ritornello: "Continua a volare Pace e raggiungi la riva! Scrivi 4 parole: Fermiamo tutte le guerre. Questa è la ragione, il motivo per cui vogliamo vivere". E' la preghiera di un soldato che, nel fango e nel sangue, grida il suo "perchè" elevando una preghiera alla Pace, l'altro nome di Dio...

La pace ha radici profonde, "L'Amore vince tutto", come una goccia che scava anche la roccia e oceano diventerà. A sigillare l'emozione del momento è il brano "Questa è l'ora", risaliamo tutti insieme questa è l'ora, il tuo momento, tempo di fraternità. Nell'atmosfera di festa, risuonano a questo punto, le note di "Costellazioni": non siamo stelle solitarie ma unite l'una con l'altra a formare costellazioni meravigliose. "Dai ci sei" brano che imprime coraggio e forza, insieme ce la possiamo fare, la vita è oro nelle mani per tutti quelli che incontro...torno a sorridere, "Torno a vivere".