una storia dalle radici profonde

Non è la prima volta che il Gen Rosso arriva a Costa.

Era il 1996 quando una corriera piena di ragazzi con al seguito 2 camion zeppi di attrezzature faceva il suo ingresso nella piazza del paese. Fin dalla mattina l'aria era elettrica: bisognava montare un palco enorme e poi l'americana, le luci, le casse e tantissimi strumenti. Le  facce dei passanti erano incuriosite da tante persone che si davano da fare con il sorriso stampato. Perfino la RAI mandò, nel pomeriggio prima del concerto, una troupe per intervistare questi artisti multietnici che si diceva avrebbero cantato per la pace ed un mondo unito. E la sera stessa, nel telegiornale regionale, Costa di Rovigo andò in tv. Il concerto ebbe un'eco mediatica notevole tanto da essere trasmesso in diretta sulla nota emittente locale Radio Ombra. La stessa piazza, che fin dalla mattina brulicava di gente indaffarata, durante il concerto era stracolma a perdita d'occhio.

Quell'evento completava un cammino iniziato con la Festa Giovani diocesana nel palazzetto sportivo da poco inaugurato e che sarebbe culminato con la Giornata Mondiale della Gioventù dell'anno seguente a Parigi. Si crearono amicizie salde tra gli organizzatori ed i componenti del Gen Rosso di allora che tornò a Costa anche nel 2009 per animare la Messa domenicale dopo essersi esibito in concerto la sera precedente nel capoluogo.

E' proprio questa amicizia e lo shock positivo che quell'evento generò nei giovani organizzatori di allora il motivo che ha spinto alcuni di loro, ormai adulti, a rimettersi in gioco con passione e tanta volontà per riportare il Gen Rosso a Costa. Regalare ai ragazzi di oggi che avranno la fortuna di esserci un messaggio così forte, testimoniato dalla vita di chi lo porta, non può che essere un investimento per il loro futuro. Questa è la scommessa!