Sono passati ormai dieci anni da quando, a quelle prime riunioni, ci studiavamo l’un l’altro pensando a dove ci avrebbe portato l’esperienza del progetto "Cambieresti?".
Forse qualcuno di voi se lo ricorderà; un progetto che ci sembrava ambizioso perché, per la prima volta, le istituzioni sembravano accorgersi di una crescente sensibilità della cittadinanza nei confronti di tematiche legate al consumo critico delle risorse e alla ricerca di stili di vita sostenibili.
Le famiglie che giunsero al traguardo di quell’esperienza espressero la volontà di dare una continuità tangibile all’eredità del progetto. Fu così che venne fondato un piccolo gruppo d’acquisto solidale, il primo nella realtà del territorio di Favaro.
Fu veramente appassionante costruire un’unità d’intenti fra persone di provenienza e formazione diverse; catapultate in una stessa avventura perché legate da un sentimento comune. Pur nella condivisione unanime della valenza etica dell’attività del gruppo, nessuna scelta apparve scontata. Una nuova consapevolezza del valore profondo che sottende al gesto semplice dell’acquistare, fu progressivamente costruita con attente riflessioni sull’impatto che ogni scelta d’acquisto ha sul mondo che ci circonda.
In una filosofia di mercato che privilegia le multinazionali, esclude i piccoli produttori, ignora e danneggia l’ambiente con colture intensive e trattamenti inquinanti, apparve naturale sostenere la produzione biologica e artigianale proseguendo nella ricerca di sempre nuovi produttori a cui riferirsi.
Nell’arco dei dieci anni di attività sono nate molte costruttive collaborazioni con produttori che non hanno, per difficoltà o per scelta, possibilità di mercato nella grande distribuzione.
Abbiamo tutti visto come negli ultimi tempi, complice la crisi economica, l’acquistare direttamente dai produttori si è rivelata una scelta vincente per molte ragioni: il risparmio per l’acquirente, la maggior remunerazione per i produttori, il minor impatto ambientale della circolazione delle merci.
La potenzialità del GAS sta inoltre nel potersi rivolgere al produttore con una capacità di acquisto tale da ottenere condizioni maggiormente favorevoli rispetto al singolo acquirente. Di non secondaria importanza è anche l’instaurazione di un rapporto personale e continuativo fra il gruppo ed il produttore. Questo reciproco scambio porta ad un arricchimento delle conoscenze e della sensibilità di entrambi i soggetti; consente ai produttori di trovare nuovi stimoli per soddisfare gli acquirenti e consente a questi ultimi di scoprire problematiche produttive e commerciali altrimenti sconosciute.
La Municipalità di Favaro ha da sempre sostenuto la sopravvivenza del GAS Favaro cercando di mettere a disposizione i locali dove potessero avvenire gli incontri. Dopo un periodo in cui l’attività del gruppo fu ospitata nelle sale del Palazzo municipale, venne resa operativa la sede dell’Associazione Spazzacamino la quale accolse numerose realtà locali.
Attualmente è proprio lì che si svolge l’attività del gruppo; con scadenza mensile i membri si incontrano per stabilire il programma degli acquisti, per orientare nuove proposte, per trovare nuovi stimoli tali da arricchire il bagaglio dell’ esperienza.
Naturalmente il GAS è una realtà aperta a chiunque desideri condividere le stesse convinzioni regalando un po’ del proprio tempo a sostegno di un’iniziativa che restituisce ad ognuno la possibilità di ritornare ad essere protagonista e responsabile delle proprie scelte negli acquisti.
Vuoi iscriverti al GAS Favaro? Segui le istruzioni alla pagina dedicata.